HomeRecensioni FilmRemember Me, recensione del film consacrazione di Robert Pattinson

Remember Me, recensione del film consacrazione di Robert Pattinson

-

Remember Me è un film del 2010 per la regia di Allen Coulter. Un’opera semplice ma che non ha paura di mostrare un’intensità fuori dal comune. Proprio questa genuinità lo porta a essere un film da riscoprire, un titolo che talvolta passa colpevolmente in sordina.

Remember Me ha un impianto narrativo e scenico prettamente fondato sull’emotività. Non quella caramellosa delle soap e nemmeno di film romantici da prima serata. Va nel profondo ma rimanendo ancorato alla superficie (a quelle congiunture di vita che potrebbero accomunare un’enorme quantità di persone).

Questo è anche uno dei film che ha consacrato Robert Pattinson (scelta azzeccatissima per il ruolo di protagonista). Ha inaugurato infatti una carriera costellata di successi, facendolo passare da Edward di Twilight ad attore cresciuto e vissuto.

Chi l’avrebbe mai pensato che sarebbe stato scelto poi per film come Tenet o The Batman (se non sono capolavori questi, quantomeno si parla di evidenti successi al botteghino).

Proprio Remember Me è la chiave di volta; l’elemento che, piazzato sul curriculum, ha permesso a Pattinson stesso di confrontarsi con qualcosa di più serio.

Il film diretto da Coulter coglie quasi alla sprovvista lo spettatore, proprio come spesso fa il destino: ci sbattiamo, lottiamo per l’autoaffermazione. Ma non tutto, in fondo, dipende da noi. Questa è una delle primissime lezioni che si imparano con Remember Me.

Remember Me

Remember Me – Il destino bussa alla porta di tutti

Tyler è un ragazzo turbolento. O forse sarebbe più consono usare il termine consumato. Consumato da una vita che anche a diciannove anni non gli ha risparmiato delusioni e dolori. Rimasto molto scosso dalla morte del fratello, vive un’esistenza introspettiva in una New York del 2001 che deve ancora scoprire tanto di sé stessa.

La sua parabola di vita è interamente dedicata alla conoscenza di sé, al tentativo neanche troppo spasmodico di riconciliare i rapporti con la famiglia. Ha a cuore quasi esclusivamente la sorellina (un’altra vittima del caso).

Con il padre invece, non va per niente bene: se il giovane passa la vita a leggere, studiare e focalizzarsi su stesso è proprio colpa del genitore (un autorevolissimo Pierce Brosnan che illumina Remember Me con il suo appeal da avvocato in carriera).

La sua esistenza segue parallelamente quella di Ally, una ragazza che frequenta uno dei suoi stessi corsi all’università. Si parlava di destino; ecco che anche lei ha dovuto pagare dazio allo stesso. La madre, quando era ancora piccola, è stata uccisa davanti ai suoi occhi da due rapinatori (per motivi che più futili non si può).

I due giovani si incontrano sempre per caso. Quel caso che aveva cercato di mandarli nell’abisso, ora li unisce. Hanno modo di frequentarsi e compenetrare le proprie anime. Entrambi sono il motivo per cui vale la pena andare avanti: con gioia, audacia e un pizzico di nostalgia.

La loro relazione li porta anche a migliorarsi. A comprendere che si può fare di più per risollevare il presente, non potendo cambiare il passato. E ci riescono: i rapporti familiari non sono più intrisi di dissapori ma proseguono sulla strada della comprensione e accettazione reciproca, per lui e per lei.

Ma infine, ancora una volta il destino gioca le sue carte e mette in scena un artifizio spietato. Basta una scena per capire tutto; un singolo evento per realizzare quanto si è niente nell’universo.

Remember Me

Uno dei finali più sorprendenti dell’ultimo ventennio

L’evento in questione è probabilmente uno dei cliffhanger (se si può chiamare così) più sorprendenti di sempre. Plot Twist notevole che nell’arco di una singola scena ha in sé tutta la matrice di Remember Me.

Verso la fine del film, Tyler si reca nello studio del padre per mettere a posto alcune scartoffie. Non è solito presentarsi lì. Eppure, in quella giornata di settembre deve necessariamente andare. Corroborato da un senso di riappacificazione intervenuto con il genitore.

Ebbene, se la prima volta che era andato a trovarlo aveva fatto una sceneggiata (da gran padrone della sua vita e della sua anima) ora deve assistere da spettatore alla fine della sua vita.

Si allarga il campo mentre è alla finestra e si capisce che si trova in uno dei piani alti del World Trade Center (il calendario scolastico della sorella segna precisamente il giorno 11). Di lì a poco le vicende dei personaggi di Remember Me verranno interamente sostituite da una tragedia che ha scosso il mondo e la storia contemporanea.

Da qui si può partire per valutare l’opera. Semplice, monocorde ma mai banale. Gli attentati dell’11 settembre sono l’arco di volta di tutto; il segno di dove finisce l’io e inizia il noi. La linea che fissa un irreparabile distanziamento tra scelta e sottomissione.

Il regista coglie nel segno questo messaggio e si fa portatore dello stesso tramite un espediente geniale (formalmente avulso dal contesto, ma sostanzialmente puntuale). New York, proprio come Tyler e Ally, è fatta di paure, di un passato che fatica ad andare via. La attende il futuro, quest’incognita meravigliosamente aleatoria che formatta tutto a suo piacimento.

Remember Me insegna a guardarsi indietro, a guardarsi avanti ma soprattutto a non sacrificare nulla del presente. Quest’ultimo è quanto di più vero rimane. Da qui il titolo: noi siamo ora e in questo istante, non dimenticarlo mai.

Remember Me
Remember_Me_Movie_Image

PANORAMICA

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Remember Me è la storia di come noi possiamo influenzare il corso degli eventi ma di come questi poi si prendono la loro rivincita. Si è persone, con una propria storia, proprie ambizioni e necessità. Si è tuttavia parte del tutto, di un universo che non ha pietà.
Federico Favale
Federico Favale
Anche da piccolo non andavo mai a letto presto. Troppi film a tenermi sveglio. Più guardavo più dicevo a me stesso: "ok, la vita non è un film ma se non guardassi film non capirei nulla della vita".

ULTIMI ARTICOLI

Remember Me è la storia di come noi possiamo influenzare il corso degli eventi ma di come questi poi si prendono la loro rivincita. Si è persone, con una propria storia, proprie ambizioni e necessità. Si è tuttavia parte del tutto, di un universo che non ha pietà. Remember Me, recensione del film consacrazione di Robert Pattinson