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Fino all’osso – il lato “nascosto” dell’anoressia

Fino all’osso (To the Bone) è un film di genere drammatico del 2017, scritto e diretto da Marti Noxon, al suo debutto alla regia. Il film è stato presentato in anteprime il 22 gennaio del 2017 al Sundance Film Festival ed è attualmente disponibile in streaming su Netflix.

Cast

Nel cast troviamo la protagonista Ellen/Eli, interpretata da Lily Collins. A seguire Carrie Preston nel ruolo di Susan, Lili Taylor nel ruolo di Judy, Keanu Reeves nel ruolo del Dott. William Beckham. E ancora: Alex Sharp (Luke), Ciara Bravo (Tracy), Liana Liberato (Kelly), Alanna Ubach (Karen), Brooke Smith (Olive), Leslie Bibb (Megan), Kathryn Prescott (Anna), Maya Eshet (Pearl), Lindsay McDowell (Kendra), Marietta Sangai Sirleaf (Lobo).

Fino all'osso
To The Bone

Fino all’osso – Trama

Ellen è una ragazza di circa vent’anni che proviene da una situazione familiare complicata, o meglio, da una famiglia disfunzionale. Il padre è totalmente assente, anche nei momenti più importanti e significativi perchè troppo impegnato a lavorare per mantenere sia la ex moglie (madre biologica di Ellen) e sia la seconda famiglia che si è creato composta da Susan e Kelly.

La vita di Ellen si complica con il divorzio dei genitori, e la ragazza ha iniziato ad ammalarsi di una grave forma di anoressia che sembra peggiorare con il passare del tempo. La sua ossessione più grande è quella di far si che il braccio sia contenuto tra il pollice e l’indice della mano. Si tratta di un gesto ossessivo che ripete ogni giorno, più volte al giorno.

La matrigna Susan propone a Ellen un ultimatum: o inizia a mangiare o è costretta a tornare a vivere con la madre biologica (e la nuova compagna) a Phoenix. Ellen non sembra essere collaborativa ma il giorno successivo, dopo un incontro con un nuovo medico (il dottor William Beckham) accetta di sottoporsi ad un’altra terapia. Quest’ultima consiste nell’essere “ricoverata” in un centro di riabilitazione in cui vivono altre sei ragazze e un ragazzo. In questo centro la terapia è basata su punteggi e livelli, ogni passo avanti nel raggiungimento del proprio obiettivo, fa guadagnare dei punti agli ospiti.

Grazie al sostegno di Luke, Ellen inizia a mangiare e diventare sempre più ottimista fino a che qualcosa in lei cambia nuovamente.

Fino all’osso – la recensione

Il film racconta alcuni atteggiamenti disfunzionali tipici di chi soffre di DCA (Disturbi del comportamento alimentare). Le scene che ci propone sono estremamente reali ed è palese come dietro ci sia uno studio approfondito di questi comportamenti.

Non è difficile capire e comprendere le motivazioni per cui vengono eseguite delle pratiche apparentemente strane da questi ragazzi con disturbi alimentari. In questo senso il film riesce a trovare da subito una sua dimensione ed in grado di far immedesimare anche uno spettatore che non conosce le dinamiche del caso.

Altro aspetto interessante è la mancata individuazione di una causa scatenante della malattia. Nella maggior parte dei casi i film che trattano disturbi di questo tipo tendono a ricadere nello stereotipo associando la malattia ad un trauma che ha scaturito il disturbo nel soggetto. In Fino all’osso questa cosa non accade, anzi al contrario, l’intento è quello di ribaltare lo stereotipo di genere.

Per dirla in altre parole: nonostante la famiglia disfunzionale nella quale è cresciuta Ellen sia palesemente una delle cause scatenanti del disturbo, viene ribadito più volte e in diverse forme come i disturbi alimentari siano multi-fattoriali e non derivino dagli stessi problemi in ogni soggetto. Ogni storia è diversa da un’altra e dev’essere “trattata” come un caso singolo e unico.

Threshold – un nome significativo

Il centro di recupero dove viene ricoverata Ellen grazie al dottor Beckham, tradotto significa “Soglia” e in questo senso potrebbe avere molteplici significati.

La parola soglia dal punto di vista filosofico allude ad una porta, ad un qualcosa da varcare, superare. E in questo senso non vi è nome più adatto per il centro in cui questi ragazzi al limite vengono ricoverati.

Si tratta di un elemento che porta al di fuori di qualcosa, quindi nel caso in questione fuori dalla malattia di Ellen. E ancora, è un punto di passaggio, un elemento importante per la sua vita e per la sua crescita. La soglia da superare è quella di un loop, di un atteggiamento ossessivo nei confronti del cibo e dell’alimentazione. La soglia da superare è quella della malattia, per raggiungere la volontà di restare in vita.

Fino all'osso

Lily Collin è costretta a fare i conti con il passato

Per interpretare la storia di una ragazza anoressica, Lily Collin ha dovuto perdere ben 9kg per il film Fino all’osso. In realtà queste dinamiche non sono a lei sconosciute, l’attrice infatti ha dovuto fare i conti con i suoi fantasmi e il suo passato. Ha sofferto infatti della stessa malattia, che l’ha portata a non avere il ciclo mestruale per ben due anni.

In un’intervista ha dichiarato inoltre: “Mi piace raccontare storie in cui riesco a riconoscermi. Il ruolo di Ellen è stato terapeutico. Oggi posso dire di aver definitivamente smesso di credere nella perfezione. È stato un onore prendere parte ad un progetto di questo tipo ed arrivare dritta al cuore di tanti ragazzi che lottano quotidianamente contro l’anoressia come è capitato a me”.

PANORAMICA

Regia
Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni
Redazione
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