La notizia che rimbalza dagli Stati Uniti potrebbe rivelarsi molto importante e riguarda Netflix e Warner Bros. Alle solite voci di corridoio però si aggiungerebbe in questo caso un coinvolgimento di alcuni istituti bancari, che renderebbero la notizia più concreta. Sembrerebbe, dunque, che il gigante dello streaming stia valutando la possibilità di acquisire Warner Bros. Recentemente Ted Sarandos ha escluso che la sua azienda si impegni in un’operazione di acquisizione totale di una compagnia di media tradizionale, ma il diavolo sta nei dettagli. Infatti, Netflix potrebbe decidere di non acquisire in blocco Warner, ma di lasciare fuori dall’operazione i comparti legati a HBO e Discovery.
Warner si avvia a concludere un 2025 cinematograficamente molto positivo, soprattutto dal lato degli incassi. Sono di quest’anno, infatti, i grandi successi di Minecraft, Superman, Sinners, F1: The Movie. Mentre sono del 2024 altri titoli come: Dune part 2, Beetlejuice, Beetlejuice, Godzilla x Kong.
Netflix: un altro tassello nella rivalità con Disney
Questa voce sulla possibile acquisizione ha ovviamente acceso i riflettori su molti aspetti collaterali dell’operazione. Significherebbe, per esempio, un passaggio dell’Universo cinematic della DC sotto il controllo di Netflix. Quindi avremmo da una parte Superman e Batman e dall’altra parte, quella della Disney, gli Avengers. Si tratterebbe, ovviamente, di una delle operazioni più grandi dal punto di vista commerciale della storia recente. Per ora dal lato dei possibili acquirenti si preferisce non rilasciare commenti. Al contrario Warner ha ammesso che diverse offerte di M&A (mergers and acquisitions) sono arrivate, senza specificare da dove.
La notizia sembra assumere sempre più le fattezze della concretezza e rappresenterebbe un salto importante per tutti gli attori coinvolti. Warner rappresenta in qualche modo un gigante tradizionale del cinema e della televisione, mentre Netflix è una presenza tutto sommato recente. La possibilità che un’operazione del genere si concretizzi, apre anche delle riflessioni sulla concentrazione produttiva ridotta a sempre meno realtà.
