Caccia al ladro (in originale To catch a thief) è una delle pellicole del periodo d’oro del noto Alfred Hitchcock. Uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 2 agosto del 1955, il film presenta un’atmosfera molto diversa rispetto a quella presente in altri capolavori del regista, come Psycho e La donna che visse due volte (Vertigo). In Caccia al ladro troviamo come protagonisti l’attore inglese Cary Grant nei panni di John Robie, il gatto, e l’icona di stile ed eleganza Grace Kelly. Il film fu candidato a tre Oscar, per miglior fotografia, migliori costumi e migliore scenografia, aggiudicandosi solo la statuetta per la fotografia.
Caccia al ladro: trama
Nella lussureggiante Costa Azzurra, nel sud della Francia, un misterioso ladro deruba con particolare destrezza diverse tra le signore dell’alta società; si pensa inizialmente che l’autore dei furti potesse essere John Robie, il gatto, il capo di una vecchia banda di ladri che, dopo aver scontato degli anni in prigione, si era ritirato a vita privata. Lo stile e la strategia dei furti erano identici a quelli di Roby nei suoi anni di gloria.
Dopo essere abilmente sfuggito alla polizia, John si mette alla ricerca del nuovo gatto; per prevedere il suo prossimo colpo, ottiene da Hughson, un rappresentante della compagnia assicurativa dei gioielli rubati, una lista dei gioielli più costosi e dei suoi proprietari. Prima fra tutti, Jessie Stevens: la signora è una vedova di un petroliere americano, che si trova in riviera con la giovane figlia, Frances (Grace Kelly). Frances si innamora subito di Robie, il quale si presenta a loro inizialmente come un venditore di legname. Ma i furti continuano, e tutti gli indizi sembrano sempre portare a Robie.
Caccia al ladro: recensione
Caccia al ladro, pur essendo di Hitchcock, non riporta la classica atmosfera sinistra presente in molte delle sue pellicole, tipica del suo stile; qui, il clima di suspense e d’azione collegato all’inseguimento del ladro si intreccia con la storia d’amore tra John e Frances, dando al film una detonazione differente e decisamente più leggera.
A rendere le vicende più piacevoli da seguire contribuiscono anche le bellissime vedute e paesaggi della Costa Azzurra; tra alberghi di lusso, casinò e ville monumentali si ha una visione completa della ricchezza di questi sfarzosi borghi marinari nella metà degli anni 50, fin quasi a sentire di trovarsi proprio lì. Anche se le riprese risultano essere realistiche, molte delle scene non sono state girate all’esterno ma con l’uso di “mascherini” e “trasparenti”.
A far immergere lo spettatore nel clima magico della riviera contribuisce molto anche il personaggio di Frances, soprattutto il suo abbigliamento: l’abito azzurro, in stile dea greca, con il velo sulla spalla che indossa durante il primo incontro con Robie è l’emblema dell’eleganza che l’attrice ha sempre portato sul grande schermo. A questo si aggiungono il vestito bianco con la scollatura a cuore e il monumentale abito dorato in Luigi XIV, indossato alla festa in maschera e nelle ultime scene.
Alla ricca e raffinata Frances si contrappone la giovane Danielle, interpretata dall’attrice francese Brigitte Auber; Danielle era una delle complici di John, e, innamorata di lui, lo vuole convincere a fuggire insieme in Sud America. Le due hanno anche un breve scontro, dove Frances dimostra un po’ la sua gelosia nei confronti di John.
Un altro piccolo elemento interessante è che in questa pellicola si ha un piccolo cameo dello stesso regista: Hitchcock interpreta uno dei passeggeri del bus su cui John scappa in una delle prime scene.
La principessa e il ladro
Grace Kelly, la principessa del cinema Hollywoodiano, è, insieme ad Audrey Hepburn, un’icona di bellezza ed eleganza; la collaborazione tra l’attrice ed il regista non ha riguardato solo Caccia al ladro, ma anche La finestra sul cortile e Il delitto perfetto. La grazia e sensualità magnetica era ciò che il regista voleva per una protagonista femminile nei suoi film; e proprio questo è infatti il personaggio di Frances, bella ma anche astuta ed intraprendente. Già dalle prime scene si nota una certa disinvoltura e sicurezza di sé nella giovane: nel momento in cui Robie la accompagna davanti alla camera dell’albergo, lei lo bacia. In questo film si ritrovano diversi di queste scene di baci romantici da cinema cult.
Una curiosità che riguarda la biografia dell’attrice è che durante le riprese di questa pellicola in Costa Azzurra, Kelly conobbe il principe Ranieri III di Monaco, con il quale poi si sposerà.
Per quanto riguarda il protagonista maschile, invece, il ruolo di John Robie è rivestito dal noto attore Cary Grant. Pur essendo già cinquantenne, e quindi più di vent’anni più grande di Grace Kelly, si adatta perfettamente al suo personaggio; Cary Grant aveva anche già collaborato con Hitchcock in Notorious. Robie si presenta da subito come una figura diretta e sfacciata, con un carisma allusivo ma pur sempre elegante. Il gatto, il quale all’inizio del film sembra essere una persona solitaria, alla fine cede all’amore di Frances.