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Santocielo: l’amore senza pregiudizi

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Santocielo è una pellicola natalizia con protagonisti Salvatore Ficarra e Valentino Picone, che festeggiano i trent’anni di carriera insieme. La sceneggiatura è scritta dai due attori protagonisti insieme a Francesco Amato, regista del film, Davide Lantieri e Fabrizio Testini. Il film è uscito nelle sale cinematografiche italiane il 14 dicembre.

Santocielo – Cast e Trama

Picone per l’occasione si tinge i capelli di biondo e interpreta Aristide, un angelo del Paradiso che sogna di far parte del coro celestiale. Ficone è Nicola, un severo professore di matematica di un liceo religioso. Oltre al duo siciliano, il cast è composto da Maria Chiara Giannetta, nei panni di Suor Luisa e Barbara Ronchi (vista recentemente nel film Rapito di Bellocchio), che interpreta Giovanna, l’ex moglie di Nicola. C’è una guest star eccezionale a interpretare Dio, ovvero il simpaticissimo Giovanni Storti.

Aristide è un angelo che lavora all’ufficio smistamento preghiere, ma è insoddisfatto del suo lavoro; infatti, vorrebbe una promozione che gli permetta di far parte del coro dell’Altissimo. Intanto a Dio spetta un compito difficile: deve decidere se punire gli umani per via della loro scelleratezza con un nuovo diluvio universale, o concedere un’ultima possibilità mandando sulla terra un nuovo messia. Si opta per la seconda opzione e Aristide si offre volontario per portare a compimento la missione, nella speranza che il suo duro lavoro gli permetta di ottenere la posizione che ha sempre desiderato. Tuttavia, le cose non vanno nel modo giusto e Aristide finirà, accidentalmente, per mettere incinta la persona sbagliata.

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Santocielo

Santocielo – Recensione

Non è la prima volta che il cinema ci mostra lo strano caso di un uomo che si ritrova misteriosamente ad affrontare una gravidanza. Ci aveva già pensato Jacques Demy nel 1973 a mostrarci un Marcello Mastroianni incinto nel film Niente di grave, suo marito è incinto. Anche Arnold Schwarzenegger nel 1994 si ritrovava ad affrontare un’insolita gravidanza nel film Junior. Nella prima pellicola, il protagonista è vittima di un cambiamento ormonale, mentre, nella seconda, l’ex governatore della California diventa, suo malgrado, “la cavia” di un esperimento scientifico.

In Santocielo, Ficone viene, accidentalmente, scelto come colui che dovrà dare alla luce il nuovo messia. È un film che affronta diverse importanti tematiche, lanciando sottili accuse contro i pregiudizi della nostra società.

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La famiglia senza pregiudizi

La famiglia è uno dei temi fondamentali nel nuovo film di Ficarra e Picone. I diversi personaggi elogiano in continuazione la famiglia tradizionale, ovvero quella formata da un uomo e una donna. Ma è davvero l’unica forma d’amore esistente al giorno d’oggi? Nel film viene messa in luce l’ipocrisia e il bigottismo che affligge la Chiesa cristiana: i suoi membri predicano l’amore, ma sono i primi a giudicare coloro che compiono scelte diverse da quelle scritte nella Bibbia e nei Vangeli.

Nicola è l’esempio più eclatante di questa ipocrisia. Inizialmente, è forse il personaggio più rigido, colui che si ritrova a vivere la propria vita come se fosse uno schema matematico ben preciso, eppure l’incontro con Aristide manda all’aria tutte le sue convinzione. Si trasforma in una novella Maria e accetta quello che Dio ha “previsto per lui”. Quando capisce che non potrà più tornare insieme a Giovanna perché il grande amore che li univa non c’è più, accetta comunque di essere un padre single, mostrando agli spettatori che la famiglia non ha solamente un’unica opzione, ma è un amore che può declinarsi in diverse forme. Nicola diventa un sovversivo e dimostra che potrà essere un buon genitore anche da solo.

Una bella e forte critica verso tutti coloro che nella nostra Italia non permettono ai single o gli omosessuali di essere genitori, perché i bambini per essere felici hanno bisogno di una mamma e di un papà. Ma chi è che ha stabilito che questa è la regola giusta da seguire?

La fragilità del divino

Lo scrittore greco Nikos Kazantzakis quando pubblicò il romanzo L’ultima tentazione (da cui è stata tratta una trasposizione cinematografica diretta da Martin Scorsese, con protagonista Willem Defoe), fu scomunicato. Il motivo? Non era assolutamente accettabile che Gesù venisse descritto come un essere umano qualunque, pieno di dubbi, fragilità e tentazioni. Lo stesso clamore è stato provocato dal romanzo portoghese di José Saramago, Il Vangelo secondo Gesù Cristo.

Nell’ottica cristiana, Gesù è il messia perfetto. Dio è l’entità perfetta. Maria e Giuseppe sono la famiglia perfetta. Non possono essere mostrati come dei semplici umani, devono avere un’aurea di sacralità e l’essere umano comune deve aspirare a essere come loro.

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Santocielo rompe i cardini e va contro la perfezione divina tanto declamata dalla Chiesa.

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Dio non è assolutamente un’entità magnifica e infallibile. Quando gli individui si ritrovano a vivere dei momenti di difficoltà, generalmente si raccomanda di pregare perché Lui ci ascolta. L’Onnipotente di Giovanni Storti non ascolta nessuno, delega il compito di smistare le preghiere ad altre persone. È solamente un narcisista pieno di sé ed è il primo ad avere pregiudizi nei confronti dell’umanità che ha creato e che dice di amare.

Allora a cosa serve la preghiera? A farci sentire meno soli e a credere che ci sia qualcuno che ci ascolti e ci aiuti.

Attraverso due personaggi, ci viene mostrata la duplicità della Chiesa cristiana: Suor Germana è la fazione chiusa e bigotta, mentre Suor Luisa è quella aperta e disposta ad accettare tutti, senza distinzioni. Quello della Giannetta non è un personaggio perfetto, ma mostra che nessuno di noi è perfetto o Onnipotente, dunque anche lei, essendo umana, ha i suoi momenti di fragilità e debolezza.

Papa Francesco quando diede lo schiaffo alla fedele si giustificò dicendo che è umano e può commettere degli errori, dunque perché una suora non può provare sentimenti nei confronti di un uomo, esattamente come fa lei con Aristide?

Il nuovo messia questa volta è una bambina, scardinando quella visione estremamente patriarcale di ogni religione. Nel Vangelo di Pietro è scritto che la donna debba essere sottomessa al marito, ma nella società odierna questo dogma non è più accettabile.

Ora anche una donna può essere portatrice di un messaggio di amore e chissà se, grazie a lei, questa volta l’umanità ce la farà a essere migliore.

In conclusione

Dopo Il primo Natale, Ficarra e Picone tornano a trattare, in maniera egregia, la tematica religiosa. Lo fanno in maniera delicata, ma lo stesso tempo sono pungenti nel mettere in evidenza aspetti marci della nostra società. È forse uno dei loro film migliori degli ultimi anni, sicuramente un ottimo prodotto per festeggiare trent’anni di carriera insieme.

Santocielo – Trailer

PANORAMICA

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Ficarra e Picone tornano con una nuova divertente commedia che scardina tutti i dogmi presenti nella nostra società e ci dimostra che l'amore, quello vero, non ha pregiudizi.
Arianna Dell'Orso
Arianna Dell'Orso
Vivo sul mondo reale unicamente con il corpo, ma la mia mente viaggia a Westeros, nella Londra dei Peaky Blinders e fa affari loschi con Walter White. Il cinema di Hitchcock è il mio spirito guida

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