Unbreakable – Il predestinato: recensione, trama, cast e trailer del film di M. Night Shyamalan con Bruce Willis e Samuel Jackson
Era il 2000 quando usciva al cinema Unbreakable – Il predestinato, quarto film di M. Night Shyamalan che solo due anni prima, con Il sesto senso aveva ottenuto un grande successo di pubblico e critica (il film era stato candidato all’Oscar al Miglior Film).
Dopo un horror che vedeva al centro il tema della morte, con Unbreakable – Il predestinato Shyamalan decide di cimentarsi con il mondo dei supereroi.
Col tempo Unbreakable– Il predestinato è diventato un cult per molti appassionati di Shyamalan (di cui presto vedremo Old, il suo nuovo film in arrivo il 21 luglio al cinema), nonché del cinema supereroistico.
Unbreakable – Il predestinato: la trilogia
Questa pellicola è diventata pilastro per tutti quei prodotti a tema supereroi che si distaccano dai canoni tradizionali: un progetto, quello di creare dei supereroi diversi dai classici stilemi, che Shyamalan ha portato avanti in altri due film che, insieme ad Unbreakable – Il predestinato, vanno a creare una trilogia.
Stiamo parlando di Split (2016) e Glass (2019). Quest’ultimo film (qui la nostra recensione) in particolare porta a compimento quella che è l’epica alla base di questa trilogia: una riflessione sulla figura dell’eroe e sul confronto con la sua nemesi, riflessione che vede le sue radici nella tradizione fumettistica supereroistica, ma che viene sviluppata in maniera non convenzionale da Shyamalan.
Unbreakable – Il predestinato: trama
In Unbreakable – Il predestinato, il protagonista David, interpretato da Bruce Willis, si ritrova a confrontarsi con Elijah (Samuel L. Jackson), villain sui generis che non è altro che l’altra faccia della medaglia di David. È un’intuizione indubbiamente abusata dal cinema, ma, pur nella sua semplicità, Shyamalan riesce a farla sua e a non cadere mai nella banalità, sia in questo film che nei due film successivi.
Unbreakable – Il predestinato: recensione
Un indubbio merito del film è quello di aver costruito dei personaggi curati in ogni dettaglio psicologico e che riescono ad affascinare lo spettatore. Già a partire dal protagonista David, che non vuole essere un eroe e che, in particolare all’inizio del film, si ritrova a compiere delle azioni per cui lo spettatore può biasimarlo. Ma ancora più di lui, è il personaggio di Elijah a lasciare un segno.
È un personaggio molto fragile, la cui fragilità va in parallelo con una grande eleganza nei modi e con una crudeltà a cui solo lui riesce a trovare giustificazione. È lui il vero motore del film, colui che muove tutto. Il suo ruolo da villain sarà evidente solo nel finale, nell’ultima scena.
Si tratta della prima scelta agli antipodi rispetto ai tradizionali film sui supereroi. Non c’è alcuno scontro fisico tra l’eroe e la sua nemesi. Elijah diventa il cattivo quando ormai il film è concluso e solo col senno di poi la sua cattiveria senza scrupoli si rivela tale.
Unbreakable – Il predestinato si apre con una didascalia che in poche righe enuncia i dati di vendita dei fumetti negli Stati Uniti e si conclude con una didascalia che, allo stesso modo, racconta quale sarà il destino dei personaggi una volta finito il film. È una scelta stilistica che avvicina formalmente questo film ad un biopic o al racconto di una storia vera. Ed è proprio su questa via che Shyamalan racconta l’intera vicenda.
Unbreakable – Il predestinato racconta la storia di un uomo che, in seguito ad un incidente, scopre di avere una forza sovrumana e che viene spronato da un altro uomo a diventare un eroe e ad utilizzare tale forza per difendere i più deboli.
Tutto questo è narrato senza spettacolarità, Shyamalan non punta ad una figura supereroistica che sia spettacolare, la cui visione provochi meraviglia nello spettatore. La rappresentazione visiva dei suoi poteri è del tutto inesistente e quelle poche volte che Shyamalan ci mostra il nostro eroe in azione, la sua rappresentazione non aggiunge grandiosità alla scena.
È questo approccio che ha fatto sì che Unbreakable – Il predestinato diventasse un cult tanto apprezzato nel corso degli anni. Si tratta di un film di supereroi estremamente realistico, forse il più realistico che ci sia – anche più del nostrano Lo chiamavano Jeeg Robot – grazie alla regia, con i suoi lunghi piani sequenza e le sue inquadrature silenziose, volte alla riflessione dei personaggi, nonché grazie alla sceneggiatura scritta dallo stesso Shyamalan.
Una delle scene che più mettono in evidenza questo lavoro delle parti è la scena della pistola ambientata nella cucina di casa, una delle scene più potenti e realistiche del film.
Questa illusione di realismo si è persa in parte nei due film successivi, in favore di una maggiore spettacolarità (sebbene sempre contenuta), in particolare in Glass. Tutte queste caratteristiche fanno di Unbreakable – Il predestinato un film a cui l’etichetta di “film di supereroi” sta stretta. Forse sarebbe più corretto parlare di Unbreakable – Il predestinato come di un thriller, un thriller a tratti psicologico e dalle sfumature fantascientifiche.
È un film che può essere letto sotto molteplici punti di vista, a partire, come già detto, da una riflessione sull’epico e tipico incontro e scontro tra i due complementari che sono l’eroe e la nemesi. Ma ancora di più, Unbreakable – Il predestinato può essere letto come la storia di un individuo che, a partire da un evento drammatico, arriva piano piano a scoprire chi è realmente.
Unbreakable – Il predestinato in streaming
Unbreakable – Il predestinato in streaming è disponibile in italiano su Netflix, Disney+, NOW, Chili, TIMVISION, Sky on Demand, iTunes.
Unbreakable – Il predestinato: Trailer
Il trailer di Unbreakable – Il predestinato qui in basso