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A Thousand and One: recensione

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A Thousand and One è il film esordio della regista A.V. Rockwell presentato a Sundance 2023 e vincitore del Gran premio della giuria. Il lungometraggio ha avuto la sua anteprima europea al Taormina Film Fest 2023, a cui hanno partecipato sia Rockwell che l’attrice protagonista Teyana Taylor, famosa cantante negli Stati Uniti. Il film è uscito nelle sale italiane il 29 giugno 2023. La vicenda è ambientata a New York sullo sfondo dei cambiamenti sociali avvenuti tra la fine degli anni 90 e l’inizio del nuovo millennio.

A Thousand and One: trama

Inez è una donna forte e indipendente, che vive ai margini della società nel malfamato quartiere di Harlem. La donna ha avuto un figlio, Terry, di 6 anni, il quale a causa delle malefatte della madre, finita più volte in carcere, è stato affidato a varie famiglie. Inez è però decisa a garantire un futuro al pargolo e pertanto decide di rapirlo, affidandogli una nuova identità per nasconderlo dai servizi sociali statali. La donna dovrà lottare duramente per mantenere la custodia del figlio in una città in cui le tutele nei confronti delle classi sociali più deboli scarseggiano, specialmente nei confronti di persone di colore. Una storia come tante in una New York crudele e ingiusta.

A thousand and one

A Thousand and One: recensione

Il lungometraggio mostra un lato di New York, mai visto prima. Il quartiere di Harlem che molto spesso viene associato a ricche culture e tradizioni delle comunità afroamericane in A Thousand and One presenta il suo vero volto, fatto di persone spesso ignorate dallo stato, costrette a vivere in condizioni di estrema povertà. La regista ha pertanto voluto sottolineare l’evoluzione del quartiere in chiave drammatica, mostrando le profonde discriminazioni perpetrate negli anni e le disuguaglianza che continuano ad esistere ai nostri giorni. Il film denuncia un sistema ingiusto, che nasconde la sua ipocrisia e contraddizioni dietro la facciata del sogno americano in una città in cui tutto è possibile.

A.V Rockwell ha voluto distaccarsi dall’idea di americano, che racchiude tutti gli abitanti degli stati Uniti, sottolineando l’esistenza di comunità indipendenti che non vogliono essere accostate ad un termine tanto generico.

Inez diventa pertanto un’eroina tragica che non lotta solo per conquiste concrete, ma anche riconoscimenti immateriali. La donna vuole essere presa in considerazione da un sistema statale che molto spesso sembra ignorare i bisognosi e andare contro le loro necessità. Una città che esalta solo coloro che hanno i mezzi a disposizione per provvedere al proprio sostentamento. La donna lotta fino alla fine per la propria affermazione, forse illusoria, in una guerra dalla quale non può che uscire sconfitta.

I colori scelti e il susseguirsi di immagini del lungometraggio sottolineano come nonostante il passare degli anni la situazione non cambi. Si crea pertanto un’atmosfera statica all’interno di una società in cui gli sforzi non producono alcun risultato tangibile. I protagonisti non possono lottare contro il proprio destino e devono rinunciare a qualsiasi aspirazione, comprese quelle più scontate, quali casa e lavoro stabile.

Il rapporto tra Terry e Inez, attraversa tutta la pellicola evidenziando le mille sfaccettature del rapporto madre-figlio e allo stesso tempo diventando una metafora evidente della relazione cittadino-stato. La protagonista, privata di ogni vantaggio da parte della sua città, costruisce un sogno illusorio basato su una bugia dal quale può ricavare una serie di vantaggi mai ricevuti o riconosciuti.

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I personaggi

La regista A.V. Rockwell ha dichiarato come attraverso A Thousand and One il suo intento fosse quello di denunciare una realtà che purtroppo ha colpito molte persone vicine a lei. Ingiustizie su ingiustizie nei confronti di individui senza mezzi a disposizione per migliorare le proprie vite. Inez riflette migliaia di donne, prive di riconoscimenti. La sua vita, come quella di altrettante migliaia di persone simili a lei, va di pari passo con i cambiamenti politici che avvengono all’interno dello stato. Il titolo stesso del lungometraggio sottolinea come la vita di Inez sia una come tante all’interno di una città stracolma di cittadini. Potrebbe inoltre riferirsi agli infiniti ostacoli che ognuno di loro è costretto ad affrontare per ottenere qualche riconoscimento.

Personaggi troppo umani, sommersi da un sistema burocratico alienante. Eroi tragici che non troveranno mai un riscatto. Una realtà crudele, presentata in tutte le sue sfaccettature più drammatiche in cui le classi sociali più svantaggiate non riescono a trovare sollievo. Specialmente le persone di colore, bersagli della polizia e capri espiatori dello stato.

A Thousand and One: conclusioni

Il film offre importanti spunti riflessivi, anche se a tratti risulta lento, specialmente durante la prima parte. Il ritmo narrativo si velocizza poi, mostrando elementi innovativi e interessanti, niente affatto scontati. Il colpo di scena è capace di donare unicità al film e collocarlo all’interno della categoria come una novità. Senza dubbio riceverà qualche altro riconoscimento e non stupirebbe vederlo candidato agli Oscar 2024 in alcune categorie. La visione è raccomandata.

Trailer e dove vederlo

A Thousand and One è disponibile al cinema a partire dal 29 giugno 2023.

PANORAMICA

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

A thousand and One è un film di denuncia sociale ben scritto e ben intrpretato. Forse un po' lento nella prima parte, riesce a recuperare nella seconda.
Lucrezia Lugli
Lucrezia Lugli
La passione per il cinema mi ha accompagnato dall’infanzia all’età adulta, ma ho impiegato più del previsto a capire che sarebbe diventata la mia strada. Guardo ogni genere di contenuto da film a serie tv, questo comprende anche i più grandi successi delle piattaforme streaming.

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