Il caso Eternals, uscito nelle sale di tutto il mondo nel 2021 con la regia di Chloé Zhao (premio Oscar nel 2021 con Nomadland) e un cast corale di primissimo livello – in cui a spiccare erano nomi del calibro di Angelina Jolie, Salma Hayek e Barry Keoghan – rappresenta ancora oggi una delle operazioni più discusse dei Marvel Studios.
Atteso come un film che avrebbe potuto rinnovare e rilanciare l’universo cinematografico della casa di produzione, reduce da un anno di inedita inattività causa pandemia, la pellicola si è invece rivelata un vero e proprio insuccesso sia sul fronte commerciale che su quello della critica generale: con circa 402 milioni di dollari incassati nel mondo, il risultato non ha soddisfatto le aspettative, soprattutto se confrontato con gli standard miliardari a cui la saga aveva abituato il pubblico.
A distanza di quasi quattro anni, il flop di casa Marvel pesa ancora in termini produttivi, con un cliffhanger narrativo innalzato sul finale del film che però col passare del tempo è rimasto irrisolto oltre che nell’angolo se confrontato ad altri piani sicuramente più di spessore agli occhi odierni della grande M. A esprimersi in tal senso è stata proprio la regista Chloé Zhao la quale, giunta ai microfoni per promuovere la sua nuova opera Hamnet (con al centro la storia d’amore tra William e Agnes Shakespeare), ha raccontato come il suo ultimo film rappresenti proprio il frutto del lavoro fatto in ambito supereroistico e di come esso l’abbia aiutata a prepararsi psicologicamente ai propri progetti futuri.

Eternals: le parole della regista
“Eternals mi ha preparata per Hamnet perché si tratta sempre di world-building. Prima di allora, avevo realizzato solo film ambientati nel mondo reale. Ho anche imparato cosa fare e cosa non fare, cosa è realistico e cosa non lo è. Eternals aveva a disposizione una quantità illimitata di denaro e risorse. Qui invece abbiamo solo un angolo di strada che possiamo permetterci, per sostituire Stratford. Eternals non aveva molte limitazioni, e questo in realtà è piuttosto pericoloso. Poiché in Hamnet abbiamo solo quell’angolo di strada, improvvisamente tutto ha un significato.”

