Il direttore del Festival di Cannes e presidente dell’Istituto Lumière, Thierry Frémaux, presenterà al Red Sea International Film Festival il suo ultimo documentario, Lumière! The Adventure Continues. Il film offre un’immersione alle profondità delle origini del cinema, esplorando l’eredità dei fratelli Lumière, pionieri del cinematografo, e il loro influsso duraturo sulla cinematografia moderna.
Il documentario, che segue il successo di Lumière! The Adventure Begins del 2016, include circa 100 cortometraggi restaurati provenienti dall’archivio dell’Istituto Lumière. Questi film, girati tra il 1895 e il 1900, sono tra i primi esempi di pellicole in movimento mai realizzate, eppure, come sottolinea Frémaux, la loro visione artistica continua a ispirare i registi di oggi. “Louis Lumière è l’ultimo degli inventori ma il primo dei registi”, afferma Frémaux, riflettendo su come i Lumière abbiano creato le basi della grammatica cinematografica moderna, insegnando l’importanza dell’inquadratura, della luce e della composizione.
Thierry Frémaux: il cinema dei Lumière e la sua eredità oggi
Nel documentario, Frémaux esplora non solo l’innovazione tecnica dei Lumière, ma anche la loro visione artistica. La reazione di Wes Anderson, durante una visita all’Istituto Lumière, fu la seguente: “Questo è il cinema del futuro!” e Frémaux concorda, evidenziando come il linguaggio cinematografico creato dai Lumière abbia anticipato molte delle caratteristiche del cinema moderno.
Secondo Frémaux, molti registi contemporanei, come Jean Renoir, Robert Bresson, e Aki Kaurismaki, sono gli eredi di quella visione cinematografica essenziale. Inoltre il regista francese sottolinea che, nonostante il cinema sia ormai un’arte matura, i film dei Lumière offrono ancora lezioni fondamentali sull’osservazione diretta e sulla potenza di ogni singola inquadratura. Queste qualità sono centrali anche nel cinema contemporaneo, che continua a trarre ispirazione dalla purezza espressiva delle prime pellicole della storia del cinema.
A quanto pare, Frémaux sta portando avanti un progetto ambizioso che amplia il discorso iniziato nel primo film sui Lumière, esplorando ora un aspetto più filosofico e forse anche più essenziale sul cinema. Siamo nel 2024, il cinema non è più un’arte giovane, ma c’è ancora molto da imparare dalle sue origini. Uno degli insegnamenti più rilevanti è la semplicità, una qualità che continua a essere fondamentale per la sua espressione.