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Speak No Evil, il raccapricciante thriller danese

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Quanto siamo disposti a sacrificare in virtù delle convenzioni sociali? Fino a che punto possiamo sopportare, prima che il nostro istinto prenda il sopravvento? Sono questi gli interrogativi da cui parte il regista danese Christian Tafdrup che nel 2022 dirige Speak No Evil, un thriller-horror psicologico presentato prima al Gothenburg Film Festival nel 2021 e successivamente al Sundance Film Festival.

Al centro della vicenda figura una famiglia danese che accetta l’invito di una coppia di olandesi conosciuti in vacanza a trascorrere un weekend nella loro casa. Il loro perbenismo verrà messo a dura prova dal comportamento dei padroni di casa che diventano sempre più ostili.

Nel cast troviamo Morten Burian, Sidsel Siem Koch, Fedja van Huet, Karina Smulders, Liva Forsberg, Marius Damslev.

Non è stato semplice per Tafdrup realizzare il film, considerando che le riprese sono avvenute durante la pandemia di Covid-19 tra Italia, Paesi Bassi e Danimarca e hanno subito diverse interruzioni a causa delle restrizioni imposte dai vari paesi in quel periodo. Nonostante le difficoltà riscontrate, Speak No Evil approda nei cinema nel 2022 e ottiene subito un certo successo di pubblico e di critica. Il film è disponibile in streaming su Amazon Prime.

Speak No Evil – La trama

Durante una vacanza in Toscana una famiglia danese, composta da Bjørn, Louise e la loro figlioletta Agnes, fa amicizia con gli olandesi Patrick, Karin e il piccolo Abel. Le due famiglie trascorrono insieme momenti estremamente piacevoli, confortati dalle bellezze del paesaggio toscano, e fra loro si crea subito una forte complicità. Terminata la vacanza, le due coppie rientrano nei rispettivi paesi augurandosi di rivedersi presto. Così, dopo qualche giorno Bjørn e Louise ricevono l’invito di Patrick e Karin a trascorrere un weekend da loro. Nonostante le perplessità iniziali legate soprattutto al fatto che sarebbe stato un viaggio lungo e impegnativo, considerata la notevole distanza fra i due paesi, i due coniugi danesi decidono di partire. Ma quello che dovevo essere un fine settimana all’insegna del divertimento si trasforma presto in un vero e proprio incubo.

Speak No Evil

Un invito da parte di due sconosciuti

Bjørn e Louise accettano l’invito di Patrick e Karin nonostante questi due siano dei perfetti sconosciuti. Una decisione questa un po’ azzardata e che sembra in qualche modo trasgredire il loro sistema di regole improntato sulla necessità di fare sempre la cosa giusta e di agire secondo il buon senso. D’altro canto sarebbe risultato scortese da parte loro rifiutare tanta ospitalità e forse avrebbero perso anche l’opportunità di fare finalmente un’esperienza nuova.

In fondo, pensano, cosa mai potrebbe succedere?

Speak No Evil – Un’ostilità inaspettata  

Patrick e Karin si mostrano inizialmente molto accoglienti e disposti a soddisfare ogni esigenza dei loro ospiti. E anche se il piccolo Abel appare scontroso e taciturno, la dolce Agnes con la sua allegria riesce a coinvolgerlo nei suoi giochi. Il primo giorno di vacanza trascorre quindi in un clima sereno e le due famiglie sembrano intente a consolidare quel patto di amicizia iniziato un po’ per caso. Tuttavia, i due padroni di casa tendono ad assumere atteggiamenti sempre più ostili mettendo in imbarazzo in più occasioni i loro ospiti. L’atmosfera si fa progressivamente tesa e la famiglia danese sembra convinta a voler abbandonare quel luogo nemico. Perché poi non lo fanno?

Speak No Evil

Un thriller disturbante e claustrofobico

È una domanda che più volte sorge spontanea nel corso della pellicola. Speak No Evil si presenta principalmente come un thriller caratterizzato da un’atmosfera inquietante, a tratti claustrofobica e disturbante, in cui ti aspetti ad ogni istante che qualcosa accade e poi puntualmente nulla avviene. Le nostre aspettative verranno continuamente disattese per poi essere nuovamente alimentate, sorprese, turbate dallo sviluppo degli eventi. Attraverso questo espediente, Tafdrup riesce ad aumentare la suspense e a catturare tutta l’attenzione dello spettatore, che rimarrà a tratti turbato, a tratti incuriosito dalla vicenda.

Speak No Evil, l’uomo sociale e la bestia: due mondi contrapposti

La vera chiave di lettura di Speak No Evil risiede nel confronto-scontro tra le due famiglie, simboli di due sistemi di valori antitetici. Gli uni garbati, misurati, discreti e disposti persino a farsi umiliare pur di rispettare il loro codice comportamentale, fatto di buone maniere e convenzioni sociali; gli altri eccessivi, smodati, senza regole. Due mondi distanti e contrapposti che non potrebbero mai comunicare tra di loro a meno che i primi non si decidano a trasgredire le norme sociali, facendo prevalere il proprio istinto. E non è detto che ciò non accada, dal momento che Bjørn sembra essere affascinato e sedotto dalla personalità esplosiva di Patrick, quest’uomo bestiale privo di freni inibitori che vive al di fuori degli schemi imposti dalla società borghese. La seduzione però si tramuterà ben presto in timore, angoscia e infine terrore.

Speak No Evil

In conclusione

In Speak No Evil Christian Tafdrup riesce a combinare perfettamente tra loro elementi propri del thriller e del genere horror. Il risultato è un’opera disarmante, il cui obiettivo è quello di turbare lo spettatore, inducendolo a riflettere sul complesso rapporto tra la sfera ferina e sociale dell’uomo. La vicenda si svolge in un’atmosfera soffocante e opprimente che risulta funzionale alla trama e agli intenti del regista. La violenza ingiustificata di certe scene ci riporta alla mente la brutalità di Funny Games, che è tra le fonti d’ispirazione del regista. Tuttavia, se nella pellicola di Haneke i protagonisti erano prigionieri dei loro carnefici, in Speak No Evil la coppia danese ha piena libertà di scelta. Sembra quasi che Tafdrup voglia prendersi gioco dei suoi personaggi e delle loro debolezze. Anche noi saremo coinvolti in questo gioco perverso e sconvolti emotivamente dai risvolti narrativi e dal colpo di scena finale. E soprattutto continueremo a domandarci: fino a che punto?

PANORAMICA

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Christian Tafdrup realizza un thriller disturbante attingendo in più occasioni al genere horror per creare un'atmosfera terrificante e opprimente. Speak No Evil è un'opera originale che pone al centro della vicenda una coppia di persone perbene che diventano vittime delle convenzioni sociali e delle norme comportamentali imposte dalla società.
Alessia Pennino
Alessia Pennino
Il cinema ha sempre rappresentato per me il rifugio perfetto dalle vicissitudini quotidiane, un porto sicuro dalla realtà, ma anche la dimensione ideale in cui sogni e desideri prendono forma. Ho sempre coltivato un interesse profondo per quest'espressione artistica, immaginandomi un giorno di scrivere recensioni per poter esprimere il mio punto di vista.

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