Svelati i titoli italiani in gara alla Mostra del Cinema di Venezia 2024. Queer di Luca Guadagnino, Campo di battaglia di Gianni Amelio, Vermiglio di Maura Delpero, Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza e Diva futura di Giulia Louise Steigerwalt: i fantastici 5 in concorso per il Leone d’oro.
Tra i più attesi di Venezia 81 c’è Queer di Luca Guadagnino. Tratto dal romanzo di William S. Burroughs e girato interamente a Cinecittà, è una storia ambienta nella Città del Messico degli anni ’50, dove un quarantenne americano, interpretato da Daniel Craig si avvicina a un giovane studente. Una produzione Fremantle prodotto da The Apartment e Frenesy, film company del regista.
C’è poi Campo di Battaglia di Gianni Amelio, con Alessandro Borghi e Gabriel Montesi. Due medici militari e amici di infanzia, che si ritrovano su fronti ideologici opposti sulla guerra. Una storia ambientata nell’ultimo anno del primo conflitto mondiale. Prodotta da Kavac Film, Ibc Movie, One Art con Rai Cinema.
La grande sorpresa della Mostra del Cinema di Venezia
E’ Vermiglio, secondo film di Maura Delpero, con Tommaso Ragno e un cast di attori non professionisti. Ambientato nell’omonimo paesino della Val di Sole in Trentino, segue la vita di una famiglia in un paesino delle Dolomiti durante l’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale. L’arrivo di un soldato rifugiato rompe gli equilibri e la serenità della famiglia. Una produzione Cinedora con Rai Cinema e partner francesi e belgi.
Altro protagonista dell’81esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Il racconto ispirato alla latitanza di Matteo Messina Denaro, il boss mafioso morto 8 mesi dopo la cattura, interpretato da Elio Germano con Toni Servillo, il fianccheggiatore che si presta a tradirlo. Una coproduzione Italia-Francia, Indigo Film con Rai Cinema.
Ultima dei cinque registi, Giulia Loiuse Steigerwalt con Diva Futura, la storia dell’omonima agenzia di pornostar che negli anni ’80 portò in Italia il cinema pornografico. Fondata da Riccardo Schicchi, interpretato da Pietro Castellitto con Barbara Ronchi, Denise Capezza. Una produzione Groenlandia e PiperFilm con Rai Cinema.
L’eterogeneità del nuovo cinema italiano
Una rassegna, come sottolineato da Alberto Barbera, direttore artistico del Festival, mette in luce la varietà di generi, stili e minutaggi che stanno scrivendo il presente del nuovo cinema italiano. Da Iddu, uno spaccato di mafia siciliana, all’animazione con Lo stupore del mondo, la storia di Federico II. Passando per le serie con M fino a Vermiglio e la Seconda Guerra Mondiale.
Una selezione, quella italiana, che supera quota 12 film, considerando i Fuori Concorso, sezione quest’anno affidata a Tim Burton. L’orto americano di Pupi Avati, Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini, Se posso permettermi – Capitolo II di Marco Bellocchio e Allégorie citadine di Alice Rohrwacher e JR. E dalla sezione Orizzonti aperta da Nonostante di Valerio Mastandrea, Lo stupore del mondo di Alessandro Rak, Familia di Francesco Costabile, Diciannove di Giovanni Tortorici. E ancora Orizzonti Extra con Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman e Bestiari, erbari, lapidari di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
Variegata, fresca e internazionale: la selezione completa dei titoli italiani porta in alto la bandiera tricolore alla Mostra del Cinema di Venezia 2024, dal 28 agosto al 7 settembre al Lido.