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La Bella e la Bestia

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La Bella e la Bestia non è soltanto la storia d’amore per eccellenza, una delle fiabe più amate dei bambini. L’adattamento musicale di Bill Condon del 2017 rappresenta anche uno dei massimi esempi di sagacia e forza delle donne, incarnate a pieno organico dalla protagonista Belle. Nel cast figurano Emma Watson, Dan Stevens, Luke Evans, Ewan McGregor, Ian McKellen, Emma Thompson e Stanley Tucci.

Pensa alla cosa che hai sempre desiderato. Vedila con l’occhio della mente, poi sentila col cuore.

La Bella e la Bestia
Dan Stevens ed Emma Watson nella celebre scena del ballo finale

La “Bella” storia

Ricalcando il grande classico d’animazione del 1991, si ambienta a Villeneuve, piccolo villaggio dell’Alsazia, in Francia, casa della giovane inventrice Belle e di suo padre Maurice (Kevin Kline). L’abitato sorge a poca distanza da un castello dimenticato così come la storia del principe che lo abita, trasformato in Bestia da un’anziana megera come punizione per la sua arroganza e per il suo menefreghismo nei confronti dei più bisognosi. Stessa sorte ai suoi servitori, tramutati in oggetti d’arredo parlanti.

Una maledizione a tempo, scandito giorno dopo giorno da una rosa rossa: ogni petalo caduto avrebbe avvicinato il principe al tormento eterno. Egli sarebbe rimasto così per sempre, a meno che non fosse riuscito ad amare e farsi amare da una donna prima che l’ultimo petalo fosse caduto.

Sarà proprio l’incontro con Belle a cambiare qualcosa nel cuore raggrinzito del principe, mostrando la forza dell’amore e la potenza di una relazione con una donna.

La Bella e la Bestia
Emma Watson nei panni di Belle

Eccezionali scenografia e costumi, su cui spicca l’iconico abito da ballo giallo di Belle. Ha richiesto, secondo fonti Imdb, l’utilizzo di 3000 piedi di filo e oltre 12.000 ore di design per il completamento. È stato adornato successivamente con 2.160 cristalli Swarovski

Travolgenti le musiche, che presentano un adattamento e una coreografia sempre azzeccata e coerente con il paesaggio circostante: dalla prima delicata canzone che accompagna Belle per le strade di Villeneuve fino alla coinvolgente ballata nel castello con tutti gli oggetti d’arredo e alla dura autocelebrazione degli aristocratici e del principe e cavaliere Gaston (Luke Evans), desideroso di sposare Belle.

Menzione meritata anche per il brano omonimo del film, qui cantato da Ariana Grande e John Legend, che hanno preso il testimone da Celine Dion che lo esibiva nel film d’animazione del 1991.

Il femminismo

Belle, che nel film ha il volto della ragazza prodigio Emma Watson, non incarna i caratteri che contraddistinguono molte delle principesse Disney o delle fiabe. Non aspetta il principe azzurro all’interno di una torre, o tramortita da un lungo incantesimo, non lascia il ruolo da protagonista al cavaliere senza macchia. Allontanandosi dai canoni tradizionali, si prende di diritto la scena, paladina intrepida che, in missione per salvare suo padre, scoprirà anche il potere dell’amore. La Bella e la Bestia è la trasposizione del femminismo secondo l’attrice protagonista, nota per essere una scudiera della parità tra i generi e ambasciatrice Onu dal 2014.

Emma Watson durante il suo discorso alle Nazioni Unite del 21 settembre 2014

«Più ho parlato di femminismo e più mi sono resa conto che troppo spesso battersi per i diritti delle donne era diventato sinonimo di odiare gli uomini. Se c’è una cosa che so con certezza è che questo deve finire», ha detto la Watson durante il suo famoso discorso alle Nazioni Unite del 21 settembre 2014. «Neanche gli uomini hanno i diritti della parità di genere, sono imprigionati negli stereotipi che li riguardano. E quando se ne saranno liberati, le cose cambieranno di conseguenza anche per le donne».

Un discorso da milioni di clic e visualizzazioni, condivisioni sui social e riprese su tutti i giornali più importanti del mondo, che ha lanciato l’ex strega di Hogwarts anche sul piano sociale.

Se smettiamo di definirci l’un l’altro in base a cosa non siamo, e cominciamo a definire noi stessi in base a chi siamo, possiamo essere tutti più liberi.

Accoglienza controversa

Il musical di Condon è attualmente il maggior incasso di categoria nella storia del cinema, con oltre 1,2 miliardi di dollari al botteghino, di cui 500 milioni solo in Usa. Con il 71% di recensioni positive su Rotten Tomatoes – sito web americano che scandisce pellicola dopo pellicola l’accoglienza della critica mondiale e può definire la strada del successo o meno per le stesse – ha sin da subito attirato l’attenzione dei cinefili.

Il suo trailer, uscito il 23 maggio 2016, fu il più visto di sempre fino a quel momento nelle prime 24 ore, con 88 milioni di visualizzazioni in rete.

La Bella e la Bestia
Belle (Emma Watson) e Gaston (Luke Evans) in una scena del film

A dispetto di ciò, la presenza nella trama del primo personaggio dichiaratamente omosessuale della Disney ha fatto storcere il naso a diversi Paesi,  che ne hanno limitato la distribuzione: un cinema dello stato dell’Alabama, l’Henagar Drive-In Theatre, ha tolto dalla programmazione il film. Nei cinema russi è stato vietato ai minori di 16 anni per via di una legge del 2013 che pone il film sotto l’accusa di “propaganda omosessuale rivolta ai bambini”. In Malesia la Disney decise di ritirare il film dalle sale di fronte alla censura del “momento gay” da parte del Film Censorship Board.

La Bella e la Bestia resta un musical esemplare, ben riuscito sotto tutti i punti di vista, che diverte e commuove grandi e piccini. Una fiaba che mostra l’importanza dell’amore in un mondo che se ne sta pian piano dimenticando.

Voto Autore: [usr 4,5]

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