Su Netflix è nella top ten Mission Impossible – Fallout, ovvero il sesto capitolo della saga con Tom Cruise che torna ad essere Ethan Hunt. Con il passare degli anni la saga ha continuato a crescere in termini di incassi, e la regia di quasi tutti gli episodi è cambiata . Non può esserci pace senza una grande sofferenza. Più grande è la sofferenza, più grande è la pace. Almeno così recitano gli Apostoli, membri adepti dell’organizzazione terroristica Il Sindacato, in Mission Impossible – Fallout, puntata diretta ancora una volta da Christopher McQuarrie.
Il regista ha contribuito a svecchiare la saga già con il quinto capitolo, Rogue Nation, definito dalla critica uno dei migliori della serie. Con la puntata numero sei si alza nuovamente il tasso di azione, di sequenze acrobatiche e di resistenza/resilienza da parte dell’agente Ethan Hunt. Le vicende di questa spia si evolvono di pellicola in pellicola, che cinematograficamente sembra andare di pari passo con la saga di 007 con Daniel Craig.
Mission Impossible – Fallout: il cast
Oltre all’irreprensibile Tom Cruise come Ethan Hunt, tornano nuovamente i suoi amici/colleghi inseparabili Luther (Ving Rhames) e Benji (Simon Pegg). Rhames è presente nella saga già dalla prima pellicola, mentre Pegg a partire dalla terza. Ritorna ancora una volta la sua amica e probabile interesse amoroso Ilsa Faust (Rebecca Ferguson). Come direttore dell’IMF (Impossible Mission Force) ritroviamo nuovamente Alec Baldwin. Inoltre vi è un nuovo ambiguo personaggio che si aggiunge alla saga, l’agente della Cia August Walker, interpretato da Henry Cavill. La Vedova Bianca è invece un misterioso intermediario, il cui volto è quello di Vanessa Kirby. Sean Harris interpreta per la seconda volta il villain della pellicola, Solomon Lane.
Quanti film della saga ci sono stati in precedenza?
La serie di Mission Impossible è composta allo stato attuale da ben sei pellicole, che tra il 2023 e il 2024 diventeranno un totale di otto con Dead Reckoning Part 1 e Dead Reckoning Part 2. Ma andiamo a ritroso per capire da dov’è nato il successo di questa serie di film. Il primo è diretto da Brian De Palma e risale al 1996, il secondo del 2000 da John Woo ed è molto più pirotecnico.
Il terzo (2006) invece da JJ Abrams, mentre il quarto, Ghost Protocol (2011) da Brad Bird. Dal quinto capitolo invece al timone della saga arriva Christopher McQuarrie, lo storico sceneggiatore premio oscar per I soliti sospetti. A livello critico, Rogue Nation viene considerato il film migliore della saga. Le scene d’antologia si sprecano: da un confronto hitchcockiano al Teatro dell’Opera di Vienna, ad un confronto dialogico tra Cruise e la Ferguson a Londra in pieno stile Heat – La Sfida di Michael Mann.
Mission Impossible – Fallout: trama e recensione
Belfast, Ethan Hunt è alle prese con l’ordine di una nuova missione impossibile, ovvero il recupero di una valigia di plutonio. Un misterioso uomo di nome John Lark, membro dell’organizzazione terroristica Il Sindacato vuole la stessa cosa. Insieme ai suoi vecchi compagni di avventure, Luther e Benji, Ethan Hunt dovrà trovare il modo di evitare la catastrofe, ma non tutto andrà come previsto.
Stavolta questo capitolo della saga cinematografica alza il livello di acrobazie e di scontri fisici e psicologici. Diverse sono le sequenze che tolgono il respiro in tutta la pellicola: dalla rissa a tre in una toilette francese, dove l’intero bagno viene smontato pezzo dopo pezzo, e il duello nel prefinale con gli elicotteri sulle montagne del Kashmir. Tutta la saga si svolge in ordine cronologico, e questo nuovo episodio sembra fare il pari con il precedente Rogue Nation. Se il quinto capitolo, dava nuovo lustro alla saga dal punto di vista psicologico e in un certo senso la reinventava, Fallout è quasi una sorta di film gemello, ma più forsennato dal punto di vista dell’azione.
Christopher McQuarrie è il regista che ha diretto più film della saga
In comune c’è la regia di Christopher McQuarrie, che già dirigerà anche i capitoli 7 e 8. Previsti inizialmente da girare back to back in contemporanea, un po’ come è avvenuto con alcuni sequel importanti come Matrix Reloaded e Matrix Revolutions, alla fine non è andata proprio così a causa dello scoppio della pandemia di Covid 19. In ogni caso vedranno entrambi la luce nei prossimi due anni.
In Mission Impossible – Fallout, Tom Cruise torna a mettere in campo tutto il suo innegabile repertorio acrobatico per diverse sequenze d’azione. Dall’inseguimento in moto per le vie di Parigi, fino alla corsa a perdifiato sui palazzi della City di Londra. E quì viene in mente un fatto che ormai è conclamato: a Tom Cruise piace correre. Il suo Ethan Hunt corre per due volte come fosse un atleta delle Olimpiadi all’interno della saga: una volta in Protocollo Fantasma, durante la tempesta di sabbia che sconvolge Dubai, e in questo capitolo dove Londra sembra una spettatrice a sè stante della sua caccia in corsa. La scelta di aumentare le location, non fa che confermare la vocazione internazionale della saga, che ad ogni episodio cambia oltre al regista anche scenario d’ambientazione. Mentre McQuarrie rispetto ad altri cineasti, sembra aver stretto con l’agente Hunt e tutta la sua squadra un sodalizio più duraturo.
Le similitudini di Ethan Hunt con James Bond
Innanzitutto si deve partire dalla durata delle due serie: se quella di James Bond, ovvero lo 007 al servizio di sua Maestà, si è confermata una delle saghe più longeve della storia del cinema, quella di Ethan Hunt lo è altrettanto dal punto di vista degli incassi. Se James Bond nel corso delle sue 25 pellicole ha cambiato spesso attore, Ethan Hunt è rimasto esclusivamente Tom Cruise. E’ Come se un brand si fosse fossilizzato e ancorato totalmente sulla presenza ingombrante e catalizzante dell’attore. Resta da chiedersi: il franchise proseguirà anche senza necessariamente la presenza di Tom Cruise? Il suo personaggio affronterà la dipartita in quelli che si preannunciano (forse) gli ultimi capitoli? Non resta che aspettare l’ uscita nelle sale del settimo e dell’ottavo film per conoscerne la sospetta conclusione o un’eventuale e inattesa prosecuzione.
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