HomeRecensioni FilmPersepolis: il ritorno nelle sale del film in 4K

Persepolis: il ritorno nelle sale del film in 4K

-

Il film d’animazione “Persepolis“, di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud, è tornato nelle sale italiane distribuito da Il Cinema Ritrovato. Tratto dalla graphic novel della stessa regista e restaurato in 4K, “Persepolis” narra la sua infanzia e adolescenza, durante e dopo la rivoluzione iraniana.

Quest’opera, mescola abilmente le sue vicende personali con uno sguardo politico originale, ma soprattutto nella visione intima sulla vita di una giovane ragazza, cresciuta in un periodo tumultuoso della storia iraniana.

Persepolis

Persepolis: il cast

Il doppiaggio della pellicola originale è stato curato da Chiara Mastroianni (Marjane Satrapi), Catherine Denevue (Tadji Satrapi), Simon Abkarian (Ebi Satrapi), Gabrielle Lopes Benites (Marjane piccola), Danielle Darieux (la nonna). Quello italiano invece è stato curato rispettivamente da Paola Cortellesi (Marjane Satrapi), Licia Maglietta (Tadji Satrapi), Sergio Castellitto (Ebi Satrapi), Angelica Bolognesi (Marjane da piccola), Miranda Bonansea (Nonna).

Marjane Satrapi

Persepolis: trama e recensione

La trama segue la vita di Marjane, una ragazza iraniana che cresce durante la rivoluzione islamica del 1979, e nella fase successiva della guerra Iran-Iraq. Il film inizia con Marjane da bambina, che osserva il cambiamento politico e sociale del suo paese, fino alla sua adolescenza e poi alla vita adulta.

Marjane è una ragazza intelligente e ribelle che lotta per trovare la sua identità in un contesto di crescente oppressione politica e sociale. Attraverso il suo sguardo, vediamo l’effetto devastante che la guerra e l’oppressione hanno sulla sua famiglia, e sulla sua comunità.

Il suo dilemma, fu quello di adattarsi o ribellarsi alle norme imposte dal regime, mentre cercava comunque di mantenere viva la sua individualità e le sue aspirazioni personali. La scelta di utilizzare il formato del fumetto per raccontare questa storia è sorprendente ed efficace.

L’uso di disegni in bianco e nero dal tratto semplice, ma profondamente espressivo, permette di trasmettere emozioni intense e di catturare l’essenza dei personaggi. In questo modo le situazioni ci sono presentate in modo potente. Il narratore è la stessa Marjane, che con la sua voce narrativa trasmette le sue esperienze in modo diretto e coinvolgente.

Persepolis 2

Il ruolo della donna nella società iraniana in “Persepolis”

“Persepolis” offre una visione unica sulla storia recente dell’Iran, in particolare sulla fase rivoluzionaria e nell’era successiva. Satrapi riesce a illustrare in modo chiaro e accessibile i complessi eventi politici che ne hanno plasmato il suo paese natale. Ciò offre allo spettatore una comprensione più profonda della situazione politica e sociale di questo paese islamico.

Un tema centrale in “Persepolis” è il ruolo della donna nella società iraniana. Marjane lotta con le aspettative sociali rigide e oppressive, ma rimane determinata a ribellarsi e a perseguire i suoi sogni. Il suo viaggio personale riflette la lotta delle donne iraniane per l’uguaglianza e l’autonomia, offrendo un potente commento sulle sfide e sulle aspirazioni delle donne in contesti culturali conservatori.

Nonostante il contesto culturale specifico, i temi affrontati in “Persepolis” sono universali. La ricerca di identità, il conflitto generazionale, la lotta per la libertà individuale e la ricerca di senso sono esperienze umane che il lettore può facilmente comprendere e condividere, indipendentemente dalla loro origine culturale.

Vincent Paronnaud

Una prospettiva personale e unica in questo lavoro d’animazione

“Persepolis” offre una prospettiva personale e unica, ma potrebbe mancare una rappresentazione più sfaccettata delle varie opinioni e posizioni all’interno della società iraniana. Il film rimane fedele allo spirito della graphic novel, trasferendo abilmente l’umorismo, il dramma e la profondità emotiva delle pagine stampate sullo schermo. Molte scene sono riprese direttamente dalla storia originale, mantenendo in questo l’essenza del racconto di Marjane Satrapi.

Il film conserva il caratteristico stile grafico in bianco e nero della graphic novel, che contribuisce alla sua atmosfera distintiva e alla sua potenza visiva. L’uso dell’animazione offre la flessibilità necessaria per rappresentare in modo dinamico le visioni della protagonista e le atmosfere di un Iran in continua evoluzione.

Anche se il film comprime alcuni elementi della storia per adattarsi a una durata cinematografica, la narrazione rimane fluida e coinvolgente. Tuttavia, alcune parti della trama possono sembrare affrettate o meno sviluppate rispetto alla graphic novel, il che potrebbe ridurre leggermente l’impatto emotivo di certi momenti.

Persepolis Cannes Film Festival

Conclusioni

Una delle caratteristiche distintive del film, è la scelta di utilizzare la voce narrativa di Marjane Satrapi stessa, che guida lo spettatore attraverso la sua storia con intimità e sincerità. Questo approccio conferisce al film un senso di autenticità e connessione emotiva con il pubblico.

Il film “Persepolis” ha ricevuto ampi elogi dalla critica e ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio della Giuria al Festival di Cannes. Inoltre ha raccolto una candidatura ai Golden Globe come miglior film straniero e agli Oscar 2008 come miglior film d’animazione.

In conclusione, il film “Persepolis” rappresenta un adattamento riuscito della graphic novel, catturando efficacemente l’essenza della storia e offrendo una visione unica della vita in Iran attraverso gli occhi di Marjane Satrapi. Pur presentando alcune differenze rispetto all’opera originale, il film rimane un’opera cinematografica potente e significativa che merita di essere vista e apprezzata.

Il trailer

PANORAMICA

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

"Persepolis! racconta in maniera originale e animata l'autobiografia di Marjane Satrapi. Dalla graphic novel al bianco e nero cinematografico del film presentato al Festival di Cannes.
Francesco Maggiore
Francesco Maggiore
Cinefilo, sognatore e al tempo stesso pragmatico, ironico e poliedrico verso la settima arte, ma non debordante. Insofferente, ma comunque attento e resistente alla serialità imperante, e avulso dai filtri dall'allineamento critico generale. Il cinema arthouse è la mia religione, ma non la mia prigione.

ULTIMI ARTICOLI

"Persepolis! racconta in maniera originale e animata l'autobiografia di Marjane Satrapi. Dalla graphic novel al bianco e nero cinematografico del film presentato al Festival di Cannes. Persepolis: il ritorno nelle sale del film in 4K