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Sleepers, recensione del cult di Barry Levinson

Sleepers è uno dei film più famosi degli anni Novanta. Tra i vari temi presenti la difficile condizione dei riformatori, l'amicizia, la vendetta e un concetto di giustizia ambiguo che ancora oggi fa discutere.

Un cult intramontabile

Sleepers di Barry Levinson ha indubbiamente segnato gli anni Novanta e ancora oggi è ricordato tra i cult del decennio. Al di là della veridicità della storia (di cui ancora oggi si hanno dubbi), ebbe il merito di portare alla luce le problematiche del carcere minorile in America. La storia di Sleepers è tratta dall’omonimo libro autobiografico di Lorenzo Carcaterra che descrisse torture e abusi subìti all’interno di un riformatorio. Nessuna prova, ad oggi, è stata trovata di questa esperienza vissuta dallo scrittore. Il film di Barry Levinson, comunque, resta importante, ma non privo di difetti. Ad una prima parte emozionante, cupa e angosciosa se ne contrappone una seconda tendente al verboso e confusionaria dove è soprattutto il cast a non funzionare come dovrebbe.

Sleepers: la trama

Lorenzo, Michael, Tommy e John sono quattro giovani amici che abitano nel quartiere malfamato di Hell’s Kitchen, a New York. Avviati alla criminalità giovanile grazie al boss del quartiere, l’unico che vorrebbe metterli in salvo dalla strada è Padre Bobby. La loro vita spensierata subirà una brusca frenata il giorno in cui, per sbaglio, feriscono un uomo mandandolo in ospedale. Accusati di lesioni, verranno spediti in riformatorio per scontare la pena, un anno o poco più di carcere in cui i sorveglianti li prenderanno di mira. Cominciano torture e abusi che li segneranno per la vita. Diventati adulti non dimenticheranno quei giorni e quelle notti di terrore e la vendetta nei confronti dei loro aguzzini sarà un’ossessione.

sleepers barry levinson

Sleepers e la giustizia fai da te

E’ un cult che crea ancora oggi grande dibattito attorno a sé. Lorenzo Carcaterra conferma la veridicità delle situazioni narrate nel libro affermando d’aver cambiato solo nomi e date e aver aggiunto qualche elemento di finzione. Non sono mai state rinvenute prove e quindi niente di concreto che confermi la sua versione. Il concetto di giustizia in Sleepers è alquanto controverso, perché i giovani una volta diventati adulti scoprono d’aver ancora bisogno di esorcizzare i demoni del passato anche a costo di ordire in tribunale un complotto in cui tutti fanno la loro parte. John e Tommy, diventati criminali di un certo calibro, uccidono una delle guardie carcerarie incontrata dopo anni ed è in quel momento che il dolore ritorna forte come allora. Michael e Shakes (alias Carcaterra), diventati rispettivamente avvocato e giornalista, useranno l’omicidio da loro compiuto per incriminare l’intero riformatorio Wilkinson e far venire fuori gli orrori di quel luogo dai metodi poco ortodossi.

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Tra prima e seconda parte un abisso

Sleepers soffre di un improvviso cambio di ritmo tra prima e seconda parte ovvero tra l’adolescenza e l’età adulta dei protagonisti. La quotidianità dei ragazzi è spensierata, si percepisce quella voglia di divertimento tipica del periodo nonostante la violenza quotidiana e famiglie allo sbaraglio. A onor del vero i giovani attori regalano performance davvero sentite e spontanee, un merito non da poco. Il cambio d’atmosfera non appena arrivati al riformatorio è angosciante, pauroso da star male e qui Kevin Bacon (alias Sean Nokes) ruba la scena a chiunque, una prova attoriale tra le migliori del decennio. Viscido, senza scrupoli, è una guardia carceraria perfetta. La seconda parte, invece, soffre di una direzione attoriale superficiale, di dialoghi verbosi e prolissi e una poca chiarezza d’intenti. Si perde, in sostanza, nella confusione di esplicare al meglio quel concetto di giustizia di cui abbiamo parlato in precedenza.

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Il cast

Del poco equilibrio tra prima e seconda parte ne risente il cast stellare del film. Se ad emergere, nella prima parte, è Kevin Bacon, a risentirne nella seconda sono Brad Pitt, Dustin Hoffman, il nostro Vittorio Gassman e Robert De Niro. E’ un potenziale enorme quello di avere un cast così ricco, peccato che si faccia portavoce di una sceneggiatura appesantita da dialoghi confusionari che rendono il film un mal riuscito dramma giudiziario senza ritmo o tensione alcuna. Sembra quasi di star parlando di due film diversi e in un certo senso è così. Fermo restando ciò, Sleepers continua ad avere la nomea di cult degli anni Novanta per i temi portati alla ribalta e la voglia di riscatto e resa dei conti di quel singolo momento che può cambiare la vita per sempre.

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Sleepers è oggi considerato uno dei migliori film degli anni Novanta. A fronte di questa etichetta bisogna esser sinceri e rivelare quanto dislivello ci sia tra la prima parte del film e la seconda. Continua ad avere il merito, a distanza di anni, d'aver sollevato un polverone necessario sulle condizioni dei riformatori e d'aver trattato di temi importanti quali la giustizia, la perdita dell'innocenza e l'amicizia che risulta essere salvifica in molte situazioni.
Tiziana Panettieri
Tiziana Panettieri
E’ un amore di lunga data quello tra me e il cinema, cominciato con cult come Halloween, IT e L’Esorcista e alimentato negli anni con il meglio dell’horror e del cinema di genere. Ammetto, però, d’aver subìto il fascino del cinema asiatico, mediorientale e sudamericano. Sono onnivora, non mi precludo nulla senza aver prima provato.

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