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La ragazza più fortunata del mondo, la recensione

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Nel 2022 il regista britannico Mike Barker, autore di Shattered – Gioco Mortale, porta sul grande schermo La ragazza più fortunata del mondo (Luckiest Girl Alive), un film drammatico che trae ispirazione dal romanzo omonimo di Jessica Stoll pubblicato nel 2015 e divenuto subito un bestseller negli Stati Uniti. Al centro della vicenda figura una giovane donna che deve fare i conti con un passato doloroso e con un trauma mai superato.

Nei panni della protagonista troviamo la bellissima Mila Kunis, sempre all’altezza dei suoi ruoli così come ha dimostrato in Quattro buone giornate e ne Il tuo ex non muore mai. Nel cast figurano inoltre Chiara Aurelia, Connie Britton, Jennifer Beals, Justine Lupe, Scoot McNairy e Finn Wittrock.

La ragazza più fortunata del mondo è disponibile in streaming su Netflix.

La trama

Tiffani Fanelli, chiamata da tutti “Ani”, conduce una vita apparentemente perfetta: è un’affermata giornalista di una famosa rivista femminile, vive in uno splendido appartamento di New York ed è in procinto di sposare Luke, rampollo di una ricca famiglia. Tutto sembra andare per il verso giusto e secondo i suoi piani. Poi un giorno un regista di nome Aaron le propone di partecipare ad un documentario crime su una sparatoria avvenuta molti anni prima nel suo college, la prestigiosa Brentley School, durante la quale alcuni suoi compagni furono uccisi. Il mondo, sostiene il regista, vuole sapere che ruolo ha avuto Ani in quella vicenda: è solo una vittima o ha partecipato a quell’orrore?

La ragazza più fortunata del mondo

La ragazza più fortunata del mondo, un passato doloroso da dimenticare

È molto più semplice ignorare il proprio passato che affrontarlo a viso aperto. Ani lo sa bene, lei che per tutta la vita ha messo a tacere il suo dolore, rinnegando se stessa e rifugiandosi nello sfarzo e nel benessere materiale. Perché è pienamente convinta che solo raggiungendo il successo sia possibile scacciare i ricordi dolorosi ed elaborare il trauma. Come darle torto, in fondo, nessuno l’ha mai compresa veramente, nemmeno sua madre, una donna eccentrica e disinteressata ai problemi di sua figlia tanto da non rendersi conto di ciò che le stava accadendo in quel college. All’epoca aveva soltanto 17 anni, ed era molto diversa dalla donna che è diventata oggi. Insicura, fragile e con qualche chilo in più, Ani era riuscita ad integrarsi, nonostante la sua umile estrazione, nell’ambiente scolastico frequentato esclusivamente dai figli dell’alta società borghese.

La ragazza più fortunata del mondo

La Brentley School, un contesto scolastico malsano

Un contesto difficile quello del college in cui spesso si verificavano atti di bullismo ai danni dei più deboli e dei più fragili. Anche Ani divenne presto vittima di quel contesto malsano e perverso. Una sera, durante una festa organizzata dalle confraternite studentesche, la ragazza venne violentata in gruppo da tre amici in stato di ebbrezza, Dean, Liam e Peyton. Disorientata e fortemente turbata, Ani decise di non denunciare i suoi aggressori, ma di fingere che nulla fosse accaduto. Poco tempo dopo, un altro tragico evento si abbatterà su tutti loro. Altri due amici di Ani, Arthur e Ben, per vendicarsi dei continui torti subiti irruppero nella scuola armati di un fucile, uccidendo Liam e Peyton e ferendo Dean alle gambe.

La ragazza più fortunata del mondo

La ragazza più fortunata del mondo, il desiderio di riscatto

Quanto è realmente coinvolta Ani in quella tragica vicenda? Ha aiutato i suoi amici a vendicarsi o è soltanto una vittima? La ragazza più fortunata del mondo si presenta inizialmente come un thriller volto a far luce sui fatti di allora. Il film si serve di numerosi flashblack che consentono al pubblico di orientarsi nell’intricato sviluppo narrativo articolato su due piani temporali. Nel continuo movimento tra passato e presente, apprendiamo man mano il dramma di Ani, i suoi tentativi di elaborare il trauma della violenza subita e il desiderio di riscattarsi divenendo altro da ciò che era. Una donna forte, affermata, ricca, una scrittrice di successo. Pertanto, nel corso degli anni ha indossato una maschera e ha edificato una realtà nella quale non c’è posto per i ricordi. Ma ora che il passato inizia a perseguitarla, non può più scappare da se stessa.

La ragazza più fortunata del mondo

Un film di denuncia coraggioso, ma non sempre convincente

Il thriller diventa dramma e il dramma assume contorni dark nella ricerca della verità. L’indagine introspettiva diventa lo strumento attraverso cui Mike Barker intende denunciare la violenza subita da una donna che progressivamente prende coscienza del suo malessere. La ragazza più fortunata del mondo si presenta come un film coraggioso che prende in esame una tematica delicata ed estremamente attuale. Tuttavia, non raggiunge pienamente quella tensione emotiva che ritroviamo in altre pellicole come Una donna promettente, in cui si affronta una materia molto simile, a causa di una sceneggiatura debole in alcuni punti, soprattutto nel finale, e di una struttura narrativa a volte dispersiva. Buona invece l’interpretazione di Mila Kunis che impersona perfettamente la figura della donna in carriera spregiudicata e sicura di sé e altrettanto soddisfacente risulta la recitazione di Chiara Aurelia, nel ruolo della giovane e fragile Ani.

La ragazza più fortunata del mondo – In conclusione

La ragazza più fortunata del mondo intende dar voce a tutte quelle donne vittime di violenza che non sempre trovano il coraggio di denunciare i propri carnefici e a fare i conti con il proprio dolore. Nel complesso, il film risulta piacevole e trova i suoi punti forti soprattutto nella buona interpretazione delle due protagoniste, ma non sempre riesce a trattare questa tematica in maniera incisiva e a comunicare il suo messaggio di denuncia. Il pubblico rimarrà in ogni caso turbato dalla triste vicenda della protagonista e dal suo dramma interiore, ma a tratti deluso dai risvolti narrativi e dal percorso di emancipazione della protagonista.

PANORAMICA

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Mike Barker porta sul grande schermo il dramma di una donna costretta a fare i conti con il proprio passato e con il trauma di una violenza subita. Pur risultando una pellicola piacevole e interessante, soprattutto per le tematiche affrontate, La ragazza più fortunata del mondo non sempre riesce a sortire l'effetto sperato e a realizzare il suo intento di denuncia.
Alessia Pennino
Alessia Pennino
Il cinema ha sempre rappresentato per me il rifugio perfetto dalle vicissitudini quotidiane, un porto sicuro dalla realtà, ma anche la dimensione ideale in cui sogni e desideri prendono forma. Ho sempre coltivato un interesse profondo per quest'espressione artistica, immaginandomi un giorno di scrivere recensioni per poter esprimere il mio punto di vista.

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