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Era ora, la recensione del film Netflix

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E’ su Netflix dal 16 marzo scorso, Era ora il film con Edoardo Leo, remake del film australiano Come se non ci fosse un domani. La pellicola è una coproduzione BIM, Palomar e Vision Distribution, ed è scritta (con Renato Sannio) e diretta da Alessandro Aronadio. La Vision cura anche la distribuzione insieme a Netflix. Era ora sta andando molto bene nella piattaforma, ed è primo nella classifica dei film non in lingua inglese più visti al mondo.

Era ora
Barbara Ronchi ed Edoardo Leo in un frame del film

Era ora: il cast

Nel film, ad interpretare il protagonista Dante vi è uno dei più attivi e simpatici protagonisti del nostro cinema, Edoardo Leo. Conosciuto soprattutto per la saga di Smetto quando voglio, Leo interpreta Dante, un uomo impegnatissimo sul lavoro, che vede la propria vita cambiare alla soglia dei 40 anni. Barbara Ronchi è Alice, la moglie di Dante, ed è conosciuta per essere apparsa in altre pellicole come Mondocane (2021), Fai bei sogni (2016) e Cosa sarà (2020). A completare il cast ci sono Francesca Cavallin (Francesca), Massimo Wertmuller (Marcello), Mario Sgueglia (Valerio), Raz Degan (Omar) e Andrea Purgatori (Terapeuta).

Edoardo Leo
Edoardo Leo e Barbara Ronchi in un frame del film

Era ora: trama e recensione

Dante è un uomo dal modus vivendi sovraccarico di impegni lavorativi. Il suo rapporto con la fidanzata Alice va a gonfie vele, mentre gestisce il suo tempo in maniera davvero disastrosa. La sua vita scorre veloce e anche i suoi perenni ritardi, ma qualcosa di inaspettato cambierà per sempre la sua esistenza.

Il protagonista della pellicola ha un solo grande problema, e non di poco conto: il tempo. Dopo aver baciato un’altra donna al posto della propria fidanzata, Dante entra in un nuovo vortice di eventi nella sua vita . Ma è sempre il tempo a correre, a determinare scelte e decisioni che il più delle volte non possono essere rimandate. Il battito dell’orologio che scorre e ferma il tempo durante il suo quarantesimo compleanno, scandisce un nuovo scenario davanti a Dante. Ci si ferma in un nuovo giorno, così diverso e frammentato.

E’ l’anno 2011 che genera il panico nell’uomo, ma è proprio quì che comincia questa nuova bizzarra versione di Ricomincio da capo. Se il film con Bill Murray faceva ripetere al suo interprete la stessa giornata all’infinito, Era ora va avanti nel tempo ma il meccanismo è simile.

Massimo Wertmuller
Edoardo Leo e Massimo Wertmuller in un frame del film

Una commedia dolceamara che parte da un compleanno

Il film di Alessandro Aronadio si rifà in maniera particolare qauesto remake, Come se non ci fosse un domani. In questa commedia dolceamara, si parte da un ritardo ad una festa di compleanno. Un incipit già scoppiettante, dà il via ad un’importante storia d’amore. E’ proprio il compleanno di Dante a segnare la vera svolta.

Durante la festa, Dante si sveglia un anno dopo e vede alcuni particolari del suo futuro. Passano gli anni in ogni giorno della sua vita, e nella sua testa ha un’idea di una cosa. Potrebbe essere un lavoratore talmente perfetto che però si dimentica della sua famiglia, e il suo rapporto con suo padre si riflette sul suo futuro genitoriale. L’idea di base è una metafora interessante nella vita di un uomo, che finisce per trascurare i suoi cari nel pensiero del suo lavoro.

Il tempo che passa, è alla base di tutto. Nessuno può rinunciare ai propri affetti, ma spesso inconsapevolmente si finisce per farlo, ed è questo il tema del film. Il film è divertente e leggero, anche per la presenza del caratterista Mario Sgueglia. Quello che si rivive, è un qualcosa che si rimanda al fantastico, e la commedia è drammatica in un miscuglio fantasy. La coppia di Dante e Alice si ritrova in difficoltà nel corso dell’evolversi della storia. La percezione del tempo è permanente all’interno dei suoi personaggi.

Edoardo Leo in Era ora
Edoardo Leo in un frame del film

Il tempo scorre continuamente in Era ora

Uno vive la vita sempre in corsa e l’altra ha tutto il tempo per vivere. Il tempo appare fisiologico e si confonde con il lavoro quotidiano e in  una certa misura con lo stress perenne che vive Dante. Ogni volta che si riaddormenta passa un anno, e cambia anche il suo look. Davanti ad uno specchio, si ritrova con i baffi e la seccatura del passaggio di un altro anno riprende puntuale daccapo.

Anche nella terapia di entrambi, si cerca un nuovo modo di comunicare, come la scultura di coppia, e lì tono surreale si fa sempre più forte, coadiuvato dal terapeuta di Purgatori, che sceglie di recitare ancora una volta per Aronadio. Ci sono due giorni all’anno in cui non si può fare niente, uno si chiama ieri e l’altro si chiama domani, è un proverbio tibetano del Dalai Lama che subentra nel corso della pellicola, con il cameo di Raz Degan.

Leo e Ronchi in Era ora
Edoardo Leo e Barbara Ronchi in un frame del film

La pellicola poteva avere lo stesso successo al cinema?

La riflessione, ma soprattutto la domanda da farsi è questa: un film del genere sarebbe stato visto in sala o no? Su Netflix sta andando abbastanza bene, non a caso è nella top ten della piattaforma al primo posto. Per lo streaming va alla grande, ma ci si pone delle domande . E’ doverosa la riflessione sul potere del network che riesce a catalizzare l’attenzione del pubblico anche su prodotti commerciali che magari al cinema potevano andare discretamente, ma non necessariamente fare boom, di presenze si intende.

Barbara Ronchi e Edoardo Leo in un frame del film

Quindi quest’ eccessiva accessibilità di un prodotto come questo, riesce a generare curiosità da parte del pubblico (da casa) e ancora una volta contribuisce a creare un divario fra la seggiola della sala e il divanetto, di casa. E’ pur sempre una commedia dal consumo facile, seppur con le sue geniali intuizioni. Nel suo continuo transitare temporale, Era ora va ad ascrivere la spazialità di tutto.

Qualcuno ha detto che sembra un film non italiano, ma in realtà Era ora è più italiano di tanti prodotti che cercano il premio nei festival di nicchia facendo sfoggio di mossette autoriali. Era ora non appartiene a questa categoria, e per carità, potrà anche essere un gap, ma appunto, ed era ora, va benissimo così.

Trailer

PANORAMICA

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Era ora è una commedia dolceamara diretta da Alessandro Aronadio, remake di una pellicola australiana. Con un buon spunto di partenza nel soggetto, la pellicola pone ancora una volta l'interrogativo sul diverso destino che separa un film Netflix dalla sala cinematografica.
Francesco Maggiore
Francesco Maggiore
Cinefilo, sognatore e al tempo stesso pragmatico, ironico e poliedrico verso la settima arte, ma non debordante. Insofferente, ma comunque attento e resistente alla serialità imperante, e avulso dai filtri dall'allineamento critico generale. Il cinema arthouse è la mia religione, ma non la mia prigione.

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