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Vatican Girl, il caso Emanuela Orlandi diventa internazionale

Vatican Girl è senza dubbio la docu-serie più di impatto che Netflix abbia messo in circolazione, soprattutto considerando che ultimamente il documentario ha assunto di nuovo una dimensione autorevole in fatto di seguito e views.

Talvolta è un prodotto che si sottovaluta, un po’ per noia e un po’ per pigrizia. In realtà, costituisce un elemento artistico in grado veramente di incidere sulle coscienze e mantenere un impianto non solo intrattenente, bensì anche divulgativo.

Questo è proprio il caso di Vatican Girl, la docu-serie incentrata sulla scomparsa di Emanuela Orlandi che anche il Vaticano aveva paura di visionare: i fantasmi che girano intorno a questa storia sono davvero molteplici.

La serie ha fatto subito capire di avere una portata contenutistica diversa dal solito: innanzitutto, la comparsa in settimana di manifesti annuncianti la scomparsa della Orlandi come si si fosse ancora rimasti al 1983 è stata una sorpresa per gli abitanti di Roma. Non si è quindi davanti a The Young Pope, o un altro contenuto romanzato di Crime Drama: Vatican girl è un’inchiesta vera e propria.

vatican girl

Il caso è diventato internazionale in quanto, all’inizio, si assiste alla lettura della notizia della scomparsa in telegiornali stranieri (a conferma del fatto che il caso in questione ha una portata di rilievo anche oltreconfine).

Vengono poi passate a setaccio le dichiarazioni della famiglia, principale attore in gioco che ha cercato per quasi quarant’anni di giungere ad una verità (dolce o amara che sia).

Il caso di Emanuela Orlandi viene poi raccontato attraverso gli occhi e le parole di giornalisti italiani, su tutti Andrea Purgatori. Lo stesso fa percepire quanto la situazione fosse insolita: la stranezza era data dal fatto che Emanuela era una cittadina vaticana (non italiana come tutti tendono a pensare, mossi da un intento semplificativo).

La scomparsa di una giovane ragazza in un contesto del genere (sebbene lei si trovasse al di fuori delle mura vaticane) ha incuriosito tutto il mondo, dato che gli interessi in gioco erano tanti. Quindi che sia legato ai contenuti o alla forma di distribuzione della docu-serie stessa, Vatican Girl conferma l’avvenuto raggiungimento di una dimensione globale.

Federico Favale
Federico Favale
Anche da piccolo non andavo mai a letto presto. Troppi film a tenermi sveglio. Più guardavo più dicevo a me stesso: "ok, la vita non è un film ma se non guardassi film non capirei nulla della vita".

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