Bodies, Bodies, Bodies è una commedia horror del 2022, ma uscita solamente di recente su Netflix Italia. Il film è diretto da Halina Rejin e prodotto dalla A24, la casa di produzione che ormai sta spopolando nel genere horror.
Trama
Questa horror comedy è incentrata su un gruppo di ragazzi ricchi che organizza una festa nella villa isolata del papà assente di turno, ben consapevoli che un violento uragano rischierà di tagliarli fuori dal mondo, e anzi decisi a “festeggiare” la violenta perturbazione metereologica con party selvaggi e un gioco mortale. Il film segue la neo-coppia formata da Bee e dalla ricca Sophie, fresca di rehab, recarsi senza preavviso al raduno indetto dall’amico d’infanzia David nella sontuosa residenza del genitore. Il suo arrivo, mentre gli altri si divertono a bordo piscina, è accolto con nervosismo e fastidio da alcuni e con entusiasmo da altri. Mentre Alice è estasiata dal ritorno di Sophie, Jordan è arrabbiata e spazientita. L’entusiasmo e la voglia di fare festa iniziali lasciano ben presto il posto al terrore e alla paranoia, quando qualcosa di strano accade. I giovani iniziano a morire come mosche. Chi è l’assassino?
Il cast di Bodies, Bodies, Bodies
Il cast vede nei panni dell’eccentrica ed euforica Alice Rachel Sennott, volto noto della commedia horror. Qui Alice è un personaggio superficiale, ma fondamentalmente buono, la tipica ragazzina figlia di genitori ricchi che, però, non dimostra cattiveria o rabbia. David è interpretato da Pete Davidson, comico e attore americano che ormai ha dato una notevole spinta alla sua carriera cinematografica. Nel film David è un ragazzo tormentato e che fa uso di droghe e sostanze varie per soffocare i suoi problemi. Bee e Sophie sono una coppia fresca e giovane, pazzamente innamorata. Sono interpretate rispettivamente da Maria Bakalova e Amandla Stenberg. Troviamo poi Chase Sui Wonders e Myha’la Herrold.
La Gen Z vista attraverso lo slasher
La pellicola è all’apparenza un classico teen horror, che segue un po’ le linee guida di un giallo alla Agata Christie come Dieci piccoli indiani. In realtà nasconde qualcosa di molto più sottile e profondo. Attraverso la paranoia che crea la presenza di un assassino nella villa, vengono a galla tutti i dissapori e le incomprensioni che aleggiano tra i ragazzi. Si scopre un altarino di bugie, falsità e odio che lega i giovani. Cosa c’è di reale? L’amore, l’amicizia, la sincerità diventano elementi totalmente aleatori. La regista ha preso la base di Scream e l’ha trasposta nella generazione moderna, analizzando e distruggendo le caratteristiche della Gen Z.
La fusione tra uomo e tecnologia è più forte che mai in questo momento storico e soprattutto per ciò che riguarda la generazione Z. Nonostante un possibile assassino in circolazione, i nostri protagonisti sono preoccupati realmente nel momento in cui, a causa del temporale, sono tagliati fuori dal mondo. La mancanza di rete e Wi-Fi viene paragonata alla mancanza di ossigeno per i ragazzi e questo è un aspetto tanto interessante quanto preoccupante della società moderna. Non solo, i social e gli smartphone nascondono bugie e segreti che ora, a causa della paranoia, emergono e distruggeranno i rapporti. Il film è dunque una riflessione tagliente sulla generazione dei social media, con dialoghi brillanti che captano perfettamente le dinamiche di amicizia e tradimento in un mondo iperconnesso.
In Bodies, Bodies, Bodies non si salva nessuno
I protagonisti di questa storia si chiudono in una lussuosissima villa per un hurricane party, ovvero una festa a base di alcool e droga mentre fuori c’è la tempesta. Ciò che rende questo film così speciale è la sua capacità di mescolare l’umorismo con momenti di vero terrore e splatter. Ogni scena è costruita per tenerti sul filo del rasoio, mentre le relazioni tra i personaggi si complicano sempre di più. In questa pellicola non si salva nessuno e ciò non solo a causa di un potenziale assassino a piede libero. I personaggi portano tutti una maschera sociale che gli viene strappata nel momento in cui temono per la loro morte. Ognuno di loro mostra dei difetti e degli atteggiamenti che li rendono intollerabili al pubblico.
Nonostante la tecnologia e gli smartphone, i protagonista di sono tutto fuorchè Smart. Sono tutti ragazzi problematici, che hanno diversi scheletri nell’armadio che i social potrebbero portare alla luce. Lo spettatore non è in grado di empatizzare con nessuno dei personaggi sullo schermo ed è questo l’obiettivo della regista. Creare un universo, quella della villa di lusso, dove i ragazzi presenti sono vuoti, spregevoli, problematici e bugiardi e dimezzarli con lo stratagemma slasher. L’horror/comedy si fonde alla critica sociale e riesce a dare un’immagine della Generazione Z ironica e assolutamente preoccupante. Nessuno si salva, nessuno è senza colpe.
Conclusione
Bodies, Bodies, Bodies non è una semplice commedia horror, ma una critica sociale che scoperchia i problemi e la paranoia che caratterizza la Generazione Z. Attraverso la violenza dello slasher e dello splatter, la regista Halina Rejin ci offre un’immagine inquietante e preoccupante di una generazione completamente fusa con la tecnologia. Il panico lascia il passo alle confessioni e si apre un vaso di Pandora che svela bugie, tradimenti e rabbia.