Celebrity: ciò che tutti vogliono, cui tutti aspirano. In una nuova serie thriller made in Korea la celebrità diventa un’arma decisamente a doppio taglio.
Su Netflix è uscita a fine giugno. Parla di una tematica attuale come il desiderio di emergere utilizzando i social network, diventando un influencer: un desiderio condiviso universalmente, da est a ovest, da nord a sud.
Qui siamo in Corea del Sud, un Paese in cui è forte il classismo e martellante la spinta ad appropriarsi di qualsiasi status symbol: tutto ciò comporta la rincorsa ai beni di lusso.
Si stima che qui siano proprio i brand di lusso a spopolare: secondo una ricerca di CNBC, questi registrano una crescita del 24%, pari a 16,8 miliardi di dollari.
In altre parole, i sudcoreani risultano essere i principali consumatori di prodotti di lusso su scala mondiale, e nutrono un vero e proprio debole per marchi blasonati come Dior, Chanel, Gucci, Louis Vuitton.
Da queste premesse, reali e comprovate da dati statistici, si può constatare quanto l’ossessione per i marchi e la ricchezza raccontata in Celebrity sia tutto fuorché un’esagerazione. Possedere beni di lusso e venire idolatrati sui social media sembra essere il sommo desiderio di ogni sudcoreano che si rispetti.
Celebrity, la trama
Come la protagonista Seo A-ri, che da ragazzina è stata cresciuta dalla madre come una principessina ma che in realtà una principessa non è. Tutt’altro: è una venditrice di prodotti di bellezza porta a porta che viene da una famiglia umile e vive in una casa modesta.
Eppure aver finto di essere ciò che non è davvero, unito all’incontro con una vecchia amica di infanzia, le permetterà di iniziare la sua scalata social verso il successo e il potere. Una scalata che sarà minata di pericoli, imprevisti e colpi di scena.
A-ri dovrà guardarsi le spalle da tutte e tutti: anche dalle persone che le sono più vicine. Perché l’invidia altrui gioca brutti scherzi.
A fare da struttura portante è la diretta video sui social di A-ri, che promette al proprio pubblico assetato di sangue e di gossip di svelare tutti i retroscena che ci sono dietro un, una influencer.
Ogni episodio è contrassegnato da un hashtag che preannuncia ciò di cui si parlerà, cui segue un flashback che racconta parzialmente quello che è successo fino a quel momento.
L’invidia sociale
La protagonista lo chiarisce benissimo all’inizio del primo episodio: ad avvicinarla al mondo dei social è un misto di curiosità, disprezzo e invidia sociale.
Sì, perché le bamboline dalla pelle di porcellana spianata dai filtri che appaiono su Instagram parlano in modo stupido di argomenti stupidi, ma in un certo senso lo affascinano. E le creano una fame inestinguibile: non riesce a smettere di guardare ciò che pubblicano.
Le guarderà, le studierà e, infine, riuscirà a replicarle con un successo inaspettato finendo per oscurarne la fama. Si può affermare che l’invidia sociale sia il motore dell’intera trama e delle azioni che i personaggi compiono.
Un’altra costante è la menzogna: non solo la bugia nella quale vive la protagoniste ma le molte bugie che raccontano e si raccontano gli altri personaggi.
Il lato oscuro degli influencer
La serie restituisce un’immagine impietosa del mondo dei social media influencer: un mondo in cui si comprano follower, si recitano ruoli di assoluta finzione a favore di fotocamera e si sarebbe disposti a compiere qualsiasi azione per potersi permettere una borsa molto costosa e molto fotogenica grazie alla quale racimolare seguaci.
A far cadere il velo di Maya della realtà apparentemente dorata degli influencer è la stessa protagonista, che deciderà di usare il proprio potere per smascherare quello altrui.
Nella serie si affronta anche un tema piuttosto delicato nell’era della falsificazione digitale: la questione del deep fake. Per chi non lo sapesse, consiste in una tecnologia che consente di trasfigurare un volto dandogli i connotati del viso di un’altra persona, in modo da poter fingere in modo del tutto credibile di essere lui, o lei.
Spoiler: in Celebrity avviene un caso di deep fake da manuale. E sarà solo l’ennesimo inganno in grado di ribaltare le carte in tavola, alla fine della storia.
Brutti anatroccoli e impostori
In questa serie la classica storia del brutto anatroccolo che diventa cigno si arricchisce di cinismo e ha per protagonista una delle “impostore” più astute in cui vi siate mai imbattuti su Netflix dai tempi di Inventing Anna.
Un personaggio che, come abbiamo detto, è mosso dall’invidia sociale, sì, ma da un’estrema intelligenza e ambizione che poi si tingeranno di vendetta.
La vendetta, ingrediente essenziale delle storie cinematografiche coreane, è qui magnificamente rappresentata. E viene servita decisamente fredda.
Celebrity, il cast
In questa serie corale, a spiccare con decisione sono i personaggi femminili. Seo A-ri, interpretata dalla deliziosa Park Gyu-young, è una vecchia conoscenza dei K-drama di Netflix: ha recitato anche in Romance is a Bonus Book, It’s Okay to Not Be Okay e Sweet Home.
Attorno a lei gravitano molte comprimarie importanti: tutto ha inizio con Oh Min Hye (Jun Hyosung), l’amica dei tempi della scuola che garantisce ad A-ri l’accesso al mondo dorato della celebrità.
Min Hye appartiene alla Gabin Society, una sorta di confraternita di donne belle e influenti che fanno mostra di sé sui social media: tra le “associate” incontriamo Jin Chae-Hee (Han Jae-In), la procace Angela (Han Eu-Ddeum), Ji-na (Kim Si-hyun) e Han Yu-Rang (Jung Yoo-min). Tutte sposate con uomini benestanti, dotate di carte di credito con platfond illimitati e di una malcelata perfidia.
Una, però, è diversa dalle altre, ed è una donna che stringerà un legame speciale con A-ri: si tratta di Yoon Si-Hyeon (Lee Chung-Ah), influencer del mondo reale priva di qualsiasi account social. L’unico personaggio femminile in possesso di un potere reale e non di facciata.
Ma veniamo agli uomini. Il co-protagonista maschile di Celebrity è un influencer nella vita reale: si tratta dell’attore batterista Kang Min Hyuk, che veste i panni di Han Joon Kyung, CEO dell’azienda di cosmetica Han Cosmetics. Su Instagram, Kang può vantare la bellezza di 4,2 milioni di follower.
Non manca un cattivo da manuale: alludiamo a Lee Dong Gun, nei panni di Jin Tae Jeon, avvocato senza scrupoli della Taekang.
Ultimo, ma non meno importante, l’utente-fan di Seo A-ri che, fino all’ultimo momento, continuerà a celare il proprio volto dietro l’anonimato: bbbfamous. Utente che avrà un ruolo fondamentale nello svolgimento degli eventi.
Punti forti e punti deboli
Nella trama di questa serie, come da tradizione sud-coreana, non mancano mai i colpi di scena. E lo svolgimento della storia risulta meno prevedibile di quanto ci si potrebbe immaginare.
Ce n’è per tutti i gusti: il thriller, il poliziesco, la romantica storia d’amore, l’attrazione quasi saffica tra due personaggi della serie, solo suggerita da gesti e sguardi.
Seppure in maniera esagerata e a volte un po’ stereotipizzata, Celebrity parla di tematiche di grande attualità soprattutto se calate nel contesto in cui si svolge la storia.
La sceneggiatura è curata e i personaggi, sebbene siano numerosi, sono tratteggiati abbastanza bene: ne conosciamo le reali situazioni familiari, i background e le motivazioni personali.
Nei momenti clou, però, all’improvviso sembra di assistere ad alcune scene di Beautiful: lunghe pause nei dialoghi, commenti musicali preponderanti e una recitazione altisonante. Tuttavia, a differenza delle serie americane, tanta esagerazione da telenovela non stona.
Celebrity: uno spunto di realtà
In Corea del Sud c’è una fitta presenza di influencer sui social media: spesso sono cantanti o attori di K-drama. Poi ci sono influencer beauty e lifestyle, personaggi televisivi, modelli e modelle. Tra queste, una celebrity che ricorda molto A-ri: Irene Kim, meglio conosciuta come @ireneisgood.
Alta, magra, lo stesso caschetto, lo stesso trucco vedo-non-vedo, lo stesso sfoggio finto-casuale di abiti e accessori di alta moda: ecco a voi quella che, con tutta probabilità, è stata una grande fonte di ispirazione per gli autori della serie.
Eppure, per conquistare 2,9 milioni di follower su Instagram come Irene, non basta avere le succitate caratteristiche: serve molto di più, come spiega bene A-ri nel corso della serie.
Volete ancora diventare delle celebrità? Accendete il televisore e collegatevi su Netflix: non siamo certi che continuerete a coltivare un simile desiderio, una volta terminata la visione.