Kieran Turner, celebre documentarista noto per il film Jobriath AD, è morto lunedì 23 dicembre a West Hollywood, all’età di 56 anni, a causa di un cancro. La notizia è confermata dal suo rappresentante. Fondatore della Eight Track Tape Productions e riconosciuto come CNN Docuseries Fellow nel 2021, Turner lascia un’impronta indelebile nel mondo del documentario. A gennaio si terrà la cerimonia in sua memoria.
Turner si era distinto per la sua capacità di portare alla luce storie di artisti gay che, come lui, hanno vissuto vite troppo brevi. Con Jobriath AD, ha raccontato la storia del musicista glam-rock Jobriath Boone, la prima rock star apertamente gay degli anni ’70. Con il suo lavoro, ha contribuito a rinnovare l’interesse per la sua musica e il suo impatto culturale. La sua opera ha richiamato alla mente il lavoro di altri registi che hanno esplorato temi di identità e sessualità, come Pedro Almodóvar, i cui film Tutto su mia madre e Parla con lei affrontano con sensibilità e audacia le dinamiche dell’amore e della comunità LGBTQ+.
Kieran Turner tra progetti incompleti e successi riconosciuti
Oltre ai suoi documentari, Turner ha dimostrato talento anche nella sceneggiatura. Black Dogs, il suo ultimo script, è entrato nella prestigiosa Black List del 2022 ed è attualmente in fase di sviluppo con Star Thrower Entertainment. La sua opera prima, il lungometraggio 24 Nights, realizzato come tesi di laurea alla Tisch School of the Arts della New York University, è stato presentato in festival internazionali prima di essere distribuito da TLA Releasing. Questo film, uno dei primi a raccontare una storia d’amore gay ambientata durante il Natale, ha segnato profondamente l’inizio di una carriera audace e innovativa.
Turner è stato anche creatore della web series Wallflowers, una produzione distribuita per due stagioni su Stage17 e ora disponibile in streaming su Dekkoo, dimostrando la sua versatilità come narratore. L’ultimo documentario di Turner, Ghost Lights: Reclaiming Theater in the Age of AIDS, esplora l’impatto devastante dell’epidemia di AIDS sul teatro. Sebbene il regista sia morto prima di completarlo, il progetto sarà portato avanti in suo onore dai suoi collaboratori.