Da qualche giorno è disponibile su Netflix il nuovo film d’animazione Wallace & Gromit – le piume della vendetta. Il prodotto d’animazione è arrivato in Italia qualche giorno prima rispetto alla cerimonia di premiazione dei Golden Globe, per cui era candidato nella categoria “Miglior film d’animazione”.
Trama
Wallace & Gromit – le piume della vendetta è il diretto sequel de I pantaloni sbagliati, uscito nel 1993. La storia riprende esattamente da questo capitolo, dove il pinguino Feathers McGraw era stato arrestato per il furto di un diamante. Ora l’animale, che si maschera da pollo, è rinchiuso nello zoo e sconta la sua pena. Nel frattempo, Wallace e il suo fedele cane Gromit tornano alla loro vita fatta di tecnologie e invenzioni. Tra queste, Wallace sviluppa Norbot, un robot capace di fare tutto ciò che gli viene ordinato e che possa aiutare Gromit e tutto il vicinato con diversi lavori casalinghi. Feathers McGraw, tuttavia, è in agguato e pronto a compiere la sua vendetta.
Il cast di Wallace & Gromit – le piume della vendetta
Per quanto riguarda la versione originale di Wallace & Gromit – le piume della vendetta, troviamo a dare la voce di Wallace Ben Whitehead, mentre per quella italiana Franco Mannella. Il personaggio di Gromit è solitamente muto, se non per qualche verso. Quindi qui il doppiatore del cane è lo stesso di Norbot, ovvero Reece Shearsmith per la parte originale e Stefano Brusa per quella italiana. Nel cast anche Angelo Maggi, Camilla Murri, Alessandro Budroni e Anna Cugini.
La stop motion e la commedia nel film di Nick Park
Wallace & Gromit – le piume della vendetta utilizza la stessa tecnica che ormai il pubblico ha imparato ad amare e che negli anni ha dato vita all’universo dello strampalato inventore. Si tratta della stop motion, ovvero una tecnica che, a partire da una serie di scatti fotografici, attraverso il montaggio li trasforma in un video. Fotografando oggetti inanimati, spostandoli di pochi millimetri in ogni scatto, seguendo una logica di direzione in progressione, si crea l’illusione del movimento. Negli anni la stop motion è stata utilizzata in moltissimi film di successo, come Coraline e la porta magica o Nightmare Before Christmas. La bellezza di questa tecnica sta nella plasticità dei personaggi e nella cura dei dettagli. Anche qui Nick Park sfrutta al meglio l’animazione, creando il mondo di pongo che il pubblico ha imparato ad amare.
Non solo animazione, Wallace & Gromit ha riscosso notevole successo nello spettatore attraverso gli anni grazie al suo sottile humour inglese. Parte fondamentale del film, infatti, è la commedia che gioca sul nonsense e su battute argute e intelligenti. Anche in Wallace & Gromit – le piume della vendetta questo aspetto non manca, anche se sembra molto più attenuato rispetto al passato. L’umorismo non è così imponente su questa storia che si tiene in piedi solo grazie ai dialoghi tra i personaggi. Questo nuovo capitolo, infatti, pecca nell’essere fin troppo didascalico ed è possibile notare come i personaggi parlino e spieghino le loro azioni prima di compierle. Forse la mancanza di Bob Baker alla scrittura si fa sentire? Possibile, ciò che è certo è che Park non gestisce in maniera adeguata il lato comedy di questa animazione. A rimetterci è lo spettatore, che esce dalla visione non completamente soddisfatto.
Wallace & Gromit – le piume della vendetta ha perso ritmo negli anni
Dalla mancanza di commedia e umorismo, si evince che Wallace & Gromit – le piume della vendetta soffre di una carenza di ritmo. La narrazione risulta piuttosto piatta e lineare, senza grossi colpi di scena o momenti inediti e inaspettati. La durata di circa un’ora e 20 sembra fin troppa, indice del fatto che il film manca di eventi avvincenti. Ogni gesto è preceduta da una spiegazione di ciò che avverrà: insomma, molte parole e poca azione. Il nuovo capitolo manca dell’originalità e dell’ingegno riscontrabile, invece, in Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro. Mentre qui la storia risultava originale e il ritmo era incalzante, nell’ultimo capitolo Park non ha saputo restituire questa sensazione. Nulla di nuovo viene aggiunto in questo film, nessuna trovata geniale o fantasmagorica, riducendo il tutto ad una superficie decisamente bidimensionale.
Così come per il secondo capitolo de Galline in fuga, dove il risultato fu un film carino, ma decisamente non all’altezza del primo, anche per Wallace & Gromit – le piume della vendetta si ha questa sensazione. Lo spettatore nel guardarlo prova notevoli mancanze, tra cui quelle dell’umorismo e del ritmo già citate. Non solo, manca proprio la sensazione di trasporto e di estraniazione che si dovrebbe provare quando ci viene raccontata una storia. I personaggi risultano uno stampo del passato e questo avviene anche per la storia. Le azioni si ripetono in un insieme decisamente prevedibili di eventi, che non lasciano nulla all’immaginazione e che, di fatto, deludono. Per questo motivo la pellicola risulta un prodotto godibile, anche discretamente simpatico e divertente, ma decisamente non all’altezza delle aspettative.
Conclusioni
Wallace & Gromit – le piume della vendetta è la nuova avventura dello strambo inventore e del suo fedele cane che il pubblico ha imparato ad amare ormai da diversi anni. Nonostante alcuni elementi strizzino l’occhio allo spettatore, il film manca di ritmo e spessore. Viene dato troppo spazio ai dialoghi e poco alla comicità, creando un prodotto decisamente piatto e bidimensionale, privo di qualsivoglia originalità. Una pellicola godibile, ma decisamente non all’altezza dei predecessori.