Stephen King torna al cinema con uno dei suoi romanzi più ambiziosi. The Stand, il capolavoro post-apocalittico pubblicato per la prima volta nel 1978, sarà adattato per il grande schermo con la regia di Doug Liman. Il film sarà prodotto da Paramount Pictures insieme a Tyler Thompson di Cross Creek Pictures.
Il progetto è ancora nelle fasi iniziali. Al momento non esiste una sceneggiatura definitiva, ma la volontà dello studio è chiara, portare sul grande schermo uno dei racconti più epici e complessi di Stephen King.
Con le sue 1.153 pagine nell’edizione integrale del 1990, The Stand è un’opera monumentale che richiederà un intenso lavoro di sintesi e adattamento. Nonostante le difficoltà logistiche, Paramount ha dichiarato il progetto una priorità e intende procedere con decisione.
Doug Liman – The Stand e la sua storia
La storia, ambientata in un mondo decimato da una pandemia, mette in scena una lotta titanica tra il Bene e il Male. Si tratta di una narrazione corale, densa di personaggi, simbolismi religiosi e riflessioni esistenziali, che ha finora resistito a un’efficace trasposizione cinematografica.
The Stand è stato adattato due volte per la televisione: una miniserie nel 1994 e una nuova versione nel 2020 per Paramount+, con protagonisti James Marsden, Odessa Young, Alexander Skarsgård e Whoopi Goldberg.
Diversi registi — tra cui Ben Affleck, Scott Cooper, David Yates e Josh Boone — hanno provato a trasformare il romanzo in film, senza però riuscire a portarlo a compimento. Ora è la volta di Doug Liman, regista noto per il suo approccio dinamico e visivo all’azione (Edge of Tomorrow, Locked Down), che collaborerà per la prima volta con Paramount proprio su questo ambizioso adattamento.
Liman ha già lavorato con il produttore Tyler Thompson nel 2017 su American Made, con Tom Cruise, e ha recentemente diretto progetti per Apple TV+ (The Instigators) e Amazon Prime Video (Road House). La sua esperienza con la fantascienza, il ritmo serrato e i mondi complessi potrebbe rivelarsi decisiva per dare finalmente una forma cinematografica convincente a The Stand.