HomeRecensioni Serie TVThe Crown: è arrivata la fine

The Crown: è arrivata la fine

-

Fine della corsa per The Crown. Dal 14 dicembre Netflix ha reso disponibili gli ultimi sei episodi della serie sulla famiglia reale del Regno Unito. A vestire i panni della Regina Elisabetta II è ancora Imelda Staunton(ma tornano per il finale anche Claire Foy e Olivia Colman). Confermati nel cast anche Jonathan Pryce, Lesley Manville, Dominic West. Tra i personaggi introdotti in questa ultima stagione I più rilevanti sono sicuramente Tony Blair, William, Henry e Kate Middleton. Questa seconda parte della sesta stagione arriva a quasi un mese di distanza dai primi quattro episodi, rilasciati da Netflix a novembre.

The Crown: la trama dell’ultima stagione

La prima parte dell’ultima stagione di The Crown si era concentrata principalmente su Lady D. in questa seconda parte l’accento torna sui reali. Si narrano gli effetti della morte di Diana sulla popolarità della Corona e l’ascesa e declino di Blair. Questi sono i fatti esteriori, il mondo fuori dal palazzo. La narrazione interna si concentra sull’incontro tra William e Kate, sui lutti della regina, sul matrimonio tra Charles e Camilla. La regina si trova anche alle prese con due eventi molto importanti, quasi agli antipodi, ma legati. Da una parte ci sono le celebrazioni per i 50 anni del suo regno, dall’altra l’organizzazione del proprio funerale. In quest’ultima stagione di The Crown, Elisabetta si scopre nostalgica, ripensa alla sua infanzia e ai suoi primi passi da regina. L’ultimo episodio si svolge durante le celebrazioni del matrimonio tra Charles e Camilla Parker-Bowles.

The Crown: recensione dell’ultimo atto

Se si dovesse tracciare un bilancio complessivo delle sei stagioni di The Crown, il quadro sarebbe molto positivo. Fin dall’inizio la serie è riuscita a convincere sia il pubblico che la critica. Le interpretazioni, la messa in scena, la scenografia tutti elementi che ne hanno corroborato il successo. Soffermandosi sull’ultima stagione, invece, il giudizio è leggermente diverso. Fermo restando alcuni punti di pregio assoluto, qualcosa non ha funzionato. Il vero problema di questa stagione di The Crown è nelle nuove leve e nella loro storia. Le vicende di William e Kate non riescono ad appassionare e a convincere del tutto. In parte, per una prestazione non proprio positiva dell’interprete di William, il pressoché sconosciuto Ed McVey. Anche il tentativo di rendere la storia dei due più interessante di quanto sia realmente non riesce a centrare il bersaglio.

Ciononostante, non mancano in questa ultima stagione di The Crown degli elementi rimarchevoli. Imelda Staunton regala un’altra grandissima interpretazione. La regina che si affatica, che soffre in silenzio le perdite della madre e della sorella, che si lascia andare ai ricordi. Tutto questo viene espresso con la compostezza propria di una famiglia reale. Ma al tempo stesso con la capacità di trasferire l’emotività allo spettatore. Funziona anche l’idea di chiudere il cerchio di The Crown con tutte e tre le interpreti della regina assieme. Anche la narrazione del mondo fuori dal palazzo torna ad avere una centralità. Blair viene raccontato nella sua ascesa e nel suo declino. In questo senso torna centrale il rapporto tra Elisabetta e il suo Primo Ministro. L’ultimo episodio è una degna conclusione per ciò che sono state queste sei stagioni della serie. Tiene, infatti, assieme tutte le dimensioni della storia di The Crown.

Il grande romanzo familiare

The Crown in questi anni ha riscosso un grande successo. Si tratta di una delle serie su cui Netflix ha puntato di più e la scelta si è rivelata più che giusta. Attraverso il grande romanzo familiare dei Windsor, Peter Morgan ha raccontato le evoluzioni del paese e in generale del mondo. Elisabetta è stata fino alla fine della sua vita una protagonista importante. È soprattutto attraverso lei che si raccontano i grandi eventi, ma anche le questioni private di Buckingham Palace. La grande capacità di The Crown è stata quella di rendere questa storia credibile con le sue interpreti. Non è riduttivo affermare che sono le tre interpreti di Elisabetta il perno vero della storia. Staunton, Colman, Foy hanno saputo mettere in scena la regina. Senza di loro non sarebbe stata la stessa serie, non avrebbe funzionato così bene.

Certo, The Crown ha funzionato in generale per l’accuratezza nelle scelte del cast. La serie per molti si è rivelata anche un trampolino di lancio importante. Così è stato per Josh O’Connor e per Claire Foy, quantomeno. Le vicende della Royal Family si prestano bene alla narrazione. La difficoltà stava nel creare una storia in grado di distinguersi dalle altre. Peter Morgan, lo showrunner, aveva già trattato la materia, seppur non in modo così ampio. Si può sostenere che The Crown rientri nella grande categoria della filmografia sui reali. Allo stesso tempo rientra nella nuova dimensione della serialità britannica che in questi ultimi anni ha regalato altri successi come Downton Abbey. In qualche modo, con questa serie Netflix sembrava volere anche fissare degli standard qualitativi che non sempre però è riuscita a rispettare. Si chiude così la parabola reale, la storia (forse) è finita.

PANORAMICA

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

L'ultima di The Crown si rivela più debole delle altre. Non convincono William e Kate e la loro storia. Grande interpretazione, come sempre, di Imelda Staunton.

ULTIMI ARTICOLI

L'ultima di The Crown si rivela più debole delle altre. Non convincono William e Kate e la loro storia. Grande interpretazione, come sempre, di Imelda Staunton.The Crown: è arrivata la fine