Città del crimine, City of Crime. Un titolo che è tutto un programma: il male è sangue nelle vene del mondo.
C’era una volta una città immensa (New York) e tre personaggi: Black Panther, il direttore del Daily Bugle J. Jonah Jameson e i registi di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Il risultato? Un cocktail di thriller, poliziesco e azione che ricorda tanto il puro stile fumettistico.
Chadwick Boseman è il protagonista di City of Crime, il nuovo progetto di Joe ed Antony Russo, direttori degli ultimi multimiliardari film dei Marvel Studios. Qui in veste di produttori, hanno lasciato la regia all’irlandese Brian Kirk.
Una rapina di droga, otto poliziotti uccisi. Il tutto condito da una corruzione senza limiti. Ecco la biografia della città del crimine.
La particolarità del nostro lavoro è la possibilità di vedere il diavolo negli occhi.
Il personaggio centrale è Andre “Dre” Davis, detective della polizia di New York orfano di padre, ucciso in servizio quando il protagonista era ancora un bambino.
La giustizia non è una scelta. È il mio Dna.
La rapina di 50 kg di cocaina pura da un’enoteca da parte di due malviventi, Michael Trujillo (Stephan James) e Ray Jackson (Taylor Kitsch) apre una caccia all’uomo per tutta Manhattan.
Il primo è un ex marine congedato con disonore. Il secondo un reduce dalle guerre in Medio Oriente e un killer spietato.
La rapina finisce nel sangue. E otto agenti a terra sono troppi, anche per la Grande Mela.
Per la loro cattura, a Davis viene affidato un partner, il detective della narcotici Frankie Burns (Sienna Miller). In accordo con il capitano McKenna (J.K. Simmons), si decide di far chiudere i 21 ponti della città. Tempo disponibile: 5 ore.
Da lì inseguimenti (tanti) e momenti di calma (pochi), con una rapidità nel risolvere gli indizi e gli spostamenti altrui da far invidia ai migliori indovini. È l’America, baby.
Dai film Marvel, City of Crime non solo prende il ritmo adrenalinico e senza sosta, intriso di sparatorie ed esplosioni. Anche il protagonista, il fu Black Panther, assume i caratteri del supereroe di Wakanda.
Fiero, senza macchia, devoto alla causa. Andre Davis è il poliziotto perfetto, posto in contrasto con la corruzione generale che aleggia nell’85° distretto. Un supereroe, ma senza maschera e mantello (o forse dovremmo dire armatura).
City of Crime ha la spinta giusta di un buon thriller poliziesco, tenendo la caccia all’uomo aperta fino all’ultimo istante. Peccato che però, nonostante gli ingredienti cambino, la solfa è sempre la stessa.
Droga, corruzione, tradimento. Tutto nell’ordine. Tanto da far diventare la narrazione piuttosto prevedibile. Alla fine, però, City of Crime resta un film interessante, dalla tensione giusta e accattivante. I fan del genere lo apprezzeranno.
Voto Autore: [usr 3,0]