HomeNewsSkam 6 guarda al futuro trattando tematiche del passato

Skam 6 guarda al futuro trattando tematiche del passato

Skam 6 è piovuta dal cielo quasi inaspettatamente. In pochi fervevano di attesa per quello che è un prodotto sicuramente molto intelligente, ma che dietro di sé ha portato una ventata di critiche nette.

Invece, nonostante tutto, Skam 6 si è affacciata sul panorama Netflix con molta grazia. Si è potuto notare fin da subito un tono affabile e molto delicato, capace di raccontare stavolta una storia appassionante e, oltretutto, molto delicata.

La notizia è che Skam è tornata in un certo senso, almeno a livello di contenuti, a tematiche del passato che sono molto concrete ma che talvolta erano state dimenticate. Si assapora quasi un profumo di inizio anni duemila.

Vengono per un momento messe al lato le rivendicazioni del movimento LGBTQ+ per far luce su aspetti diversi della crescita adolescenziale. Asia è bulimica e Giulio è un ex testa rasata del panorama ultras calcistico.

Skam 6 torna dunque a contenuti che non sono più in voga ma che, vedendo la serie, viene in mente di tenere più in considerazione.

In questa stagione, così come le precedenti, si parla dell’ accettazione di sé stessi e delle proprie fragilità. A differenza di prima, il focus sono disturbi fisici e psicologici, non di personalità. Si sorvola sulla scoperta di sé stessi, per cedere le grazie alla fortificazione del proprio io (non importa chi siamo se non si è prima in salute).

Questa della salute mentale in Skam 6 è una priorità che talvolta andava riscoperta. Anche a Giulio, in un certo senso, è connaturato il tema dell’accettazione: deve fare pace con il proprio passato, e allo stesso tempo dribblare i pregiudizi. 

Se la quinta stagione, con protagonista Elia, fungeva da rito di passaggio tra la vecchia e la nuova generazione di figure, questa segna il definitivo cambio di registro. Il punto di forza di Skam 6 è di tornare a dare voce anche a segmenti emozionali non soltanto legati al sesso, dimostrando di avere un quadro molto chiaro e dettagliato di cosa possa voler dire essere giovane (o meglio, adolescente) in tutte le sue sfaccettature.

Skam 6
Federico Favale
Federico Favale
Anche da piccolo non andavo mai a letto presto. Troppi film a tenermi sveglio. Più guardavo più dicevo a me stesso: "ok, la vita non è un film ma se non guardassi film non capirei nulla della vita".

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