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La notte del 12, la recensione

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Presentato alla 75esima edizione del Festival di Cannes nella sezione Cannes Premiere, La notte del 12 è diretto da Dominik Moll. Distribuita in Italia dalla Teodora Film, la pellicola è stata un grandissimo successo ai Premi Cesar raccogliendo ben sei premi: miglior film, miglior regia, miglior attore non protagonista, miglior promessa maschile, miglior adattamento e miglior sonoro. Il film è tratto dal libro 18.3. Une année à la PJ. 

La notte del 12

La notte del 12: il cast e il libro da cui è tratto

Il cast principale della pellicola è composto da Bastien Bouillon (Capitano Yohan Vives), Bouli Lanners (Marceau), Anouk Grinberg (Giudice Istruttore), Theo Cholbi (Willy), Lula Cotton Frapier (Clara Royer), Julien Frison (Boris), Pauline Serieys (Nanie), Mouna Soualem (Nadia

Questo libro è un resoconto dell’anno trascorso dall’autrice presso la Polizia Giudiziaria di Parigi in qualità di osservatrice. E’ stata fondamentale la sua permanenza all’interno di uno dei reparti più importanti e complessi della polizia francese, incaricato di indagare su crimini gravi e ingarbugliati. Questa prospettiva unica approfondisce la vita e il lavoro di coloro che si occupano di risolvere i casi più difficili, dagli omicidi a quelli riguardanti la criminalità organizzata.

Il testo è un’immersione nel mondo oscuro e complesso delle indagini penali, e offre al lettore l’opportunità di comprendere al meglio il funzionamento della giustizia penale e l’impegno necessario per combattere il crimine. L’autrice esplora anche le implicazioni personali e psicologiche che questo lavoro può avere sugli investigatori, evidenziando il peso emotivo e il costante confronto con la violenza e la criminalità. Diventa essenziale il ruolo della polizia giudiziaria e il suo ruolo cruciale nella lotta contro il crimine. Ogni anno infatti su 800 casi di omicidio e un buon 20% di questi rimane irrisolto. 

Bouli Lanners

La notte del 12: trama e recensione

Tutto ruota attorno ad un omicidio, quello della giovane Clara. La donna per ragioni sconosciute, viene aggredita e bruciata viva. Yohan, il nuovo capo della polizia giudiziaria di Grenoble, viene incaricato di indagare sulla complicata faccenda. Ad aiutarlo ci sarà il suo collega più anziano e dal temperamento irruento Marceau. La situazione della vittima viene affrontata attraverso il punto di vista maschile. Sebbene l’omicidio sia stato compiuto da un uomo, paradossalmente sono sempre degli uomini a indagare quello che resterà uno degli ennesimi casi delittuosi senza un colpevole.

Man mano che si procede con l’indagine, emerge la forte presenza del maschilismo estremo in un contesto che quasi considera la vittima come unica colpevole dell’accaduto. Tutto questo diventa faticoso, soprattutto per la causa di logiche ancestrali e strerotipate. Nelle indagini condotte dai due superbi protagonisti, Yohan e Marceau, le uniche vere opportunità di avvicinarsi alla verità e di cambiare prospettiva, sono offerte dalle donne comprimarie. Ci sono tre donne nella pellicola che diventano fondamentali nel tentativo di sbrogliare l’intricata matassa: l’amica della vittima, il giudice istruttore e una nuova recluta della polizia.

Bastien Bouillon

Una reinvenzione del noir ne La notte del 12

La chiave di lettura è anche quella dell’indagine stessa. È possibile che siano principalmente gli uomini a commettere omicidi contro le donne e allo stesso tempo siano gli uomini ad indagare sulla loro morte? Risulta difficile per lo spettatore riuscire a risolvere il mistero e soddisfare la propria curiosità. Il messaggio malinconico che emerge è molto più potente: non tutto nella vita ha una spiegazione e non tutti i nodi possono sempre essere sciolti.

Il noir in questo caso del cinema francese viene declinato nella sua forma più dura del genere crime, che diventa uno specchio di sè stesso. Proprio per questo è caratterizzato da una trama intricata, personaggi tortuosi e un’atmosfera oscura e pessimistica. Gli stessi protagonisti sono visti come antieroi nella risoluzione del loro gravoso e complesso compito.

Questi casi di crimini non risolti, che spesso catturano l’immaginazione del pubblico, hanno fornito ispirazione per numerosi film che cercano di esplorare i misteri, le indagini e le conseguenze di tali crimini.

La non risoluzione di taluni casi spesso ha influenzato il cinema francese. Una trama intrigante, arricchita da tensione psicologica e spunti narrativi che non ci si aspetta, è questo La notte del 12. La natura enigmatica e inquietante della pellicola stessa offre un terreno fertile per esplorare tematiche come la colpa, l’innocenza, l’ingiustizia e la psicologia umana.

La notte del 12 police station

Conclusioni

La notte del 12 affronta le tematiche di genere, portando alla ribalta l’estremo maschilismo che predomina e caratterizza determinate strutture sociali. La violenza sulle donne, così come viene affrontata porta alla riflessione sulla necessità di un cambiamento reale nella società. Inoltre fa pensare sui determinati interrogativi che ci si pone.

Tutti gli uomini nel film assumono il ruolo di indagatori, e ribaltatori in alcuni casi, di generiche e non dette verità. Se le donne presenti assumono il loro delicato ruolo di equilibrio e supporto, forse è proprio la prospettiva femminile che necessita di un maggiore approfondimento umano. Tutto questo proprio per lanciare una critica ancora più incisiva verso una società squallidamente patriarcale.

La notte del 12 Cesar

Il cinema di Dominik Moll si distingue proprio per la sua narrativa intricata, i personaggi complessi e l’uso sapiente di suspense e tensione psicologica. Il regista è abile nel creare atmosfere inquietanti e in bilico tra il reale e l’immaginario, mantenendo lo spettatore in sospeso e coinvolto nella trama.

Moll è considerato un regista che esplora le profondità della psiche umana e crea film intensi e stimolanti che sfidano le convenzioni e catturano l’attenzione del pubblico, proprio come ha fatto il suo ultimo La notte del 12. La pellicola ha conquistato numerosi premi in Francia, attirando anche giudizi positivi dalla critica internazionale.

Il trailer

PANORAMICA

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

La notte del 12 è un thriller che svela un mondo maschilista e feroce in quest'angolo oscuro del sud della Francia. La pellicola di Dominik Moll ha avuto il suo grande successo ai Cesar francesi, garantendo una sua riconoscibilità nei generi crime e noir.
Francesco Maggiore
Francesco Maggiore
Cinefilo, sognatore e al tempo stesso pragmatico, ironico e poliedrico verso la settima arte, ma non debordante. Insofferente, ma comunque attento e resistente alla serialità imperante, e avulso dai filtri dall'allineamento critico generale. Il cinema arthouse è la mia religione, ma non la mia prigione.

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