Fall, un’avventura tra brividi e vertigini
E’ sempre così, quando un film meriterebbe più attenzione finisce con l’essere seppellito dai “film del momento” e relegato nelle sale più piccole dei cinema. Fall di Scott Mann è indubbiamente uno dei film migliori dell’anno. Sicuramente molti di voi non lo conosceranno o avranno visto lo spot distrattamente liquidandolo come film su cui non valeva la pena scommettere. E invece no. Fall è un’incredibile survival movie, un’esperienza da capogiro con una capacità d’intrattenimento sorprendente. Distribuito nelle sale italiane a partire dal 27 ottobre grazie a BIM Distribuzione, vanta nel cast un volto ormai noto della serialità televisiva come Jeffrey Dean Morgan. Protagonisti invece sono Grace Caroline Currey, Virginia Gardner e Mason Gooding. Essendo un survival movie, la regola del genere impone che storia e ambientazione siano estreme, al limite dell’assurdo, ma il coinvolgimento è tale che ne dimentichiamo l’inverosimiglianza. Il regista Scott Mann dimostra grande abilità e creatività registica. Era facile cadere nella tentazione di darsi ai virtuosismi registici viste le “grandi altezze” con cui i personaggi hanno a che fare, eppure riesce sempre a fermarsi poco prima di strafare.
Fall, la trama
Il film inizia lungo una parete rocciosa in cui tre amici praticano arrampicata. Becky e Dan sono sposati, mentre Hunter è la migliore amica di Becky. Un errore lungo la scalata costa la vita a Dan. Un anno dopo il tragico evento Becky risente ancora del trauma d’aver visto morire il suo amato. A nulla serve la preoccupazione di suo padre che cerca in ogni modo di tirarla su, mentre lei è dedita all’alcol per non soffrire. Becky, partita per un’avventura da filmare per i suoi profili social, torna e la convince a scalare con lei una vecchia torre televisiva in disuso, uno degli edifici più alti degli Stati Uniti. Becky inizialmente non si sente pronta, ma si lascerà convincere ad intraprendere questa folle impresa, se non altro per superare la paura e il dolore con l’adrenalina. Le due ragazze cominciano questa arrampicata verso il cielo, ma sembrano non badare allo stato di conservazione della torre, coperta di ruggine e prossima allo sgretolamento. In cima riescono ad arrivare, il problema sarà riportare i piedi a terra.
Grande intrattenimento all’insegna dell’alta quota
Non tutti i giorni escono film come Fall. Sì, di survival movie nel corso degli anni ne abbiamo visti tanti e il film di Mann ne raccoglie egregiamente l’eredità superando anche alcuni dei suoi predecessori. Ciò che più colpisce e fa rendere conto di essere davanti ad un grande film d’intrattenimento è la misura con il quale il regista non va mai sopra le righe. Tutto, per quanto assurdo, è misurato e soprattutto plausibile. Se ad un certo punto direte che potrebbe succedere state tranquilli, è normale, significa che il regista ha raggiunto l’obiettivo prefissatosi. Fall comunque è un film che mette in grossa difficoltà chi soffre di vertigini. E’ un po’ l’effetto The Walk di Robert Zemeckis, ma peggio, molto peggio. La regia è pazzesca. Il grande schermo ha contribuito ad ampliare il livello tecnico di questo film. Anche visto in casa su un dispositivo più piccolo il film funziona, prova che Scott Mann è riuscito nel suo intento di creare tensione, disagio e divertimento.
Dinamiche narrative già viste, ma funzionali
Fall è un film nato per provocare brividi sinceri. Infatti, fosse stato un puro survival movie fatto di sequenze da batticuore e adrenalina nessuno avrebbe avuto da ridire. Invece, non manca la componente emotiva, il trauma da cui tutto scaturisce e le dinamiche narrative tra Hunter e Becky nonché quelle tra Becky e il padre. Sono un po’ il contorno della storia e passano quasi in secondo piano per poi ritornare a chiedere conto e ragione della loro esistenza nella sceneggiatura. Il rapporto tra Becky e il padre non è certo idilliaco, anzi, continua a peggiorare di giorno in giorno. Becky, dopo la morte del marito, non riesce ad andare avanti. L’uomo invece si comporta da padre premuroso, preoccupato che la figlia non riesca a riprendersi. Sembra un legame in fase avanzata di sfaldamento, ma Becky se ne ricorderà nel momento di maggiore difficoltà, ritrovando grazie ad esso la forza di reagire e sopravvivere. La sua amicizia con Hunter invece ricorda molto quella tra Sarah e Juno, protagoniste di The Descent di Neil Marshall. In generale diverse dinamiche narrative riportano alla mente il capolavoro horror del 2005. La cima della torre diventa un vero e proprio confessionale e un luogo in cui finalmente affrontare faccia a faccia le proprie paure.
Uno dei migliori film del 2022
Va detto senza paura. Fall di Scott Mann è uno dei migliori film del 2022. Dopo averlo visionato capirete anche quanto sia stato coraggioso il regista a dar vita ad un film per la sala cinematografica, ancora pienamente in crisi. Inoltre, l’esperienza di Fall coinvolge a 360° gradi senza annoiare o ripetersi. Tutti i sensi sono attivi e giocano un ruolo fondamentale nel vivere questa adrenalinica avventura che non dimenticherete facilmente.
