HomeFantasticoAnimali fantastici e dove trovarli: rcensione del primo capitolo della saga

Animali fantastici e dove trovarli: rcensione del primo capitolo della saga

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David Yates, il regista degli ultimi quattro film della saga di Harry Potter (da L’ordine della Fenice, a I doni della morte – parte II) ritorna nel mondo magico ideato da J.K Rowling con questo primo capitolo di una nuova saga, il cui primo seguito, I crimini di Grindelwald, è uscito nel 2018. Animali fantastici e dove trovarli è immancabilmente sceneggiato dalla scrittrice, che rielabora le regole del mondo magico da lei inventato aggiungendo nuovi personaggi e nuove trame.

Infatti, Animali fantastici (in originale Fantastic Beasts and where to find them) è ambientato nel 1926, a NY, quindi in un’epoca e un luogo completamente differenti dalla saga di Harry Potter, che è invece contemporanea e in terra inglese. Inoltre, in questo primo capitolo vengono a malapena citati i personaggi dell’universo potteriano, come ad esempio Albus Silente, che, nella sua versione giovane, verrà interpretato nel sequel da Jude Law.

Animali fantastici
Newt Scamander (Eddie Redmayne)

Animali fantastici segue la storia di Newt Scamander (Eddie Redmayne), pacato ma imbranato collezionista di creature magiche, che, arrivato a NY per acquistare una di queste creature (o almeno così dice), se ne fa sfuggire un paio in giro per la città. Tempismo sbagliato, perché NY è in quel momento afflitta da una strana presenza, un vento nero «con gli occhi» che porta morte e distruzione. La città diventa quindi una grande caccia alle streghe, letteralmente. Alcuni fanatici babbani infatti indicano questi eventi come frutto di stregoneria; il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America (MACUSA) invece intercetta in Scamander e nella sua valigia piena di creature magiche il capro espiatorio perfetto.

Newt Scamander

Sotto la struttura formale fantastica e un intrattenimento a tratti puerile, Animali fantastici nasconde una ricchezza di temi insolita in un film per ragazzi. Tutti questi temi possono essere racchiusi sotto il grande ombrello della lotta contro l’intolleranza e la divisione, trattata in tutte le sue sfumature. E quindi per esempio la divisione tra razze, in questo caso quella magica e quella babbana, di cui Newt non capisce l’ossessione americana, che vede delle leggi che vietano ai babbani (in America chiamati NoMag) di sposare non-babbani, un chiaro rimando alla segregazione razziale americana. Non dimentichiamoci infatti che il film è ambientato nel 1926.

Newt, un Demiguise e un Occamy
Newt con un Demiguise e un Occamy, due degli animali perduti

Ma tratta anche della divisione tra ceti diversi, e addirittura tra specie diverse, ovvero animali e umani. Il film integra così una visione ecologica e anti-antropocentrica della vita, fatta di comunione con la natura piuttosto che lotta contro questa. Quando Newt dice alla ex-Auror Tina (Katherine Waterstone) che sta scrivendo un libro sugli animali fantastici, lei di riflesso gli chiede se è per sterminarli. L’approccio di Newt è invece quello di capirli, e infine, di salvarli. Infatti, l’altra intolleranza che il film vede come inaccettabile è quella religiosa, che porta solo a odio e a repressione, espressa nella realizzazione dell’Obscurus, un’entità nata dall’odio e dalla violenza repressa che dopo qualche anno esplode e fa perdere il controllo alla persona che la ospita. L’unico modo per placarla è tramite la comprensione, e l’unico che capisce questo è Newt, che è a contatto con la natura e tutte le sue forme. Interessante infatti il finale, in cui il fatto di eliminare il nemico è in sé una sconfitta. L’obiettivo di Newt è quello infatti di salvare l’Obscurus, esattamente come salva le creature che recupera dai traffici illegali.

Samantha Morton e Ezra Miller
La fanatica Mary Lou (Samantha Morton) e l’orfano Credence (Ezra Miller)

Il film si configura quindi come un contenitore di tutti quei valori che caratterizzano il nostro contemporaneo. Valori antirazzisti, antisessisti, ecologici, contro ogni forma di fanatismo e di propaganda politica che accusa i più deboli per nascondere giochi di potere più grandi. Si può vedere anche una lieve denuncia alla pratica di quegli anni dell’elettroshock per curare l’isteria femminile, nella scena in cui Tina viene costretta su una sedia in mezzo a un bacino d’acqua in cui può vedere solo i suoi ricordi più dolorosi. Un buon film per bambini e ragazzi, educativo e civico nel suo senso meno noioso. Infatti, tutte queste congetture possono anche sfuggire a un pubblico minore, ma non è importante. Il senso totale del film trasmette comunque comprensione e vicinanza, soprattutto grazie a un protagonista che è calmo, sensibile e intrinsecamente buono, alternativa rinfrescante rispetto agli eroi con cui siamo cresciuti, virili in un senso sicuramente intrattenitivo ma anche piuttosto tossico e violento.

Apprezzati dai bambini (e anche dagli adulti) saranno sicuramente i simpatici animaletti che Newt nasconde nella valigia, in particolare l’adorabile quanto combinaguai Snaso (in originale Niffler), che sembra una versione magica dell’ornitorinco.

Snaso
Uno Snaso

Il film vede inoltre un ricco cast, a cominciare da Eddie Redmayne nel ruolo da protagonista, e poi Colin Farrel, Ezra Miller, Jon Voight e Samantha Morton, fino ad arrivare a Johnny Depp, in questo primo capitolo non più di quasi un cameo finale. L’uscita del terzo capitolo sui cinque previsti è annunciata per l’autunno del 2021.

Marianna Cortese
Marianna Cortese
Attualmente laureanda in Lettere Moderne, ho sempre avuto un appetito eclettico nei confronti del cinema, fin da quando da bambina divoravo il Dizionario del Mereghetti. Da allora ho voluto combinare cinema e scrittura nei modi più diversi e ho trangugiato di tutto: da Kim Ki-Duk a Noah Baumbach, da Pedro Almodovar a Alberto Lattuada. E non sono ancora sazia.
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