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Scorsese: la prima collaborazione tra Martin e Francesca

Martin Scorsese è diventato popolare sui social e il merito è della figlia Francesca. L’effetto di vedere il grande regista di Quei Bravi Ragazzi e Taxi Driver impegnato con i filtri di questo o quel social ha destato curiosità e ilarità. Ma la famiglia resta legata alla regia: film, documentari, Martin è un’istituzione leggendaria. Adesso si appresta a riprendere uno dei suoi tanti progetti che ancora porta avanti: The Saints. Il titolo non è ironico, è proprio a tutti gli effetti una serie sui santi.

La prima stagione è stata accolta con curiosità e ha avuto anche un discreto successo, che ha spinto Fox a rinnovarla per una seconda stagione. Ed è qui che entra in gioco Francesca, che è chiamata a dirigere uno o più episodi della serie. Si tratta della prima collaborazione ufficiale tra padre e figlia. La stagione verterà sulle figure di San Patrizio, San Pietro, Thomas Becket e infine su Carlo Acutis, con un episodio intitolato God’s Influencer.

Scorsese: il rapporto di Martin con la religione

Martin Scorsese ha parlato diffusamente di religione nel corso della sua filmografia, anche con film che hanno fatto arrabbiare non poco le istituzioni ecclesiastiche. È stato il caso de L’ultima tentazione di Cristo. Ma anche in Kundun e Silence il tema della religione e della spiritualità è centrale. Lo stesso regista ha rivelato di aver pensato nei primi anni ’80 di lasciare il cinema, più o meno dopo Toro Scatenato. Era, infatti, convinto che la direzione e il futuro di quell’arte andasse verso la televisione.

Proprio in quel periodo a seguito di un viaggio a Roma, ebbe l’idea di realizzare una serie sui santi, che pensò anche di presentare alla Rai. Il progetto è poi rimasto nascosto fino a poco tempo fa, quando Martin ha deciso di riprenderlo in mano e realizzare questa serie per Fox.

Stefano Minisgallo
Stefano Minisgallo
Si vive solo due volte come in 007. Si fanno i 400 colpi come Truffaut, Fino all’ultimo respiro come Godard. Il cinema va preso sul serio, ma non troppo. Ci sono troppi film da vedere e poco tempo, allora guardiamo quelli belli. Il cinema è una bella spiaggia, come nei film di Agnes Varda.

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