Kiran Rao, regista e produttrice cinematografica indiana, dopo 13 anni dal suo cortometraggio d’esordio è tornata sotto le luci della ribalta con il film Lost Ladies che è candidato agli Oscar come Miglior film internazionale. Riguardo alla prestigiosa nomination la regista ha dichiarato che è davvero emozionante sapere di essere scelti, soprattutto perché è stato inaspettato. Rao ha anche specificato che questo è solo l’inizio perché negli anni in cui non ha girato film ha scritto molto e ora vuole che tutto, pian piano, prenda forma.
Una delle volontà più particolari di Kiran Rao è stata quella di voler fare questo film senza “attori importanti”. Ha spiegato che lavorare con un “cast grezzo”, con attori alle prime armi è stato il vero segreto perché erano disposti ad essere plasmati in questi ruoli. Inoltre ha apprezzato l’armonia che si è creata sul set tra attori più giovani e attori più esperti, come Chhaya Kadam, che interpretavano ruoli minori.
Kiran Rao racconta l’emancipazione femminile
Lost Ladies racconta la storia di due giovani spose che il giorno prima del loro matrimonio, nel viaggio verso la casa dei loro mariti, si scambiano accidentalmente. Compiono quindi un viaggio che le porterà a scoprire se stesse. Il film, inizialmente col titolo 2 Brides, è stato scritto da Biplab Goswami. Aamir Khan, uno dei produttori, dopo aver letto la sceneggiatura ha deciso che la regista perfetta sarebbe stata Kiran Rao. Ella, assecondando la sua voglia di rivalsa, ha subito accettato.
La regista indiana ha aggiunto che sebbene sia una storia di emancipazione femminile la sua narrazione è semplice, calorosa, divertente e inclusiva nei confronti degli uomini piuttosto che denigratoria. Rao ha cercato di attenersi il più possibile a luoghi, dialoghi e suoni reali. I treni, mezzi sui quali hanno girato la maggior parte delle scene, sono diventati personaggi a sé stanti che trasportano le donne non solo attraverso le città, ma verso esperienze inattese.