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The Ice Tower sbarca in Nord America

The Ice Tower, la fiaba dark di Lucile Hadžihalilović, ha venduto i suoi diritti nordamericani alla Yellow Veil Pictures dopo la sua acclamata première mondiale in concorso al Festival di Berlino. Gli altri lungometraggi della regista francese sono Evolution (2015) e Earwig (2021), entrambi presentati in anteprima mondiale al San Sebastian International Film Festival.

L’accordo è stato negoziato da Hugues Barbier, Justin Timms e Joe Yanick per Yellow Veil Pictures. Yanick, co-fondatore dell’azienda di vendita di film, ha affermato che per lui The Ice Tower ha consolidato il posto di Lucile Hadžihalilović tra i più affascinanti autori di fiabe odierni. Ha aggiunto che Yellow Veil ammira da tempo il lavoro di Lucile e non potrebbe essere più orgogliosa di portare The Ice Tower al pubblico nordamericano poiché è un film per i veri amanti del cinema.

The Ice Tower

The Ice Tower: la trama

Ambientato negli anni ’70, il film segue la fuga di Jeanne (Clara Pacini), sedicenne che dopo aver subito un grosso trauma fugge in cerca di libertà. Ella trova rifugio nel retro di uno studio cinematografico dove si sta girando il film sulla regina delle nevi (suo personaggio delle fiabe preferito da bambina) con l’enigmatica Cristina interpretata da Marion Cotillard (Inception). Jeanne cade immediatamente sotto l’incantesimo della bella e tormentata star. A poco a poco l’adolescente inizia a svolgere un ruolo sempre più importante nelle riprese. Mentre la sua ossessione per il regno della regina delle nevi cresce, film e realtà si fondono in un gioco magico e labirintico. Ma c’è un prezzo da pagare. Jeanne ama abbastanza la regina delle nevi da fare il sacrificio che lei esige?

Libera trasposizione della favola di Hans Christian Andersen “La regina delle nevi”, il quarto lungometraggio di Hadžihalilović segna la sua seconda collaborazione con Cotillard dopo Innocence del 2004. Vede inoltre la partecipazione anche di August Diehl, Marine Gesbert e di un cameo del regista Gaspar Noé.

Sveva Serra
Sveva Serra
Classe 2004, metà napoletana e metà romana, credo nel potere delle parole e dell'onestà. Il cinema mi insegna sempre qualcosa e io non voglio far altro che imparare.