Dopo due anni da The Last Duel, con il suo Napoleon Ridley Scott torna a prendere in mano la storia europea ed i suoi protagonisti. Questa volta però, non si parla di un personaggio qualunque, ma del generale e sovrano Napoleone Bonaparte.
“Napoleone è un uomo da cui sono sempre stato affascinato. È uscito dal nulla per governare tutto, ma per tutto il tempo ha condotto una guerra romantica con la moglie adultera Giuseppina. Ha conquistato il mondo per cercare di conquistare il suo amore e, quando non ci è riuscito, l’ha conquistato per distruggerla, e nel farlo si autodistrusse”.
Con queste dichiarazioni lo stesso Scott aveva espresso la propria fascinazione per il condottiero francese, una figura controversa legata profondamente alla propria “inconquistabile” amante. Su queste premesse poggia il progetto di Napoleon, un film che ha richiesto ingenti sforzi produttivi e un budget da oltre 200 milioni di dollari. Un operazione simile a quelle de Il Gladiatore, Le Crociate ed Exodus, dove lo spazio è tutto dedicato alla spettacolarità e al respiro epico, ingredienti essenziali per dare vita a un buon blockbuster storico.
Il film, prodotto da Apple Studios, uscirà nelle sale italiane grazie a Eagle Pictures a partire dal giorno 23 novembre.
Napoleon: trama
Alla fine del ‘700, dopo una lunga e sanguinosa rivoluzione, un capitano dell’esercito francese di nome Napoleone Bonaparte (Joaquin Phoenix) inizia a distinguersi per le gesta militari compiute in patria e all’estero. Arriva così il grado di generale, la popolarità di Napoleone cresce, e con l’arrivo di Giuseppina (Vanessa Kirby) la Francia assiste alla nascita di un sovrano destinato a diventare leggenda.
Napoleon: la recensione
Figura titanica della storia europea e mondiale, Napoleone è negli anni stato oggetto di numerose trasposizioni. Libri, musica, cinema, tutte le arti hanno voluto dare la loro personale, e spesso poco storica, versione dell’imperatore originario di Ajaccio. Anche Ridley Scott ha voluto dire la sua. Il suo Napoleone appare come un dio della guerra, strategico e calcolatore nei movimenti dei suoi uomini, un vero e proprio signore conquistatore. Fuori dai campi di battaglia e dai cannoni, circondato invece dagli ampi saloni dorati e mobilio lussuoso, viene mostrato un uomo quasi macchiettistico.
David Scarpa (sceneggiatore del film) decide così di rappresentare due versioni di Napoleone. Peccato però che la seconda, quella “svestita” dagli abiti militari, non fa grande onore a quello che è stato Bonaparte. Il film Napoleon segue la linea del suo protagonista: le parti dove si assiste alle eroiche imprese dell’esercito francese sono ricche, piene di dettagli e spettacolarità. D’altro canto invece, tutte le sequenze che vedono Napoleone nella vita di corte inciampano spesso in momenti morti poco coinvolgenti.
Ridley Scott si riarma della sua grande tecnica e porta in scena momenti di epico e spettacolare cinema (vedi la grande battaglia di Austerlitz). David Scarpa non si dimostra all’altezza, il suo Napoleone alterna momenti di grande eroicità a sprazzi di semplicità e ironia che mal si addicono a un sovrano che ha i connotati di un villain.
La coppia Joaquin Phoneix-Vanessa Kirby
Come enunciato dallo stesso Scott, la love story tra Napoleone e Giuseppina è uno dei fulcri attorno ai quali il film ruota. Un amore durato molti anni, terminato a causa della infertilità di Giuseppina, incapace quindi di donare un erede all’imperatore di Francia. Per quanto anche questa parte abbia alcune criticità, la bravura di Phoenix e della Kirby mette una pezza sui solchi lasciati da Scarpa.
Il caro Joaquin Phoneix, che già aveva lavorato con Scott nel film Il Gladiatore, fa come sempre un ottimo lavoro, ma la sua non è una performance da annali. Meravigliosa invece Vanessa Kirby, donna, moglie, amante e amica che silenziosamente ha accresciuto l’imponente ombra di suo marito, perchè come diceva Virginia Woolf: “dietro ogni grande uomo c’è una grande donna”.
In conclusione
Napoleon è un buon film, ma con dei difetti che ne impediscono il pieno trionfo. A momenti di grande cinema si alternano pause date da dialoghi che sembrano avere come unico scopo quello di riempire momenti di vuoto. La figura del protagonista ha una parabola che sale e scende durante le quasi tre ore che, è bene dirlo, comunque scorrono abbastanza velocemente. Si poteva fare di più? Certamente sì, ma il nuovo film di Ridley Scott è comunque un opera godibile e apprezzabile sia da un pubblico un po’ più raffinato che da quello più spensierato e meno attento.
Questo Napoleone non entrerà certo nella storia del cinema, non scaccerà dal trono quello di Abel Gance e non ci racconta nulla di nuovo. Rimane però un buon blockbuster, con le potenzialità per entrare nella top 10 dei maggiori incassi del 2023 e guadagnarsi qualche importante riconoscimento alla prossima stagione dei premi (Golden Globe, BAFTA, SAGA e Oscar).