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Scott Pilgrim vs The World di Edgar Wright

Una brillante commedia, visivamente esplosiva e capace di ibridare generi diversi

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Scott Pilgrim vs The World è un film del 2010 di Edgar Wright, realizzato dopo le prime due opere della famosa “Trilogia del Cornetto” (L’alba dei morti dementi e Hot Fuzz) e prima della sua conclusione nel 2013 con La fine del mondo. Ispirato alla grapich novel Scott Pilgrim di Brian Lee O’Malley, Wright è riuscito nell’impresa (quasi impossibile) di creare un adattamento cinematografico coerente ed esplosivo di un fumetto capace di mettere nel calderone romanticismo, coming of age, action e commedia, il tutto contornato da continui riferimenti alla cultura pop dell’epoca.

Scott Pilgrim vs The World

Scott Pilgrim vs The World, la trama

La trama di Scott Pilgrim è molto semplice quanto fuori di testa: Scott (Michael Cera) è un ragazzo di 22 anni che vive nei sobborghi di Toronto e suona in una band, i Sex Bob-Omb, con i suoi amici: l’inquietante batterista Kim (Alison Pill), il frontman Stephen (Mark Webber) e il loro amico di sempre Young Neil (Johnny Simmons). La prima informazione che ci viene data a schermo, proprio come se fossimo in un fumetto, è che Scott sta uscendo con una ragazza di 17 anni, la bella Knives Chau (Ellen Wong) e questo crea imbarazzo in lui e nei suoi amici. Abbiamo quindi l’impressione di trovarci di fronte a una storia d’amore giovanile, condita da qualche elemento comedy, ma ben presto le cose prenderanno una piega inaspettata: Scott si innamora infatti di Ramona Flowers (Mary Eizabeth Winstead), una ragazza americana dal passato nebuloso.

Durante il primo round di una “rock battle” a cui i Sex Bob-Omb partecipano, un tizio misterioso irrompe nel locale e sfida Scott a uno scontro corpo a corpo. Matthew Patel (questo il nome del ragazzo che vuole combattere con Scott) non è altro che uno dei malvagi sette ex ragazzi di Ramona. Analogamente ai vari “boss” di un videogioco, Scott dovrà sconfiggerli tutti per poter stare con la sua amata, dando il via a una serie di combattimenti epici contro i ragazzi (e le ragazze) del passato di Ramona.

Una premessa narrativa interessante, che permette a Wright di spostarsi da un genere all’altro e di raccontare la sua storia spaziando tra i generi e mostrandoci scene incredibili che trascendono totalmente qualsiasi legge della fisica.

Scott Pilgrim vs The World, un ibrido interessante

Scott Pilgrim è un’opera in cui i generi si mescolano continuamente, in cui si passa dallo stile “fumettoso” della prima parte a uno stile da videogame della seconda. Inizialmente vediamo a schermo i riquadri in cui vengono fornite informazioni sui personaggi, suoni che vengono mostrati col corrispettivo onomatopeico, transizioni velocissime tra una scena e l’altra, senza soluzione di continuità, proprio come se passassimo da una tavola all’altra di un fumetto. Dall’arrivo di Matthew Patel in poi, invece, il film si trasforma e diventa una carrellata quasi incessante di citazioni a generi e opere (ad esempio possiamo vedere un momento in cui alle battute di un personaggio sentiamo un pubblico che reagisce ridendo, proprio come le sit-com del passato), e scene che richiamano il mondo del videogame arcade degli anni ’80 e ‘90. Fumetto, Sit-com, Videogame, tutti elementi iconici della cultura pop nella quale Wright si inserisce perfettamente.

Barre della vita, boss e livelli (ognuno caratterizzato da un evento e ambientazione differenti), fanno sì che Scott Pilgrim sia una delle migliori opere che parla di videogiochi, senza essere un film sui videogiochi. Non stupirebbe che produzioni più recenti e con budget più alti come Ready Player One di Spielberg o Free Guy di Shawn Levy possano essersi ispirate in parte a questo piccolo gioiello del 2010.

La regia di Edgar Wright

Il talento di un cineasta come Edgar Wright non si scopre certo oggi, con una filmografia che è composta praticamente tutta da film iconici. Scott Pilgrim all’epoca fu un mezzo flop per il pubblico, ma come già aveva anticipato l’attore protagonista Michael Cera, profetico ai tempi, questo è un film che la gente avrebbe scoperto e compreso lentamente. Difatti, oggi Scott Pilgrim si è trasformato in un film cult amato da milioni di persone in tutto il mondo che vedono finalmente rappresentato il “mondo Nerd” in completa antitesi a quello “Cool” che siamo abituati a vedere al cinema e in TV.

In Scott Pilgrim troviamo tanti elementi ripresi dalle opere precedenti di Wright, e che avremmo rivisto nei film successivi del regista inglese. Ad esempio, una delle caratteristiche di Scott Pilgrim vs The World è la grande cura per la colonna sonora (con musiche a cura di Nigel Godrich) con pezzi inediti e altri su licenza, oltre a un’attenzione per i suoni quasi maniacale. Questo aspetto ricorda molto da vicino il successivo Baby Driver, del 2017, in cui il sound design e le musiche rappresentavano il core dell’intero film.

A livello di regia, fotografia e montaggio Wright ha potuto sbizzarrirsi tra transizioni, elementi extradiegetici a schermo, combattimenti a base di Kung-fu e scene divenute memorabili. Ad esempio ricordiamo il folle scontro con Matthew Patel; la battaglia con l’attore di film action Lucas Lee (Chris Evans) e le sue controfigure; o l’arrivo della Polizia della Veganità, altro elemento comedy-satirico che sembra quasi provenire dagli anni 2020. Falsi raccordi, split-screen ed effetti speciali a raffica completano il pacchetto di Scott Pilgrim, con un montaggio che si allinea perfettamente al mood generale del film.

Scott Pilgrim vs The World

Scott Pilgrim vs The World, il cast

L’altro grande elemento capace di elevare Scott Pilgrim a cult delle nuove generazioni è sicuramente un cast perfetto per ogni personaggio. La cosa che colpisce più di tutte è che non ci sono personaggi propriamente “fighi”, anzi, sono proprio quelli a essere i villain da sconfiggere per “salvare la principessa”. Addirittura, l’ultimo fidanzato di Ramona, il carismatico Gideon (Jason Schwartzman) ha l’aspetto di un nerd proprio come Scott e i suoi amici. L’intero film è quindi un’opera che viene fatta DA nerd PER nerd, e in questo riesce alla perfezione.

Ogni personaggio dona il volto e l’interpretazione adatta, a partire dal protagonista, quel Michael Cera che da metà 2000 in poi ha vissuto il suo momento d’oro. Cera risulta sempre credibile, timoroso e pavido, ma allo stesso tempo capace di mettere da parte le proprie paure per un ideale superiore quale, in questo caso, l’amore. Anche la Winstead, che interpreta Ramona, regala una performance senza sbavature, risultando affascinante ed enigmatica ai nostri occhi e, ovviamente, a quelli di Scott.

Ma scavando nei ruoli secondari, troviamo una serie di grandi nomi che all’epoca non erano ancora così conosciuti e che oggi fanno parte dell’élite di Hollywood: possiamo vedere quindi Kieran Culkin nei panni del coinquilino omosessuale di Scott, Anna Kendrick come sua sorella, la star di Captain Marvel e Room, Brie Larson come sua ex fidanzata, Aubrey Plaza la commessa di ogni negozio che appare nel film, oltre al già citato Chris Evans.

Scott Pilgrim vs The World

Conclusioni

Scott Pilgrim vs The World è un film che si fa fatica a raccontare a parole. Con una trama molto semplice, ma che raggiunge momenti di assurdità elevatissimi, personaggi fuori di testa, gag esilaranti ed effetti visivi che riportano la mente ai videogiochi della nostra infanzia (l’intro della Universal che in apertura di film è stato ricreato in 8bit ne è un indizio già da subito), Scott Pilgrim è riuscito a imporsi negli anni come un film cult della cultura pop e ha permesso a Edgar Wright di affermarsi ancora di più come uno dei registi inglesi più talentuosi, specialmente nel reinventare il cinema di genere.

Un film consigliato a tutti.

PANORAMICA

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Scott Pilgrim vs The World, appoggiandosi su una regia e un montaggio assurdi, sulla sua natura fumettistica e su un continuo citazionismo a tutta la cultura pop, è un film capace di appassionare chiunque, pur mantenendo la sua natura comedy quasi “all’inglese”. Un ottimo film di un ottimo regista.
Redazione
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