Il film di Steve Coogan, The Lost King, del 2022 sulla ricerca dei resti di Re Riccardo III era diffamatorio nei confronti di un uomo interpretato dall’attore Lee Ingleby. Questo lo ha stabilito un giudice dell’Alta Corte del Regno Unito.
Richard Taylor, ex dipendente dell’università di Leicester, ha citato in giudizio i produttori di The Lost King, tra cui Coogan, la società di produzione Baby Cow e il distributore Pathè.
Lo stesso Richard Taylor, ha ricevuto da poco una sentenza preliminare a suo favore. Questo significa che il suo caso potrà procedere ed allargarsi ad un processo completo. Coogan, Baby Cow (di proprietà della BBC) difenderanno la rappresentazione.
Trama e.. accuse
The Lost of King è stato scritto da Coogan e Jeff Pope. Racconta la ricerca di Phillipa Langley (Sally Hawkins) per trovare lo scheletro del Re sotto un parcheggio a Leicester. È ispirata quindi al ritrovamento dei resti di Riccardo III, scomparsi da oltre cinque secoli.
Taylor sostiene di essere stato dipinto come “subdolo”. Subdolo nel manipolare la rappresentazione pubblica delle rappresentazioni della scoperta, in modo da nascondere ingiustamente il vero ruolo di Phillipa Langley e prendersi il merito che le spettava di diritto.
La giudice Lewis ha dichiarato durante una sentenza: “Il signor Taylor è stato ritratto per tutto il film sotto una luce negativa. In nessun momento è stato ritratto in modo che potesse essere descritto come positivo o addirittura neutrale”.
La sentenza in questione è degna di nota nel contesto di una controversia in corso sulla serie Netflix Baby Reindeer. Quest’ultima raccontava la vera storia/esperienza di Richard Gadd con uno stalker (Martha). Fiona Harvey, la vera Martha, sospettata di essere la stalker, ha denunciato Netflix per diffamazione (negli Stati Uniti). La donna, ha intentato questa causa per diffamazione e negligenza chiedendo un risarcimento di 170 milioni di dollari. I danni sarebbero per “sofferenze psicologiche”.