Garfield – Una missione gustosa (The Garfield Movie), è un film d‘animazione del 2024 diretto da Mark Dindal e scritto da Paul A. Kaplan e Mark Torgove (The Late Bloomer,ecc.) e David Reynolds (Alla ricerca di Nemo,ecc.).
Basato sull’omonimo personaggio della serie a fumetti creata da Jim Davis, è il sesto adattamento cinematografico del personaggio.
Il cast vocale è degno di nota a cominciare dalla voce di Garfield, doppiata dalla star Marvel Chris Pratt, o Nicholas Hoult che presta la sua voce a Jon. Così come Snoop Dog e il grandioso Samuel L. Jackson, che prestano le voci rispettivamente a Maurice e Vic.
Il gatto sarcastico, pigro e che odia il lunedì torna al cinema con un nuovo adattamento filmico e, anche se, non brilla certo per inventiva e l’uso della CGI lascia alquanto a desiderare, resta comunque un film gradevolmente divertente da gustare insieme a tutta la famiglia.
Il film è già stato un successo al botteghino statunitense, dando a Furiosa: A Mad Max Saga una concorrenza molto più dura durante il fine settimana del Memorial Day di quanto chiunque osasse anticipare.
Garfield-Trama
Dotato di una trama ben curata, Garfield si apre rompendo la quarta parete con lo spettatore e iniziando a raccontare la sua storia, fin dal principio. Scopriamo, così, come Garfield, ancora un cucciolo, sia stato abbandonato dai genitori e adottato da Jon. La sua vita scorre in modo perfetto, ora che vive insieme a Jon e al cane Odie. Pigrizia e cibo a volontà (con un debole per il cibo italiano come pizza e asagne) appagano la sua esistenza. La sua vita non potrebbe essere più perfetta ad eccezione del lunedì, giorno fortemente odiato dal caro Garfield.
Tutto cambia quando una sera, all’improvviso, Garfield e Odie (che erano in procinto di prepararsi un succoso spuntino di mezzanotte) vengono rapiti da Jinx, un elegante felino persiano da tempo arrabbiato con Vic (il padre di Garfield) per il periodo in prigione che ha dovuto scontare dopo che lui l’ha abbandonata durante una rapina in un allevamento di latte.
Per rimediare al torto subito ed essre lasciati in pace, padre e figlio dovranno unire le forze (e riscoprire il loro rapporto) per rubarle un gigantesco carico di latte, un’impresa che sarà supervisionata dai suoi scagnozzi comicamente abbinati Roland (un grosso cane) e Nolan (uno piccolo).
Un sacco di battute e una buona dose di arguzia visiva, sottolineano una storia vivace caricata in primo piano di quel tipo di prefigurazione invisibile che fornisce una serie di risultati molto soddisfacenti nella parte finale del film.
Garfield – Una missione gustosa, recensione
Il regista Dindal fonde efficacemente l’umorismo sarcastico del suo protagonista con il colpo centrale della premessa narrativa (la vita perfetta di Garfield viene interrotta quando si ritrova obbligato ad aiutare con un colpo alla “fabbrica di lattosio” suo padre) senza approfondire il delicato tema dell’abbandono familiare e della successiva adozione, ma nemmeno tentando di semplificare qualcosa di piuttosto complesso. È sicuramente una storia più incentrata sull’intrattenimento dei bambini che sull’offrire qualcosa anche agli adulti, ma sorprendentemente funziona grazie anche ad un forte sarcasmo.
L’animazione 3D non impressiona nessuno, ma è un grande sforzo da parte degli artisti coinvolti, così come quello del cast vocale, che è competente su tutta la linea.
Nota a favore è anche il mantenimento di tutti i tratti distintivi della personalità di Garfield. Il nostro grasso amico felino arancione rimane un amante della pizza, delle lasagne, del formaggio e di tutto ciò che riguarda la pasta (o il cibo in generale, a dire il vero). Continua ad usare ironia e sarcasmo per affrontare qualsiasi situazione della sua vita quotidiana. E, anche fisicamente, rimane l’adorabile gatto arancione paffuto che conosciamo.
Garfield e il politicamente scorretto
Tra le tante delizie racchiuse negli imbrogli veloci e molto divertenti di Garfield – Una missione gustosa c’è uno shock molto piacevole: tutto appare politicamente scorretto.
Tutto molto politicamente scorretto, soprattutto per un film per bambini, dato che qualsiasi cosa progettata per quel gruppo demografico dovrebbe essere un veicolo di trasmissione di messaggi positivi e progressisti, oltre che di intrattenimento (la Disney ha dimostrato che forzare questo concetto può portare a un fallimento molto costoso).
Quindi, che gioia assoluta è vedere che i creativi dietro questo film hanno scelto, in modo abbastanza deciso, di preservare tutte quelle qualità che hanno reso Garfield un’icona del politicamente scorretto.
Garfield è un grasso gatto sciattone che non solo mangia la pizza in un sol boccone, ma rimuove meticolosamente ogni frammento di verdura potenzialmente salutare da qualsiasi cibo che sta per ingurgitare. Come potrebbe una persona benpensante non amare un personaggio così divoratore di lasagne e che disprezza i vegani?
Quindi, non c’è messaggio imbarazzante, calzante e “responsabile” che rovini il divertimento assoluto di un’avventura ricca di azione che, ironicamente, è carica di una serie di messaggi positivi e decisamente tradizionali sulla famiglia, l’amore dei genitori, la lealtà e i pericoli di giudicare male le persone.
In conclusione
Garfield – Una missione gustosa non è un film d’animazione visivamente epico o indimenticabile. Ma è un film che consiglio a tutte le famiglie con bambini desiderosi di ridere e divertirsi per poco più di un’ora e mezza.
Non è un film che provoca riflessioni profonde, ma soddisfa efficacemente il suo scopo di intrattenere con una storia generica ma ricca di momenti divertenti.
Vantando il classico umorismo sarcastico del gatto titolare, una trama leggera e scene d’azione ben eseguite, è la scelta ideale per le famiglie che cercano un’esperienza piacevole con tante risate. Serve a ricordare che a volte un film può essere apprezzato proprio per quello che ha sempre desiderato essere: una forma di intrattenimento semplice e senza pretese, perfetta per la gioia degli spettatori più piccoli.