Priscilla è il nuovo film di Sofia Coppola basato sulla biografia scritta dalla stessa Priscilla Presley Elvis ed io. Il lungometraggio in concorso a Venezia 80 racconta il matrimonio tra Elvis Presley e Priscilla, focalizzandosi sul punto di vista di lei. L’uscita è prevista nelle sale americane il 27 ottobre 2023. Tra i protagonisti troviamo Cailee Spaeny (Priscilla) e Jacob Elordi (Elvis).
Priscilla: trama
Quando la giovane quattordicenne Priscilla Beaulieu icontra per la prima volta Elvis Presley durante una festa pensa di aver assistito ad un’apparizione divina. Il giovane divo era infatti stato trasferito a Wiesbaden in Germania per il servizio militare. Tra di loro scoppia immediatamente un amore da favola travolgendoli entrambi in una relazione fatta di amore e compromessi. Il cantante nel privato, nonostante conosciuto a livello internazionale come star dissoluta del rock’n’roll è un ragazzo vulnerabile e sensibile. Con il trasferimento di Priscilla a Graceland e il progredire della loro realzione, la ragazza scoprirà che non tutto è ciò che sembra, ritrovandosi intrappolata in una gabbia dorata.
Priscilla: recensione
Priscilla non è il primo adattamento sulla vita del cantante uscito negli ultimi anni. Elvis, il lungometraggio che vede come protagonista Austin Butler, infatti, non solo aveva avuto un successo planetario, ma è valso il premio Oscar come Miglior attore protagonista a Butler, oltre alla nomina in altre categorie. Sofia Coppola ha però voluto offrire un punto di vista diverso raccontando una prospettiva tutta al femminile e differenziandosi pertanto dal predecessore. Priscilla si focalizza principlamente sulla storia d’amore tra i due protagonisti, travagliata e brutalmente attuale, mostrando relazioni disfunzionali a cui sfortunatamente un numero sempre più alto di donne va incontro, non trovando una via d’uscita.
Sofia Coppola mostra il lato più oscuro di Elvis Presley, uomo dalla personalità decisa e manipolatore, pronto a scegliere volontariamente una sposa giovane per avere la possibilità di plasmarla a sua immagine e somiglianza. Non era una casualità infatti che i due sembrassero fratelli. Priscilla una donna che viveva nell’ombra, usata come accessorio, obbligata ad appoggiare ogni sbaglio del marito, ormai diventata un fantasma. Senza alcuna prospettiva per sé stessa se non quella di “mantenere acceso il focolare domestico“.
Non avendo avuto l’opportunità di confrontarsi con il mondo reale e di conoscere veramente sé stessa, Priscilla si lascia soffocare da questo amore tossico trovandosi, suo malgrado, intrappolata nella gabbia dorata di Graceland da cui è difficile uscire. La mancanza di un confronto con diversi uomini o relazioni equilibrate le impedisce di comprendere i suoi desideri, trascinandola in una condizione di staticità assoluta. Il marito come un vampiro si nutre costantemente della sua forza vitale, privandola della giovinezza.
Il risveglio dall’incubo e la lontananza sempre più incolmabile di Elvis le consentiranno di scoprire un nuovo lato della sua persona uscendo lentamente da una condizione di letargo che sembrava perenne. Attraverso una decisione sofferta la donna riprenderà finalmente le redini della sua vita e troverà la forza di fare ciò che l’aveva spaventata in passato.
La gabbia dorata
Uno dei temi più ricorrenti nei film di Sofia Coppola è quello della gabbia. Le sue protagoniste si trovano nella maggior parte dei casi intrappolate nelle loro stesse vite. Ne è un esempio la Tokyo di Lost in Translation, una città alienante in cui è facile annullarsi o la Corte in Marie Antoinette. La regista in tutti i suoi lungometraggi sembra intenzionata a racconatare storie di donne in difficoltà bloccate da qualcosa o qualcuno.
La prigione di Priscilla è la maestosa residenza di Graceland, altra protagonista del film, un luogo che la risucchia come un uragano portandole via ogni umanità. Tutto al suo interno è caratterizzato da restrizioni che le impediscono di essere libera. Priscilla vive in attesa del proprio carceriere, il marito stesso, afflitto da sbalzi d’umore e incurante di fronte alle necessità o richieste della moglie. Impensabile che Priscilla abbia un lavoro, “devi scegliere: la carriera o me“.
Relazioni disfunzionali
Sofia Coppola ha deciso di raccontare la storia di Priscilla per trattare il tema dei rapporti disfunzionali. Nel mostrare il matrimonio tra Priscilla e Elvis Presley, la regista ha voluto, come sempre, parlare alle donne e cercare di comprendere la psicologia che si nasconde dietro a rapporti complessi. Spesso, infatti, se una situazione non viene vissuta in prima persona è difficile capire quali siano le dinamiche che la caratterizzano. Priscilla è una donna in difficoltà, nessuno sembra disposto ad aiutarla ed è inoltre troppo innamorata dell’uomo che ha sposato per lasciarlo andare del tutto. L’amore la consuma e la sua inesperienza le impedisce di fuggire. Non per questo però deve essere considerata un personaggio debole. Coppola si discosta dalle eroine forti che vengono sempre più spesso rappresentate negli ultimi anni e si rivolge al lato vulnerabile delle donne sottolinendo come la loro fragilità non sia un difetto.
Priscilla: conclusioni
Nel complesso Priscilla è un lungometraggio arguto e brillante, a cui non mancano i tratti distintivi della sua regista. Sofia Coppola esalta come sempre la femminilità e racconta una vicenda drammatica dalle diverse sfumature di significato. Una storia d’amore senza bianchi o neri, bensì, dalle mille interpretazioni. I protagonisti sono ben assortiti e interpretano alla perfezione le loro parti. La colonna sonora avrebbe potuto essere più sostanziosa, ma la mancanza di musica in molte scene è necessaria per sottolineare il senso di soffocamento e staticità che domina la vita di una donna intrappolata. La visione è consigliata.
Trailer e dove vederlo
Priscilla è disponibile dal 27 ottobre 2023 negli Stati Uniti, ancora non è stata stabilita la data di uscita in Italia.
