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La Ballata dell’Usignolo e del Serpente, il prequel di Hunger Games

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Hunger Games: la Ballata dell’Usignolo e del Serpente, prequel del celebre franchise, è sbarcato nelle sale italiane il 15 novembre 2023. Gli eventi raccontati si svolgono 64 anni prima rispetto alla saga originale e ruotano intorno alla decima edizione degli Hunger Games; mostrando l’ascesa dell’ambizioso Coriolanus Snow (Tom Blyth), futuro Presidente di Panem. Una storia cruda e brutale sulla genesi del male.

La Ballata dell’Usignolo e del Serpente: trama

Alla viglia della decima edizione degli Hunger Games, Coriolanus Snow è un adolescente alla disperata ricerca di sostentamento economico, al fine di salvare le sorti familiari. L’unica speranza per uscire dallo stato di ristrettezze finanziarie, dovuto alla morte del padre durante la Grande Guerra contro i distretti, è vincere il prestigioso premio Plinth, assegnato all’alunno più meritevole. Sfortunatamente, il Decano Casca Highbottom, decide per quell’anno di cambiare l’ambito di risarcimento, assegnando la somma di denaro al miglior mentore tra i 24 studenti durante gli Hunger Games. Coriolanus viene affidato a Lucy Gray Baird (Rachel Zegler), ragazza del distretto 12, apparentemente concorrente più vulnerabile. Tra trame segrete, inganni e sotterfugi Snow cercherà di assicurarsi la vittoria, mettendo a rischio tutte le sue ambizioni.

La ballata dell'usignolo e del serpente

La Ballata dell’Usignolo e del serpente: recensione

La saga originale di Hunger Games, conclusa 8 anni fa torna nelle sale con un nuovo film che nel complesso risulta convincente. Francis Lawrence, che aveva diretto altri Hunger Games, riesce a riprendere alcuni elementi del franchise precedente, portando allo stesso tempo una serie di novità. L’opulenza che caratterizzava le precedenti edizioni degli Hunger Games manca completamente nel nuovo lungometraggio. Le arene scenografiche sono ridotte ad un misero spazio in cui i concorrenti hanno scarse possibilità di movimento. Sottraendo spettacolarità, aumenta senza dubbio la violenza, mostrata nella sua forma più brutale, con omicidi spietati e famelici.

Una riflessione profonda sullo Stato di natura, cercando di scavare a fondo e comprendere quale sia effettivamente la vera ragione in grado di spiegare l’esistenza degli Hunger Games stessi. Questi non sono infatti una mera punizione per i distretti, bensì l’emblema dei meandri più oscuri propri della natura umana. In una condizione anarchica gli uomini perseguono semplicemente gli interessi personali, portandoli a commettere ogni tipo di atrocità, mostrandoli per quello che sono veramente: animali. Ognuno di noi se messo di fronte ad una situazione estrema farebbe di tutto per salvaguardare il proprio benessere, indipendentemente dal contesto di provenienza. Durante i giochi Snow osserva come l’umanità, corrotta e meschina, una volta all’interno dell’arena mostra il suo vero volto.

La ballata dell'usignolo e del serpente

Lo spettacolo

L’obiettivo per la decima edizione degli Hunger Games è quello di trasformare i tributi in spettacoli, amati dal pubblico, al fine di spingere i cittadini di Capitol City a seguire l’evento in diretta televisiva. Una critica feroce rivolta al mondo dell’intrattenimento, promosso ad ogni costo, portando tutto ciò che viene mostrato a perdere significato. Se presentati nel modo giusto persino i giochi possono diventare un acclamato programma televisivo, creando empatia nel pubblico, pronto a tifare il beniamino, stemperando progressivamente la violenza alla base della trasmissione, fino ad annullarla del tutto. Il giudizio morale viene dimenticato, nascosto da un velo di ipocrisia e ignoranza.

La ballata dell'usignolo e del serpente

L’usignolo e il serpente

Un elemento sicuramente vincente in La Ballata dell’Usignolo e del Serpente è la divisione del film in tre atti; affrontando i progressivi cambiamenti personali di Snow. Da giovane pieno di speranza, dedito ai propri familiari a freddo e spietato carnefice. “Sono le cose che amiamo di più a distruggerci“, l’iconica frase pronunciata dallo stesso presidente in Hunger Games: Il canto della rivolta parte I, è emblematica se associata alla sua storia nel lungometraggio.

Molto curiosa è inoltre la scelta di affidare il ruolo protagonico all’antagonista. In questo modo agli spettatori viene concessa l’opportunità di seguire le vicende dal punto di vista del villain, comprendendo a fondo le motivazioni che lo conducono ad effettuare determinate scelte. In più occasioni Snow viene messo di fronte al bene e al male, la decisione finale spetta semplicemente a lui. Suzanne Collins non vuole offrire un arco di redenzione per il suo personaggio, al contrario, desidera mostrare un giovane troppo egoista e assetato di potere per soccombere all’amore.

Il rapporto tra Coriolanus e Lucy Gray non è sufficiente a frenare le ambizioni del protagonista. Paradossalmente è in grado di rafforzarle, rendendo impossibile per la coppia un punto d’incontro comune. Se da un lato la ragazza sogna di vincere i giochi per ottenere la libertà, dall’altro Snow desidera ristabilire l’antico nome della famiglia e ottenere una posizione di potere a Capitol City. Le differenze inconciliabili, porteranno inevitabilmente ad un tragico epilogo, degno di una ballata.

La Ballata dell’Usignolo e del Serpente: conclusioni

La Ballata dell’Usignolo e del Serpente è un epico prequel decisamente al livello dei capitoli pregressi nella saga. I riferimenti ai film precedenti saranno sicuramente apprezzati dai fan del franchise. Conta inoltre su un cast estremamente capace, i cui rispettivi ruoli sembrano cuciti su misura. Una menzione necessaria spetta a Viola Davis, impeccabile nei panni della perfida Dottoressa Gaul. L’idea di dividere il film in tre parti è vincente, seppure le prima due siano effettivamente più solide e coinvolgenti della terza, che resta però ugualmente valida. La visione è consigliata. A questo punto non resta che augurare Felici Hunger Games e possa la fortuna sempre essere a vostro favore.

Trailer

PANORAMICA

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Hunger Games: la ballata dell'usignolo e del serpente segue bene le orme dei suoi predecessori e ci presenta la spietata ascesa al potere di uno dei personaggi più contraddittori ddella saga.
Lucrezia Lugli
Lucrezia Lugli
La passione per il cinema mi ha accompagnato dall’infanzia all’età adulta, ma ho impiegato più del previsto a capire che sarebbe diventata la mia strada. Guardo ogni genere di contenuto da film a serie tv, questo comprende anche i più grandi successi delle piattaforme streaming.

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