HomeRecensioni FilmPonyo sulla Scogliera: recensione

Ponyo sulla Scogliera: recensione

-

Ponyo sulla Scogliera è uno dei capolavori dello Studio Ghibli, celebre casa di animazione giapponese. Hayo Miyazaki, il fondatore, ha creato un mondo incantato capace di affascinare sia adulti che bambini. Nel corso della sua leggendaria carriera il regista ha alternato lungometraggi maturi ad altri più leggeri e infantili. Ponyo sulla Scogliera riesce a coinciliare entrambi gli elementi, mostrando lo spessore intellettuale del suo autore. Il penultimo film dello Studio Ghibli è capace di unire le tematiche più rilevanti dei lungometraggi precendenti, trasformandole in una favola romantica.

Il film è basato sul racconto della scrittrice giapponese Rieko Nakagawa, Iya Iya En. Alla sua realizzazione hanno partecipato numerosi collaboratori storici di Miyazaki tra cui Joe Hisaishi, responsabile per la colonna sonora. Uscito nel 2008 e presentato alla 65esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, è il lungometraggio targato Studio Ghibli con maggiori incassi al botteghino giapponese.

Ponyo Sulla Scogliera

Ponyo sulla Scogliera: trama

La pesciolina rossa Ponyo è figlia dello stregone del mare Fujimoto, scienziato deciso ad abbandonare il mondo degli umani per vivere a fianco di creature marine. Durante un’escursione proibita per vedere la terraferma, la pesciolina incontra Sosuke. Quest’ultimo decide di portarla con sé, denominandola Ponyo. Il sogno della giovane protagonista è diventare umana e approfondendo la sua amicizia con Sosuke inizia ad assumerne le sembianze. Il padre, intenzionato a riportarla sul fondale, la obbliga a tornare nel regno dei mari, ma il desiderio di Ponyo di appartenere alla terraferma è troppo forte. Nell’atto di scappare versa accidentalmente una serie di elisir magici sul fondo dell’oceano, mettendo a rischio la vita di Sosuke e il villaggio.

Ponyo sulla scogliera

Ponyo sulla scogliera: recensione

A differenza dei suoi predecessori Ponyo racconta una storia semplice, priva di costruzioni complesse e ambigue. Miyazaki decide di rivolgersi ad un pubblico infantile raccontando una favola moderna che esalta l’amore tra bambini. Sosuke è un cavaliere senza armatura, costretto dalle circostanza a salvare la sua innamorata.

Nonostante la mancanza di punti di svolta inaspettati o profondi, il lungometraggio rimane coerente allo stile della casa di produzione giapponese. La sua intenzione non è infatti quella di raccontare una vicenda complessa dalle mille sfumature di significato, bensì una storia lineare facile da comprendere e fruibile a qualsiasi tipo di pubblico.

Oltre ad argomenti puramente superficiali, i fanatici potranno incontrare riferimenti all’ecologia, argomento molto caro al creatore, spesso riproposto in produzioni precedenti quali Principessa Mononoke e Nausicaa la Valle del Vento. Questo è evidente dal confronto tra mondo marino incontaminato e terra ferma soggetta a disastri ambientali.

Il tema centrale in Ponyo sulla Scogliera è però il rapporto genitori-figli, focalizzandosi sulla figura paterna. La trama del film è infatti molto simile alla Sirenetta. Sia Ariel che Ponyo, sono due giovani in cerca di libertà, desiderose di ottenere il controllo sulla propria vita effettuando scelte libere e consapevoli. Entrambe sono però frenate da padri severi e diffidenti, troppo testardi per comprendere le loro motivazioni. Sosuke al contrario soffre per l’assenza e lontananza di una figura paterna spesso assente a causa del lavoro.

Ponyo sulla scogliera

Effetti visivi

Lo Studio Ghibli è stato per anni un riferimento fondamentale all’interno del mondo dell’animazione, creando prodotti non solo notevoli a livello contenutistico, ma superiori per effetti visivi suggestivi. Ponyo è probabilmente uno dei migliori lungometraggi per quanto riguarda le animazioni, anche perchè tra la fine degli anni 90 e inizio 2000 sono state sviluppate nuove tecniche digitali per creare contenuti più fluidi e meno costosi. I colori accesi e le scenografie studiate nei minimi dettagli denotano l’esperienza acquisita dai disegnatori della casa di animazione nel corso degli anni.

Per realizzarlo sono stati impiegati circa 170.000 disegni a matita, chiaro segno della volontà di Miyazaki di superare il rendimento visivo ottenuti nei precendenti lungometraggi animati. Il mondo marino è vivace e raccoglie un vastissimo caleidoscopio di colori, capaci di strabiliare lo spettatore.

L’infanzia e la natura

L’amore è sicuramente il sentimento più nobile condiviso tra esseri umani. Specialmente quello infantile capace di racchiudere tutta la purezza e innocenza che vengono meno durante l’età adulta. Ovviamente Ponyo e Sosuke non riescono a comprendere appieno le difficoltà che ostacolano il loro rapporto, ma sono pronti a combattere per stare insieme, riuscendo a superare le prove lungo il percorso.

La natura ancora una volta viene presentata come un’entità positiva e non una nemica da cui stare alla larga. Gli esseri umani devono imparare a vivere in armonia con l’ambiente che li circonda, senza inquinarlo, imparando a sfruttare le infinite risorse che offre. Fujimoto è la metafora di una simile critica, un uomo che ha rinunciato alla vita sulla terraferma, a seguito dei continui soprusi perpetrati contro l’habitat marino da parte di individui terrestri. Il film insegna che mancare di rispetto alla natura provoca conseguenze incontrollabili che possono essere evitate tramite semplici gesti nel corso della vita di tutti i giorni.

Ponyo sulla Scogliera: conclusioni

Ponyo sulla scogliera è un film semplice e ricco di significato adatto ad ogni tipo di pubblico, che presenta i temi principali in modo chiaro e mai ambiguo. La visione è consigliata, il lungometraggio non solo si trova su Netflix, ma sarà disponibile fino al 12 luglio in tutti i cinema italiani, per rivivere le avventure di Ponyo e Sosuke sul grande schermo.

Trailer

PANORAMICA

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Ponyo sulla Scogliera è un film capace di raccontare con semplicità una storia d'amore profonda e piacevole. Questo tramite splendidi effetti visivi che confermano ancora una volta le capacità dello Studio Ghibli di fare animazione.
Lucrezia Lugli
Lucrezia Lugli
La passione per il cinema mi ha accompagnato dall’infanzia all’età adulta, ma ho impiegato più del previsto a capire che sarebbe diventata la mia strada. Guardo ogni genere di contenuto da film a serie tv, questo comprende anche i più grandi successi delle piattaforme streaming.

ULTIMI ARTICOLI

Ponyo sulla Scogliera è un film capace di raccontare con semplicità una storia d'amore profonda e piacevole. Questo tramite splendidi effetti visivi che confermano ancora una volta le capacità dello Studio Ghibli di fare animazione. Ponyo sulla Scogliera: recensione