HomeCuriositàFight Club: 10 cose devi sapere sul cult di David Fincher

Fight Club: 10 cose devi sapere sul cult di David Fincher

Uscito nelle sale statunitensi il 15 ottobre del 1999 ed in quelle italiane il 29 ottobre dello stesso anno, Fight club è uno dei grandi cult contemporanei che hanno fatto la storia del cinema. Il thriller psicologico diretto dal noto regista David Fincher (Seven, Gone Girl) racchiude un forte messaggio di denuncia sociale contro la cultura del consumismo e del capitalismo. Le due note stelle di Hollywood Brad Pitt (La grande scommessa, Sleepers) ed Edward Norton (Birdman) interpretano i due protagonisti maschili, Tyler Durden ed il narratore.

Una pellicola abbastanza complessa e che mantiene salda l’attenzione del pubblico come questa nasconde molte curiosità: andiamo a scoprirne alcune!

Fight Club curiosità

Fight club, pur essendo unico nel proprio genere (o non genere), non è una sceneggiatura originale. Il soggetto è tratto dall’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk; la curiosità sta nella fonte di ispirazione dello scrittore per il romanzo. Se ve lo state chiedendo, no, in realtà non esiste un vero fight club da cui Palahniuk ha preso spunto. Si tratta, invece, di una serie di avvenimenti che hanno portato l’autore a riflettere sul livello di apatia ed egocentrismo di tutti coloro che lo circondavano: un battibecco con dei vicini degenerò in un pestaggio per lo scrittore, il quale, presentandosi la mattina dopo a lavoro pieno di lividi, non ricevette altro che indifferenza da parte dei propri colleghi.

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Nel film dopo gli avvisi di copyright c’è un secondo avviso, lasciato proprio da Tyler; il messaggio incita lo spettatore a cambiare vita, ad abbandonare la noiosa catena di abitudini a cui veniamo condannati, ad uscire dagli schemi.

All’occhio di uno spettatore mediamente attento al film, si nota come Tyler Durden compare per la prima volta nel film nella scena sull’aereo. Effettivamente però il personaggio inizia ad essere presente in maniera quasi subliminale anche in scene antecedenti: in una pubblicità alla televisione, nell’ufficio del narratore, un po’ ovunque, quasi introducendo subconsciamente il personaggio prima di mostrarlo realmente. Ad ogni modo, si tratta di apparizioni fulminee e ad una prima visione della pellicola difficilmente notabili.

In Fight club sono presenti anche degli elementi crossover con altri cult movies. Un chiaro esempio è il numero di Marla Singer: il personaggio nel film dà il proprio numero di telefono al narratore e questo è chiaramente visibile nella scena. Oltre ad aver ricevuto innumerevoli chiamate da parte di curiosi cinefili, questo è anche stato utilizzato dal regista Christopher Nolan in Memento. 555 0134 è anche il numero di telefono di Teddy Gammell.

Pur risultando perfettamente azzeccati, Brad Pitt, Edward Norton e Helena Bonham Carter non erano le prime scelte del regista per interpretare i personaggi di Fight Club. Per il ruolo di Tyler Durden era stato considerato Russel Crowe (il gladiatore, Robin Hood), mentre per il ruolo del narratore Matt Damon (The departed) e Sean Penn (Licorice Pizza, The game) erano le altre due scelte. Più travagliata fu la selezione per il ruolo di Marla Singer: alcune attrici, come Reese Witherspoon e Sarah Michelle Gellar, rifiutarono la parte. Wynona Ryder fu anche considerata, per poi però essere scartata all’ultimo a favore della Carter.

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Nel massimizzare la condanna del consumismo, vengono introdotti in tutte le scene degli elementi che ne rappresentano l’emblema: si tratta delle tazze della Starbucks. In ogni scena in maniera subliminale, se ne vede almeno una: nella mano dei colleghi del narratore, buttata per terra, è sempre presente. Altro punto fulcro della cultura consumistica è l’Ikea: all’inizio del film il narratore è pervaso da quel desiderio continuo di avere tutte quelle piccole cose, fondamentalmente inutili e irrilevanti, presenti sul catalogo della multinazionale svedese.

fight club

L’interpretazione del narratore e di Tyler Durden ha richiesto una precisa e particolare preparazione per gli attori: i due hanno frequentato corsi di lotta ed hanno imparato a fabbricare il sapone. Inoltre, Brad Pitt si fece anche appositamente scheggiare un dente dal dentista per rendere il risultato del pugno del narratore a Durden più veritiero. Nel processo di immedesimazione nei personaggi e durante le riprese, i due attori divennero anche grandi amici.

Nella scena del pugno dato dal narratore che da inizio al Fight Club, è visibile chiaramente l’espressione sorpresa di Durden. Ad essere sorpreso non fu solo il personaggio nel film, ma anche lo stesso Brad: non era previsto che Edward Norton realmente lo colpisse. Si è trattato di un cambio dell’ultimo minuto fatto dal regista e non comunicato a Brad Pitt, così da a vere una reazione perfettamente spontanea.

Riguardo agli effetti speciali, questi sono stati utilizzati per dar vita al fisico molto prominente di Bob: per fare ciò è stato utilizzato un sacco di mangime per uccelli di quasi 50 chili!

fight club

Concludiamo con un’analisi dell’accoglienza da parte del pubblico e della critica per Fight Club. Pur trattandosi di una pellicola con tematiche forti e molto rilevanti al giorno d’oggi, non ottenne grandi riconoscimenti: venne candidato agli Academy Awards solo per il miglior montaggio sonoro, senza neanche vincere la statuetta. Una delle maggiori critiche mosse al film riguarda l’eccessiva violenza. Ottenne in un secondo momento maggiore risonanza grazie al mercato home video.

Roby Antonacci
Roby Antonacci
Giornalista per Vanity Fair, collaboratrice per Moviemag, scrivo da sempre di cinema con un occhio attento a quello d'autore, una forte passione per l'horror e il noir, senza disdegnare i blockbuster che meritano attenzione.

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