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Da me o da te, recensione del nuovo film Netflix

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Da me o da te è la nuova commedia romantica targata Netflix diretta da Aline Brosh McKenna con Reese Witherspoon e Ashton Kutcher, attualmente prima in classifica sulla piattaforma tra i film più apprezzati della settimana.

Da me o da te: trama

La vicenda ruota intorno a, Debbie (Reese Witherspoon) e Peter (Ashton Kutcher), due migliori amici che si conoscono dai tempi del college. Nonostante una relazione amorosa fallita e la distanza, i due sono riusciti a mantenere un legame indissolubile, infatti parlano al telefono quasi tutti i giorni e, almeno all’apparenza, si raccontano ogni cosa. Per una serie di motivi i due saranno costretti a scambiarsi le case per una settimana, Debbie a New York per seguire un corso e Peter a Los Angeles per badare al figlio dell’amica, rimasto altrimenti senza babysitter. Il viaggio cambierà radicalmente il loro rapporto, portando alla luce segreti inconfessati.

Da me o da te

Da me o da te: recensione

Da me o da te conferma che non esistono più le commedie romantiche degli anni 2000. Una possibile spiegazione potrebbe essere che i tempi stanno cambiando e entrando in una nuova era certi escamotage usati nel passato non divertono più o risultano offensivi al grande pubblico. Un’ unica certezza rimane, il livello sta decisamente diventando più basso e anche le atmosfere da sogno che la regista si propone di creare risultano scadenti e a tratti poco attuali. È evidente il tentativo fallito di imitare film come Amici, Amanti e… o Amici di Letto, piacevoli e con una trama ben definita. Da me o da te, manca di credibilità e risulta a tratti noioso, con eccessiva fretta nel portare a termine la vicenda durante gli ultimi minuti.

Un altro lungometraggio a cui McKenna si è sicuramente ispirata è L’Amore non va in Vacanza, cercando di riproporre lo scambio delle case come strumento narrativo, che diversamente dal classico natalizio si verifica con lo scambio della coppia protagonista.

Da me o da te2

Segreti e Bugie

Uno dei temi centrali presenti nel film è quello delle bugie, che dominano il rapporto tra i due personaggi. Peter ha mantenuto per tanti anni una serie di segreti di cui Debbie non è a conoscenza, come il manoscritto nel forno o sentimenti repressi e mai rivelati in un rapporto di amicizia durato anni. Nonostante questo possa apparire un elemento interessante capace di arricchire la vicenda, la modalità con cui viene affrontato lo porta a perdere di valore, con una risoluzione troppo affrettata delle evidenti problematiche esistenti tra i due. I segreti, che avrebbero la potenzialità di scuotere come un “terremoto” il loro rapporto, passano in secondo piano e fanno sparire l’effetto sorpresa.

La chimica tra i due protagonisti

L’obiettivo principale di Netflix, ovvero attirare un ampio pubblico, è evidente, partendo dalla scelta dei protagonisti: due tra i più famosi interpreti del genere romance. Apprezzabile l’idea di selezionarli più avanti con gli anni, decisione che nel passato sarebbe stata accolta con scetticismo.

Debbie è inoltre una donna di mezza età single e indipendente che non sente la necessità di un uomo al suo fianco e almeno questo aspetto riesce ad essere trasmesso in modo convincente.

Il problema principale di Da me o da te è però la totale mancanza di chimica tra i due protagonisti, incapaci di trasmettere alcuna emozione allo spettatore, eliminando del tutto il romanticismo già poco presente. Debbie e Peter, così come i due attori nella vita reale, dovrebbero semplicemente rimanere amici senza nessun risvolto amoroso, assolutamente non necessario.

Tutto troppo finto

La scenografia, come in tutte le commedie romantiche Netflix, sebbene sia piacevole da vedere, risulta finta e impersonale. I colori sono troppo vivaci e accesi, ogni elemento è eccessivamente moderno, portando a perdere quel fascino che caratterizzava i prodotti romance degli anni 2000. L’atmosfera romantica e da sogno si perde nei dettagli artificiali e studiati nei minimi particolari.

Le emozioni stesse trasmesse dai personaggi sono finte e seguono una trama lineare, scontata e a tratti noiosa. Non ci sono colpi di scena. Oltre ai due protagonisti insipidi, anche i personaggi secondari non sono particolarmente interessanti e non apportano alcun tipo di contributo significativo all’arco narrativo.

Da me o da te: conclusioni

Da me o da te è una commedia romantica targata Netflix studiata a tavolino, che cerca di imitare i suoi predecessori, ma fallisce miseramente nel tentativo. Ancora una volta emerge la mediocrità dei prodotti proposti dalla piattaforma per attirare il grande pubblico, risparmiando sul budget e curando poco i contenuti. La visione è consigliata per passare un pomeriggio piacevole e leggero, adattandosi ad un’audience ampia e variegata. Se l’aspettativa del pubblico è però quella di vedere una romcom stile anni 2000, rimarrà purtroppo amaramente deluso.

Trailer e dove vederlo

Il film è disponibile su Netflix ed è possibile vederlo gratuitamente grazie alla settimana di prova.

PANORAMICA

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Da me o da te è una commedia romantica mediocre che ancora una volta fallisce a replicare i suoi predecessori e conferma l'opinione sui prodotti di questo genere realizzati da Netflix.
Lucrezia Lugli
Lucrezia Lugli
La passione per il cinema mi ha accompagnato dall’infanzia all’età adulta, ma ho impiegato più del previsto a capire che sarebbe diventata la mia strada. Guardo ogni genere di contenuto da film a serie tv, questo comprende anche i più grandi successi delle piattaforme streaming.

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