Tra le serie annunciate al Festival di Venezia che prende il via oggi c’è sicuramente una grande attesa per Families likes ours di Thomas Vinterberg. Il regista danese, già premio Oscar con l’applauditissimo Un altro giro si presenta quindi in Laguna con il suo debutto nel mondo delle serie. Una forma di racconto che, come ha confermato il direttore artistico del Festival Alberto Barbera,sta attirando sempre più autori.
La serie del co-fondatore di Dogma 95 immagina un futuro distopico per la Danimarca. In un futuro non troppo lontano, il governo si trova a mettere in atto un piano di evacuazione di fronte al rischio di sommersione. In questo scenario una giovane studentessa si trova a dover scegliere tra i suoi genitori divorziati e il ragazzo di cui si è innamorata. La serie si compone di sette episodi e sarà presentata integralmente al Festival.
Thomas Vinterberg, in buona compagnia a Venezia
Thomas Vinterberg non sarà il solo regista a fare il suo debutto con una serie al Festival di Venezia. C’è molta attesa attorno a M. Il figlio del secolo, produzione internazionale di Sky sul romanzo di Scurati con Luca Marinelli nei panni di Mussolini. Anche Rodrigo Sorogoyen e Alfonso Cuaron presenteranno le loro serie al Lido. Così come vedrà la luce a Venezia anche il secondo capitolo della saga Horizon di Kevin Costner, dopo la presentazione della prima parte a Cannes.
A leggere i nomi dei registi che sbarcheranno in Laguna con una serie si comprende presto come ormai questa forma stia modificando il panorama. Thomas Vinterberg, Alfonso Cuaron, Joe Wright, Rodrigo Sorogoyen, Kevin Costner sono nomi che ci si può aspettare nelle categorie principali di un Festival. La presenza di grandi nomi del cinema implica anche degli sforzi produttivi molto importanti, soprattutto dal punto di vista economico. Il Festival che apre oggi i battenti oltre ai grandi film, quindi, accoglierà anche grandi serie.