Continua la trasposizione animata di Invincible, serie di fumetti supereroistici pubblicata dal 2003 al 2018. Il grande successo cartaceo maturato negli anni si sta ripetendo anche su Amazon Prime Video. Del resto, la storia poco convenzionale ideata da Robert Kirkman, noto ai più per The Waking Dead, ha pian piano appassionato milioni di lettori in tutto il mondo, e con il suo mix di violenza, squartamenti e drammi adolescenziali, Invincible è riuscita a catturare anche chi non si era mai avvicinato alla nona arte (fumetto).
Entrambe le stagioni della serie (ancora in corso) sono disponibili in streaming, e contano un ricco cast di doppiaggio come Steven Yeun, Sandra Oh e J. K. Simmons.
Invincible: trama
Dopo le orribili gesta compiute dal padre Omini-Man, l’universo del neo diplomato Mark Greyson (Invincible) è crollato in pezzi. Sua madre è distrutta, il mondo è devastato dalle gesta sanguinose messe in atto dal suo più grande eroe, e anche la suo vita sentimentale sta sempre più prendendo una direzione sbagliata. Il giovane Mark dovrà nuovamente farsi carico di responsabilità troppo grandi, mettendo ancora una volta alla prova non solo le sue abilità di supereroe ma soprattutto di uomo.
Nuove responsabilità nella vita di Invincible
Dopo tre anni dalla prima stagione è finalmente tornato Invincible. Serie animate come What…if? e l’ultimissima X-Men 97 hanno tenuto alto l’onore di questa tecnica e del genere degli eroi in calzamaglia, ma la mancanza di un prodotto pensato ad un pubblico adulto e di matrice diversa dal classico universo Marvel si sentiva eccome. Invincible 2 riprende da dove tutto era finito, da un Mark divorato dalla rabbia, dalla delusione e da un Omi-Man che si è autoesiliato dopo aver quasi ucciso il figlio e svelato i suoi veri scopi sul pianeta Terra.
Da questi eventi si formano le basi sulle quali poggia il racconto di queste nuove otto puntate di Invincible. Prime esperienze sessuali, difficoltà nel vivere con la propria metà e rapporti familiari nuovi e passati dettano il passo di quella che è una seconda stagione sicuramente più profonda e matura rispetto alla precedente. L’opera segue bene lo scorrere tracciato da Kirkman, che in questa parte centrale della prima metà della storia decise di parlare in maniera più aperta ai propri lettori teenager.
Mettere da una parte tutto il lato più infantile, scurrile e action dell’opera sarebbe stato però un gravissimo errore, un errore che fortunatamente non è stato fatto. Lo splatter imperversa in quasi ogni puntata, si susseguono diversi villain minori a minacciare la Terra ed i suoi abitanti. Cattivi che Mark e compagni fronteggiano sputando sangue dalla bocca. Da queste righe il nome di Mark e risuonato molto spesso e questo pone all’attenzione il primo difetto di questa seconda stagione: fatta eccezione per Mark, la serie ha completamente messo da parte l’approfondimento e l’evoluzione di tutti gli altri personaggi. Eve è quasi scomparsa dai radar e lo stesso vale per tutti gli altri membri dei Guardiani dell’Universo.
Animazione
Senza troppi fronzoli, con una semplicità diretta ma efficace, l’animazione bidimensionale di Invincible va a pari passo con lo stile grafico delle pagine disegnate da Ryan Ottley. L’animazione animata, in particolare quella di tipo seriale-televisivo, nonostante il suo aspetto un poco “classico” riesce sempre a risultare al passo coi tempi. Le prime immagini rilasciate prima dell’uscita lasciano sempre qualche dubbio sul mancato utilizzo della tridimensionalità, ma quando poi si vede il prodotto fatto e finito si finisce quasi sempre per ricredersi.
Del resto, per prodotti dinamici come quelli supereroistici l’animazione classica permette maggior libertà, ed evita strafalcioni al limite del grottesco o risultati buoni oggi, ma che risulterebbero poco credibili e fuori tempo già dopo pochi cambi di calendario.
In conclusione
Invincible prosegue la sua camminata trionfante e conclude la sua seconda stagione in maniere più che positiva, lasciando allo spettatore una grande voglia di vedere il seguito. In questi otto episodi un pò meno azione e qualche riflessione in più, peccato per aver lasciato indietro qualche personaggio secondario. Tutto ruota ora attorno a Mark, combattuto tra l’essere un supereroe e un semplice vent’enne. Due cose che purtroppo per lui sembra non possano conciliare tra loro.
Sotto non pochi aspetti questa trasposizione animata è meglio della sua controparte cartacea, spesso molto veloce e poco riflessiva, ma del quale si consiglia assolutamente la lettura. Animazione e supereroi sembrano ormai essere un connubio perfetto, soprattutto per cicli narrativi così lunghi e stravaganti. A livello di storia la serie ha per ora coperto grosso modo i primi sette volumi della vecchia edizione italiana dei comics, che si componeva di venticinque volumi. Ancora c’è molto da raccontare, si spera solo che si continui su questa strada qualitativa.