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Film sottovalutati: 5 titoli da recuperare in settimana

Spesso si ha la sensazione di aver visto di tutto. “Cosa guardo stasera?” è diventato l’interrogativo per eccellenza di chi, dopo una giornata di lavoro o studio ha voglia di staccare un po’. Certamente la volontà c’è ma spesso questa si incaglia tra le infinite proposte dei servizi streaming a cui si è abbonati. Il web brulica tuttavia di film sottovalutati (o semplicemente sconosciuti) che meritano una seconda chance. Per colpa di una campagna pubblicitaria poco pomposa, o di un posizionamento basso a livello di algoritmo, questi si ritrovano a non essere apprezzati come dovrebbero (nonostante i contenuti di livello).

Si propone dunque una rassegna di film sottovalutati che vale la pena accogliere se non si ha la minima idea di cosa visionare su uno schermo.

Film sottovalutati – La lista

Lo stagista inaspettato

Robert De Niro e Anne Hathaway sono i protagonisti di questa commedia sorprendentemente accogliente. Emblema assoluto di film sottovalutato, Lo stagista inaspettato racconta di un pensionato alle prese con la solitudine e la noia (qualcosa che non si è abituati effettivamente ad affrontare prima che la carta d’identità ce lo imponga). Lo stesso cerca comunque una via d’uscita da questa inerzia e fa domanda per uno stage presso una neonata società di e-fashion. Si rimette dunque in gioco ma il lavoro tecnologico dei giorni d’oggi non sarà l’unica sfida: la giovane manager dell’azienda ha un bisogno disperato di una qualche figura (paterna, da un certo punto di vista) che possa aiutarla emotivamente a superare l’impasse di una vita piena di obblighi che mette a serio pericolo la sua felicità (nonostante lei sia di molto più giovane)

Due generazioni a confronto e il mondo del lavoro al centro dell’attenzione. Si vuole, in sostanza, raccontare come giovani e non possano collaborare per trarre beneficio l’uno dall’altro. Figure incredibilmente affidabili sono proprio i due protagonisti (i nomi prima citati costituiscono in tal senso una certezza). Questi ultimi riescono infatti a essere commoventi in maniera mai banale. Non si tratta di un film strappalacrime ma di un titolo che riesce a toccare le corde giuste nella maniera giusta. Se quindi l’idea è di lasciarsi commuovere costruttivamente, Lo stagista inaspettato è disponibile su Netflix. Se si pensa poi che anche Quentin Tarantino si è dichiarato fan, certificando il suo valore emotivo, allora si va di certo sul sicuro.

Film sottovalutati

Coach Carter

Tra i film sottovalutati da riscoprire rientra anche questo riuscitissimo titolo sul Basket che indica lo sport come la chiave d’uscita da esistenze poco fortunate. Un ex recordman della squadra di Basket della Richmond High School viene richiamato dalla sua scuola per fare da coach a ragazzi scapestrati che stanno per smarrire definitivamente la retta via. Inizierà un periodo di grandi sfide che non metterà alla prova solo le doti cestistiche ma anche la capacità di stare al mondo. Coach Carter ha un unico grande obiettivo: fare del basket lo strumento che possa garantire disciplina a giovani che si stanno smarrendo tra le strade di una cittadina difficile.

Samuel L. Jackson è il mattatore assoluto di questo film poco conosciuto ma sicuramente puntuale nel suo intento. Prodotto e distribuito da MTV ha riscosso un successo relativo (almeno intorno ai primi anni di uscita). Il carisma di Jackson unitamente ad alcune presenze sorprendenti (come, ad esempio, la cantante Ashanti) fanno di Coach Carter un film lungimirante, sempre attuale e di visione scorrevole. Non bisogna essere melodrammatici per arrivare al cuore degli spettatori; serve soltanto raccontare la realtà e questo film (come anche il precedente) riesce nell’intento, servendo allo spettatore un piatto ricchissimo ma leggero allo stesso tempo. Anche questo è stabilmente disponibile su Netflix (a certificare la sua qualità indiscutibile).

Brad’s Status

Un altro tra i film sottovalutati che meritano una seconda occasione (essendo in questo caso piuttosto sconosciuto) è questo titolo con Ben Stiller. Padre e figlio si recano insieme a visitare i college a cui potrebbe iscriversi il giovane e inizia così una fase di confronto generazionale. Anche qui il leitmotiv dell’opera è dedicato al confronto tra genitori e figli: Brad è molto preoccupato per il futuro di Troy che sembra avere delle doti eccelse ma che al contempo mettono il padre davanti al fatto compiuto di aver sprecato le sue cartucce. Brad stesso deve infatti eseguire una disamina sul suo passato ed estrapolare quanto di meglio ha fatto per permettere al figlio di prenderlo come esempio (e non commettere gli stessi errori).

Si sa che in America la scelta dell’università è un rituale importantissimo e in Brad’s Status viene sottolineato alla perfezione il percorso emotivo che accompagna questo rito di passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Ben Stiller si dimostra eccezionale nei panni di un papà che deve ormai fare i conti con la mezza età (altro contrasto che la vita impone) e fa tornare lo spettatore ai tempi de I sogni segreti di Walter Mitty dove l’attore è stato in grado di dimostrare grande sensibilità. Ben Stiller è la prova più concreta di come i comici siano coloro che maggiormente riescono a dimostrare tatto e empatia (riuscendo a calarsi alla perfezione in ruoli anche malinconici). Su Amazon Prime è disponibile questo titolo dall’incredibile semplicità ma dalla tenerezza perforante.

Film sottovalutati

Sleepers

Titolo colpevolmente sconosciuto ai più Sleepers è anche inspiegabilmente nella cerchia dei film sottovalutati. Il motivo è forse la sua lunghezza ma i contenuti sono di qualità assoluta. Una storia di amicizia e appartenenza: quattro giovani della Hell’s Kitchen degli anni 60-70 devono scontare una pena in riformatorio per un disastro compiuto per gioco. Verranno a contatto con una realtà educativa umanamente putrida dalla quale non tutti si riprenderanno. La seconda parte dell’opera è dedicata invece al processo nel quale sono coinvolti e che, in un certo qual modo, può portarli al riscatto (proprio contro i secondini dell’istituto dove hanno perso l’innocenza).

A metà tra thriller e legal story, Sleepers è tra i film sottovalutati in grado di deliziare anche i palati più sopraffini. Complice un cast stellare, l’opera sovverte il concetto di bene e male, questionando anche l’impianto canonico della fede religiosa. La storia parla in sostanza di amicizia, un sentimento terreno ma che assume una sacralità netta. Nota di merito a Robert De Niro che anche qui, nei panni di padre Bobby, da una lezione di trasformismo scenico impressionante: qualunque ruolo l’attore affronti, gli si addice maledettamente. Anche questo titolo è disponibile su Netflix ed è da recuperare assolutamente.

Film sottovalutati

Ovosodo Film sottovalutato italiano

L’ultimo dei film sottovalutati da resuscitare è un’opera italiana. Su Netflix si può riassaporare tutta la Livorno anni 90 in uno dei film più significativi di Paolo Virzì (autore molto sensibile alle tematiche sociali). Vediamo infatti il giovane Piero fare i conti con le differenze di classe (ancora molto nette all’epoca). Deve infatti fronteggiare una condizione economica e familiare non propriamente rosea: all’interno dell’omonimo quartiere, ogni giorno si lotta per uscire dall’anonimato o anche solo per trovare conforto a un’esistenza povera ai limiti dello stento. Guida preziosa sarà la professoressa Giovanna che lo spingerà a distinguersi dalla massa e ad agire secondo il suo istinto. Piero al liceo scoprirà anche cos’è la vera amicizia ma vedrà come le differenze sociali possono essere una vera palla al piede: le dinamiche di classe, infatti, sono spietate; talvolta rimangono anche latenti ma ciò che è certo è che sono difficili da sovvertire.

Punto di forza di Ovosodo è Paolo Virzì, un’eminenza in fatto di raffigurazione dell’Italia popolare, quella fetta di paese piena di contraddizioni. Altri film significativi dell’autore sono: Il capitale umano e Tutta la vita davanti dove emerge la volontà di raccontare le problematiche interne alla società senza mai rinunciare al folclore e a qualche nota di ironia. Il regista riesce a rendere intrattenente qualsiasi tipo di pensiero, rogna o preoccupazione dandogli una quadra pacata. Al contempo vuole certamente celebrare la resistenza che ci vuole per andare avanti e sovvertire l’ordine prestabilito: i suoi film sono fatti di sentimenti e, proprio per questo, sono adatti ad un’audience molto vasta.

Federico Favale
Federico Favale
Anche da piccolo non andavo mai a letto presto. Troppi film a tenermi sveglio. Più guardavo più dicevo a me stesso: "ok, la vita non è un film ma se non guardassi film non capirei nulla della vita".

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