Dear Santa è un film commedia-natalizia del 2024,uscito sulla piattaforma streaming Prime Video, che vede alla regia Bobby Farrelly e alla sceneggiatura suo fratello Peter Farrelly. Il film vede come protagonista il noto attore e musicista hollywoodiano Jack Black (Amore a prima svista, School of Rock, L’amore non va in vacanza, Tropic Thunder, Piccoli brividi, Jumanji – Benvenuti nella giungla, Il mistero della casa del tempo, Jumanji-The next level, Super Mario Bros-il film, Kung Fu Panda, ecc.).
C’era un tempo in cui Jack Black che si riuniva ai fratelli Farrelly per realizzare una commedia per famiglie avrebbe fatto scintille. Ma non è questo il caso.
Incastrato da qualche parte tra un film per bambini e una commedia per adulti di Farrelly, Dear Santa è un film fatto da persone che non hanno assolutamente idea di cosa significhi essere alle scuole medie nel 2024.
Dear Santa: la trama
In Dear Santa, Liam (Robert Timothy Smith), è un dolce bambino undicenne che è stanco dei litigi dei suoi genitori (Brianne Howey e Hayes MacArthur) e vuole solo trascorrere un bel Natale. Così, nonostante i suoi genitori siano preoccupati che stia diventando troppo vecchio per la faccenda di Babbo Natale, Liam scrive una lettera all’uomo del Nord, ma per sbaglio indirizza la busta a “Satana”. Perché sua madre, che è lì quando lui compila la busta, non controlla l’ortografia del bambino che sa avere una disabilità di apprendimento? Sono domande che vengono presto dimenticate, dato che il film presenta una serie di grattacapi.
Poche ore dopo che la lettera è arrivata nella cassetta della posta, Satana (Jack Black, che impersona Wilford Brimley) arriva nella camera da letto di Liam, fingendo di essere Babbo Natale e spiegando che, in realtà, tutto ciò che è stato insegnato a Liam sul Natale è una sciocchezza. Babbo Natale non porta regali la mattina di Natale, dice il finto Claus. Invece, esaudirà tre desideri di Liam, qualsiasi cosa voglia, purché non cambi la storia. Il trucco? Se Liam esaudirà davvero tutti e tre i desideri, il diavolo gli prenderà l’anima.
Dear Santa diventa più interessante quando il migliore amico di Liam, Gibby (Jaden Carson Baker), fa notare che sta succedendo qualcosa di strano e Satana è costretto ad ammettere la sua farsa. Come farà Satana a gestire il patto, sapendo che sta prendendo un’anima così innocente, piuttosto che una più facilmente corruttibile e malleabile?
Dear Santa: la recensione
Dear Santa, purtroppo, lascia una sensazione di delusione una volta terminato. Nonostante un’idea di base che poteva rivelarsi grandiosa, il film cade spesso nella mediocrità. Il tutto risulta insipido.
Quasi ogni scena di Dear Santa ha qualcosa che suona ritmicamente fuori posto, che si tratti di una battuta goffa, di una battuta manipolativa o del fatto che qualcuno pensi che gli undicenni siano più simili ai sedicenni. Potrebbe non sembrare una grande differenza per le persone senza figli, ma non c’è assolutamente nulla di credibile in Liam e nel suo gruppo di amici, e non si tratta solo del fatto che vanno tutti a un concerto di Post Malone apparentemente senza adulti o dello strano triangolo amoroso che sembra molto più da liceo che da scuola media.
Tutti gli aspetti incongruenti di Dear Santa sarebbero perdonabili se fosse solo divertente o dolce. Non è né l’uno né l’altro. Jack Black si diverte, come sempre, ma non è sufficiente per salvare una commedia slavata del suo sapore natalizio.
Una commedia facilmente dimenticabile, dove la sceneggiatura di Farrelly e Blitt, sembra essere stata tagliata e rimescolata almeno una volta da qualche parte lungo il percorso. Serpeggia tra un’avventura selvaggia (come una sequenza di concerto prolungata che lascia brillare Liam di fronte alla sua cotta) e un’oscurità totale e indicibile (come la tragedia che ha recentemente colpito la famiglia di Liam). Si spinge nel territorio più audace e tradizionale dei fratelli Farrelly solo per un momento, poi torna al divertimento familiare sdolcinato e forzato il momento successivo.
La delusione sta anche nella promozione
È una sensazione di delusione che si è chiaramente percepita anche dietro le quinte. Nonostante vanti i fratelli Farrelly e Jack Black come protagonisti, il film è stato scaricato silenziosamente su Prime Video con una promozione minima o nulla.
Parte del problema qui è una confusione tonale. L’impostazione è tale da insistere su un livello di oscurità che Peter Farrelly e il co-sceneggiatore Ricky Blitt non sono in grado di regolare in modo intelligente. Siamo intrappolati tra un dolce film per bambini pieno di lezioni di vita sulla famiglia e l’accettazione e una commedia per adulti dal cuore nero su un diavolo che cerca di rubare l’anima di un preadolescente. Non sorprende che il primo prevalga.
Non c’è un’idea chiara del modo migliore per usare davvero il personaggio di Satana e i suoi trucchi diabolici.
Un colpo di scena finale e un ultimo cameo ingrato forniscono al film una facile via d’uscita dalla sua ambientazione strappa-anima, mentre una scena finale, mal spiegata, si impegna così tanto con la sdolcinatezza che ci fa sentire un po’ i denti cariati.
Non c’è proprio niente di così creativo nonostante l’ampia tela libera da regole.
In conclusione
Un po’ di allegria natalizia e un sacco di Jack Black che fa smorfie davanti alla telecamera non bastano a salvare questo pasticcio. Nonostante tutto il suo potenziale, Dear Santa inizia sbandando, non riesce mai a controllarsi e poi crolla selvaggiamente nel terzo atto, diventando un film che infrange le sue stesse regole chiaramente stabilite e che potrebbe persino offendere qualche famiglia che lo guarda lungo il percorso.
Se i film di Natale non possono essere belli, di solito possono essere almeno piacevoli distrazioni. Dear Santa non è né l’uno né l’altro.