The O.C. è l’abbreviazione di Orange County una contea di Newport Beach, a sud di Los Angeles ed è la cornice alla storia della Famiglia Cohen. Possiamo definire il protagonista Ryan Atwood, interpretato da Benjamin Mckanzie, un teppistello di periferia che per sua fortuna incrocia sulla sua strada l’avvocato Sandy Cohen (Peter Gallagher). L’uomo che prende a cuore la sua storia e decide di adottarlo, allargando così la famiglia che era già composta dalla moglie Kirsten (Kelly Rowan) e il figlio Seth (Adam Brody).
La vita per Ryan Atwood non sarà semplice, lui arriva da Chino e si ritrova circondato dalla mondanità di Newport Beach, tra ricchi figli di papà che passano il tempo tra feste e bella vita. L’impatto non è dei migliori, si scontrerà con il capitano della squadra di football Luke (Chris Carmack) e la sua combriccola. Luke è il fidanzato di Marissa (Mischa Barton) che “casualmente” s’innamorerà di Ryan. Tutte le premesse per una storia interessante.
The O.C. è stata ideata da Josh Schwartz, andata in onda dal 2003 al 2007 e ora presente su Prime Video, è stata molto seguita dai teenagers, i 92 episodi divisi in 4 stagioni sono un susseguirsi di momenti romantici, adrenalina e dramma puro. Si affrontano molti temi come l’alcolismo tra i giovani, l’omosessualità, la violenza, la depressione e il bullismo. Non bisogna farsi ingannare dalla “copertina”, il prodotto è veramente buono e tocca punti delicati, facendo vedere come una generazione di ragazzi americani si trovi sull’orlo del baratro. I soldi non sono tutto e a volte procurano solo danni irreparabili, lo capirà presto Ryan che, una volta integratosi, cercherà di rimanere la persona umile che era.
Non mancano le scazzottate, questo è soprattutto merito del nostro protagonista che sembra porti con se una rabbia di anni di vessazioni da parte della madre (alcolizzata), del padre (carcerato) e del patrigno, mentre suo fratello entra e esce dalla galera. Il suo fratellastro Seth, invece, è un nerd spesso evitato dai giovani snob, un ragazzo che ha tutto un suo mondo, fatto di fumetti, barca a vela e Summer (Rachel Bilson) sua eterna fiamma, che però non sa neanche della sua esistenza. L’arrivo di Ryan stravolgerà tutto e Seth troverà il coraggio e la sfrontatezza per conquistare il cuore della ragazza, anche se non tutto va come dovrebbe. Con la fine della prima stagione lasciamo Ryan che torna a Chino per seguire Teresa (Navi Rawat) sua ex che mette incinta, e Seth per il dispiacere di aver perso un amico fugge con la sua barca a vela.
L’antagonista malvagia di Ryan è Julie Cooper (Melinda Clarke), madre di Marissa, avida a cui il karma regalerà pesanti prove. È la perfetta immagine dell’arricchito senza scrupoli che a volte cerca di essere umana ma solo per un suo tornaconto personale. Inizialmente Julie doveva apparire per poche puntate, ma visto l’immediato successo fu aggiunta al cast principale. Lo sviluppo del personaggio è uno dei più interessanti, malgrado sia una donna determinata, durante il corso della serie scopriremo una fragilità mascherata da manie di protagonismo che la renderanno insopportabile, ma alla fine la vita chiederà il conto e Julie saprà affrontare con dignità quello che le aspetta, riuscendo anche a risultare simpatica allo spettatore.
Una serie avvincente con i suoi alti e bassi, infatti dopo la quarta stagione, The O.C. viene cancellata per il crollo degli spettatori (a causa anche dell’uscita di scena di uno dei protagonisti), malgrado la cancellazione però gli sceneggiatori sono riusciti a dare una fine degna a tutta la storia, non lasciando a metà le vicende dei personaggi e dando a tutti la possibilità di godersi lo show fino all’ultima puntata.
Una nota di riguardo va data alla colonna sonora che ha al suo attivo oltre cinquecento brani molto ben assortiti, alcune volte giovani band cantano direttamente dai palchi dei locali visitati da Ryan e dai suoi amici. Una selezione delle migliori canzoni è suddivisa in 6 cd usciti all’epoca. La canzone della sigla “California” è cantata dai Phantom Planet, gruppo alternative rock di Los Angeles, l’ex batterista della band, ora attore, Jason Schwartzman è il nipote di Talia Shire, l’Adriana di Rocky; al cinema lo abbiamo potuto ammirare in Saving Mr. Banks.
Guardare The O.C. è come fare un viaggio all’indietro nel tempo di quindici anni, quando c’erano ancora i walkman ed è interessante poter vedere come molte tematiche non siano affatto cambiate
A settembre 2013 una televisione turca ha prodotto un remake di 77 episodi divisi in 2 stagioni.
Malgrado le vicende siano incentrate a Newport Beach, le riprese per ridurre i costi, sono state fatte dalla parte opposta di Los Angeles, a Manhattan Beach, Redondo Beach e Hermosa Beach, un paio di curiosità sulle locations: Il Newport Group, dove lavorano Kirsten e suo padre Caleb (Alan Dale) è lo stesso edificio usato per la serie tv CSI Miami, mentre la piscina di casa Cohen (ricreata negli studios di Manhattan Beach) è talmente bassa che gli attori devono recitare in ginocchio.
The O.C. pone molte domande sugli adolescenti e le difficoltà che possono incontrare, purtroppo non sempre gli adulti sono un porto sicuro su cui approdare.
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