Il live action di Biancaneve è un flop, questo lo sappiamo bene. Gal Gadot, che nella pellicola interpreta la malvagia regina Grimilde, ha recentemente espresso il suo disappunto per il fallimento del progetto e ha fatto luce come gli attori siano messi sotto pressione nel dire la loro riguardo il conflitto israeliano-palestinese.
Gal Gadot è un’attrice israeliana, in passato è stata parte dell’esercito, e nei suoi social non ha mancato di esprimere il suo sostegno alla causa israeliana. Tuttavia, in una recente intervista a The A Talks, per The Jerusalem Post, afferma che le hanno fatto pressione affinché dicesse parole contro la Palestina e questo, secondo il punto di vista dell’attrice, potrebbe essere stato uno dei tanti motivi per cui il film non ha avuto un gran successo.

Gal Gadot ritiene che le opinioni politiche influenzino l’andamento di un film
“Prima di tutto, voglio dire che mi sono davvero divertita nell’interpretare il ruolo. Ho lavorato davvero bene con Rachel Zagler; abbiamo riso, parlato, scherzato, è stato tutto davvero molto bello. Proprio per questo ero sicura che il film sarebbe stato un successo” rivela l’attrice.
“A Hollywood abbiamo un sacco di pressione nel prendere uno schieramento,” continua l’attrice, “Alle celebrità viene chiesto di dire parole contro Israele, c’è una grandissima pressione a tal riguardo“.
Tuttavia le parole di Gal Gadot sembrerebbero entrare in contrasto con quanto accaduto in passato. La protagonista della pellicola, Rachel Zagler, ha espresso la sua solidarietà alla causa palestinese, per poi essere accusata dai produttori di aver compromesso la buona riuscita della pellicola a causa della sua visione politica e di avere aizzato il pubblico contro la Gadot stessa.
Se andiamo ad analizzare le motivazioni del motivo del flop del live action (QUI la nostra recensione) si scoprirà in realtà che sono molto ben lontane dagli schieramenti politici. Del resto non dimentichiamoci che il desiderio di boicottare il film è iniziato molto presto.

