MaXXXine è il terzo film diretto da Ti West che chiude la trilogia composta da X: A Sexy Horror Story e Pearl. La pellicola è stata presentata in anteprima in alcuni cinema selezionati, ma uscirà nelle sale ufficialmente solo il 28 Agosto. Si tratta di un thriller horror che rende omaggio ai film slasher anni ‘80 ed è prodotta dalla A24.
Trama
Siamo nella Hollywood degli anni ‘80. Qui Maxine Minx, unica sopravvissuta di una strage terrificante, si è trasferita per realizzare il suo sogno: diventare una star. La ragazza cerca di lasciarsi alle spalle la carriera di attrice di film per adulti e di entrare a far parte delle stelle del cinema. Finalmente la sua occasione arriva: viene scelta per recitare in un colossal horror. Tuttavia, la sua fortuna avrà vita breve. Un killer a piede libero sta dando la caccia alle giovani attrici e questo rischia di far emergere il suo oscuro passato.
Il cast di MaXXXine
A vestire i panni di MaXXXine torna la meravigliosa Mia Goth, attrice che ha prestato il suo volto anche per il secondo capitolo, Pearl. La Goth possiede una bellezza unica e un’espressività che riesce a catturare profondamente ogni sfaccettatura macabra e problematica del suo personaggio. Questo terzo capitolo pullula di nomi noti al grande schermo, come Bobby Cannavale, nei panni del poliziotto che indaga sul Night Stalker. Colui che, invece, darà del filo da torcere a Maxine è Kevin Bacon, un investigatore che tormenta la ragazza per conto di un mandante incognito. Giancarlo Esposito è l’agente e avvocato dell’attrice e colui che la tira fuori dai guai, con astuzia e ironia. Elizabeth Debicki è la regista del film horror, che crede in Maxine più che chiunque altro. Infine, abbiamo Lily Collins, collega attrice di Maxine. Ti West ha qui sfruttato grandi nomi della cinematografia, con piccoli o grandi ruoli, rendendolo un film corale. Spesso, tuttavia, i personaggi appaiono come comparse, senza mai essere approfonditi o caratterizzati a sufficienza.
Un omaggio all’horror/slasher anni ‘80
Ti West è un profondo conoscitore del cinema e un’amante del genere horror/slasher. Questo aspetto è particolarmente evidente in MaXXXine, ambientato appunto negli anni ‘80. La colonna sonora e la fotografia trasmettono l’atmosfera retrò e vintage che immerge lo spettatore direttamente nella Hollywood di quegli anni. Non solo, il montaggio e gli effetti speciali rudimentali sono un chiaro omaggio al cinema slasher dell’epoca. La consistenza del sangue e la brutalità delle ucissioni uccisioni, unite ad effetti visivi grezzi, ricordano molto i grandi nomi della cinematografia horror anni ‘80. Anche il fatto che Maxine prenda parte ad un film di genere non è certamente un caso, ma un chiaro richiamo alla passione di Ti West.
Non solo il cinema horror/slasher anni ‘80, con MaXXXine il regista vuole far entrare lo spettatore in un mondo completamente meta cinematografico. Siamo a Hollywood, la nostra protagonista si muove all’interno di studios del grande schermo. I riferimenti e le citazioni colpiranno in particolare il cinefilo, ma strizzano l’occhio all’intero pubblico. Meraviglioso l’utilizzo del set di Psyco che viene fuso al trauma subito dalla protagonista. I set all’interno degli studios sono integrati nella trama e rendono MaXXXine un vero è proprio canto d’amore al cinema nella sua interezza.
MaXXXine è purtroppo l’anello debole della trilogia
Nonostante MaXXXine sia una pellicola ben realizzata, che rende omaggio al cinema e soprattutto al cinema di genere, non regge il confronto con i primi due capitoli della trilogia. In questo film Ti West sembra aver perso un po’ di smalto per quanto riguarda scrittura. Non scava, infatti, in profondità nella psiche del personaggio di Maxine, cosa che invece avviene per quanto riguarda Pearl. Le azioni si susseguono in maniera rapida e concitata, senza però approfondire aspetti e personaggi che avrebbero meritato un’attenzione maggiore. Il regista si è concentrato molto sulle atmosfere e sulle ambientazioni, tralasciando la scrittura di eventi e personaggi.
Ti West ha creato una trilogia iconica, che parte con X: A Sexy Horror Story, dove si esalta lo slasher e i riferimenti a Non Aprite Quella Porta lo rendono unico. Il secondo capitolo, Pearl, indaga sulla psicologia e la personalità di colei che ha effettuato il massacro nel primo film. Pearl è un personaggio scritto col cuore, profondo e dalle mille sfaccettature. Maxine sembra mancare di questa complessità. La psiche e le emozioni della donna non sono affatto esplorate come ci si aspetterebbe e il tutto rimane estremamente superficiale. Se da una parte West ha creato un’icona del cinema horror/slasher, dall’altra era necessario andare a fondo della sua psiche. Ciò che invece emerge in positivo è che finalmente con questo film è possibile capire come Pearl e Maxine siano due personaggi estremamente legati. Entrambe vogliono essere qualcuno e farebbero di tutto per raggiungere il loro scopo.
Conclusioni
Ti West con MaXXXine ha dato una degna conclusione ad una trilogia horror iconica. Maxine è una star e lo dimostrerà al mondo. Le atmosfere retrò del cinema slasher anni ‘80 e la colonna sonora fanno fare allo spettatore un vero e proprio viaggio nel tempo. Il regista omaggia in maniera pura e profonda il cinema nella sua totalità, con un’attenzione particolare al cinema di genere. Nonostante ciò, MaXXXine risulta essere l’anello debole della serie cinematografica, superficiale nella rappresentazione dei personaggi. Il talento di Mia Goth è senza dubbio sconvolgente.