HomeRecensioni FilmUncharted: un viaggio tra enigmi, tradimenti e tesori perduti

Uncharted: un viaggio tra enigmi, tradimenti e tesori perduti

Da umili origini a grandi imprese: con queste parole si apre Uncharted, film del 2022 diretto da Ruben Fleischer e prodotto da Columbia Pictures e Atlas Entertainment. La pellicola, adattamento cinematografico dell’omonima e amatissima serie di videogiochi, funge da prequel rispetto agli eventi vissuti dai fan su console.

La sceneggiatura esplora le origini di Nathan Drake, interpretato da Tom Holland, raccontando la sua trasformazione da ragazzo di strada a leggendario cacciatore di tesori. Al centro della storia anche la nascita della sua amicizia con il carismatico Victor “Sully” Sullivan, interpretato da Mark Wahlberg. A differenza dei videogiochi, che solo in parte affrontano il passato di Nate, il film punta proprio a gettare le basi del personaggio e del suo mondo.

Uncharted porta per la prima volta sul grande schermo l’universo dell’iconico franchise videoludico, rievocando atmosfere da grande avventura che ricordano saghe come Indiana Jones e Pirati dei Caraibi. Tra location affascinanti, spettacolari sequenze d’azione e gag esilaranti, il film mantiene alto il ritmo e coinvolge lo spettatore in una corsa contro il tempo alla ricerca di un tesoro leggendario.

Tra citazioni e riferimenti al mondo videoludico, Uncharted è una vera caccia al dettaglio per i fan di lunga data. Allo stesso tempo, grazie al suo approccio accessibile e spettacolare, riesce a intrattenere anche chi non ha mai giocato ai titoli originali.

Uncharted

Uncharted – Trama

Uncharted si apre con uno sguardo al passato di Nathan e Sam Drake, due fratelli cresciuti in un istituto religioso dopo aver perso i genitori. Uniti dal sogno di vivere grandi avventure, i due vengono però separati quando Sam, il maggiore, è costretto a fuggire dopo essere stato scoperto a rubare, insieme a Nathan, una mappa storica da un museo. Prima di andarsene, Sam fa una promessa al fratellino: un giorno si ritroveranno. Come simbolo del loro legame, gli lascia un anello appartenuto al loro antenato Sir Francis Drake, inciso con il motto “Sic Parvis Magna”, che significa “Da umili origini a grandi imprese”.

Quindici anni dopo, Nathan è ormai un giovane adulto. Lavora come barman e, grazie alla sua scaltrezza, occasionalmente ruba oggetti di valore appartenenti ai clienti più facoltosi. La sua vita prende una svolta improvvisa con l’arrivo di Victor “Sully” Sullivan, un cercatore di tesori e vecchia conoscenza di Sam, che lo coinvolge in una pericolosa missione: recuperare un tesoro perduto di Ferdinando Magellano, nascosto da oltre cinque secoli.

Quella che inizia come una semplice rapina si trasforma ben presto in una corsa contro il tempo. Nathan e Sully devono affrontare lo spietato magnate spagnolo Santiago Moncada, convinto che la sua famiglia sia l’unica erede legittima del tesoro. Tradimenti e alleanze inaspettate alimentano la tensione tra i due schieramenti, impegnati in una lotta senza esclusione di colpi.

Per avere una speranza di successo, Nate e Sully dovranno imparare a fidarsi l’uno dell’altro, risolvere intricati enigmi e decifrare indizi nascosti nei segreti della storia. Oltre alla caccia al tesoro, Nathan spera anche di ritrovare il fratello scomparso. Ma i pericoli sono molti, e solo la fiducia e il gioco di squadra potranno condurli alla verità e forse anche a un tesoro dal valore inestimabile.

Uncharted

Uncharted – Recensione

Uncharted porta per la prima volta sul grande schermo una delle saghe videoludiche più amate dell’universo PlayStation. Invece di limitarsi a riproporre fedelmente le avventure vissute dai giocatori su console, il film sceglie un approccio originale: esplora il passato del protagonista Nathan Drake, soffermandosi su una fase mai davvero approfondita nei giochi, ovvero la sua giovinezza e il primo incontro con Sully, futuro compagno inseparabile di viaggio. Una scelta vincente, che permette al film di costruire una narrazione originale, senza contraddire il materiale di partenza.

L’avventura si muove con equilibrio tra mistero, azione e comicità, grazie anche a sequenze ben coreografate e a un buon ritmo generale. Le ambientazioni sono suggestive, curate e varie: dalle città europee ai luoghi esotici, ogni location è ben valorizzata.

La regia di Ruben Fleischer (Venom) strizza spesso l’occhio al linguaggio dei videogiochi. Le transizioni con mappe e scritte dei luoghi visitati richiamano lo stile della saga, e servono anche a rafforzare l’immersione dello spettatore in un mondo fatto di enigmi, mappe antiche e inseguimenti rocamboleschi.

Il film è ricco di riferimenti alla saga videoludica: dai simboli iconici ai camei sorprendenti, dalle tracce musicali fino ai piccoli dettagli scenici, Uncharted si trasforma a tratti in una vera e propria “caccia al riferimento” per i fan di lunga data. Eppure, nonostante questo forte legame con il franchise, riesce a coinvolgere anche chi non ha mai toccato un videogame, offrendo un’avventura dal tono comico e leggero.

Tom Holland si rivela convincente nei panni di un giovane Nate: atletico, ironico e ancora inesperto, il suo personaggio è credibile nel percorso di crescita che lo porterà a diventare un grande cacciatore di tesori. Il suo abbigliamento e il suo stile ricalcano fedelmente quelli del protagonista nei videogiochi, contribuendo a rafforzare il legame con il franchise.

Il duo Nathan e Sully convince, ma non tutti brillano

Uno dei punti di forza di Uncharted è il rapporto tra Nathan e Sully. Il loro rapporto funziona grazie alla chimica tra Tom Holland e Mark Wahlberg, che sanno dosare con equilibrio battute, tensione e momenti di fiducia reciproca. La dinamica tra i due si sviluppa gradualmente: da un rapporto inizialmente diffidente, si evolve in una sincera amicizia nata , tra fughe, inganni e colpi di scena.

Holland, come già anticipato, porta in scena un Nathan più giovane e inesperto, lontano dall’eroe scaltro ed esperto dei videogiochi, ma proprio per questo credibile e umano. Le sue incertezze lo avvicinano al pubblico e rendono il percorso di crescita più coinvolgente.

Sully, interpretato da Wahlberg, è invece una figura ambigua fin dall’inizio. È lui a trascinare Drake nel mondo dei cercatori di tesori, ma il suo comportamento è spesso calcolatore e opportunista. Questa complessità aggiunge profondità al personaggio: dietro la maschera del truffatore e della spalla comica si nasconde un uomo che, nel suo cinismo, ha comunque un cuore e una morale.

Tuttavia, il resto del cast non riesce a mantenere lo stesso livello di incisività. Il personaggio più deludente è senza dubbio Santiago Moncada, il ricco antagonista interpretato da Antonio Banderas. La sua figura, che all’inizio sembrava promettere una presenza minacciosa e carismatica, si rivela poco sfruttata. Nonostante la presenza scenica e il talento di Banderas, Moncada ha un impatto marginale sulla trama, e la sua uscita di scena, per quanto inaspettata, lascia l’amaro in bocca.

Più interessanti, invece, le due figure femminili: Chloe Frazer (Sophia Ali) e Jo Braddock (Tati Gabrielle). Entrambe giocano sull’ambiguità, oscillando tra alleate e nemiche, contribuendo a mantenere alta la tensione narrativa. Chloe, in particolare, si inserisce con naturalezza nel trio Nathan-Sully e rappresenta un personaggio con buone potenzialità future.

Uncharted – Cast

Uncharted porta per la prima volta sul grande schermo il celebre franchise videoludico di casa PlayStation, affidandosi a un cast composto da volti noti e in ascesa nel panorama cinematografico attuale.

Dopo il successo riscosso nel Marvel Cinematic Universe nei panni di Spider-Man, Tom Holland veste i panni del giovane Nathan Drake, un ragazzo intraprendente destinato a diventare uno dei più grandi cacciatori di tesori perduti della storia.

Accanto a lui troviamo Mark Wahlberg, che interpreta una versione più giovane di Victor “Sully” Sullivan, il fidato compagno di avventure di Nathan. Esperto cercatore di tesori, Sully coinvolge il protagonista in una pericolosa missione alla ricerca delle leggendarie ricchezze perdute di Magellano.

Nel ruolo dell’antagonista, Antonio Banderas dà volto a Santiago Moncada, un ricco magnate spagnolo disposto a tutto pur di impadronirsi del tesoro, anche eliminando chiunque lo ostacoli.

Completano il cast Tati Gabrielle, nei panni della spietata mercenaria Jo Braddock, e Sophia Ali, che interpreta la brillante e ambigua Chloe Frazer. A questi si aggiungono Steven Waddington (lo Scozzese), Pilou Asbæk (Gage) e Rudy Pankow, che interpreta Samuel “Sam” Drake, il fratello maggiore di Nathan.

Conclusioni

Uncharted è un film che riesce a trovare un buon equilibrio tra fedeltà al materiale originale e libertà creativa. Pur prendendosi alcune libertà narrative, soprattutto nel raccontare un Nathan Drake alle prime armi, riesce comunque a mantenere intatto lo spirito d’avventura, mistero e scoperta che ha reso la saga videoludica un cult amato da milioni di giocatori.

La pellicola si dimostra ottima anche dal punto di vista dell’intrattenimento: le sequenze d’azione sono ben realizzate, la CGI è usata con cura, e il ritmo narrativo riesce a tenere viva l’attenzione dello spettatore. A tutto ciò si aggiunge un buon umorismo, che non risulta mai troppo eccessivo o poco naturale, merito anche della complicità tra Holland e Wahlberg. Il film, inoltre, strizza l’occhio ai fan più affezionati della saga con una serie di citazioni e rimandi ben inseriti.

Non mancano, tuttavia, alcuni aspetti negativi: lo sviluppo di alcuni personaggi secondari, come Moncada, risulta debole, e certe dinamiche narrative appaiono poco approfondite. Ma si tratta di difetti che non compromettono la riuscita complessiva del film, che riesce a fare il suo lavoro: intrattenere, divertire e incuriosire.

Il Trailer

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Uncharted è una trasposizione cinematografica riuscita, che unisce intrattenimento, ritmo e rispetto per il materiale originale. Buona la regia e l’uso della CGI, efficace il montaggio e ben coreografate le scene d’azione. La chimica tra Holland e Wahlberg funziona, e i rimandi alla saga videoludica arricchiscono l’esperienza. Peccano alcuni personaggi secondari poco approfonditi, ma il film riesce comunque a coinvolgere e divertire, lasciando spazio a futuri sviluppi.
Francesco Simone
Francesco Simone
Laureato in DAMS e in Informazione, Editoria e Giornalismo, attraverso il cinema e le serie tv viaggio con la fantasia, vivo emozioni autentiche e mi immergo nelle storie e nei loro protagonisti. Raccontare questo mondo è ciò che amo di più: il modo migliore per condividere questa passione.

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