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House of Guinness: un’ottima storia nel cuore dell’Irlanda

Chi tra noi non ha mai assaggiato l’ottima birra Guinness irlandese? House of Guinness ci porta nella Dublino del XIX secolo e ci fa conoscere la storia di un’ottimo prodotto da gustare. La serie è su Netflix.

House of Guinness

Trama e Cast

La storia si svolge dopo la morte di Benjamin Ginness, il creatore dello straordinario brevetto Guinness e ci racconta la storia dei suoi quattro figli: Arthur, Edward, Anne e Ben. Si tratta di una storia fatta di eredità, rivalità, intrighi e segreti.

Nel cast ci sono Anthony Boyle, Louis Partridge, Emily Fairn, Jack Gleeson, James Norton e altri.

Alla scoperta dell’amata birra irlandese

Non è un mistero che Steven Knight sia un’ottimo scrittore e produttore di serie televisive di ambientazione storica. E con House of Guinness non sbaglia il colpo.

Guardandola ci vengono in mente prodotti acclamati contemporanei come Succession: il patriarca della famiglia muore e dalla sua ultima volontà emergono i ruoli destinati ai figli per il controllo della fabbrica. E da qui parte la lotta per il potere, specialmente tra i fratelli Anthony ed Edward.

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Tra di loro emerge un dualismo perfettamente umano e incompatibile: Arthur, tormentato dal potere e dal successo, è più impulsivo, mentre Edward è più calmo e riflessivo.

La Guinness è il cuore dell’Irlanda, è tradizione di un Paese e di una cultura ed esportare il prodotto significherebbe espandere un impero, avere più potere. E questo che tormenta Edward; nella serie emerge una filosofia molto machiavellica che porta il personaggio a chiedersi “quanto sei disposto a rischiare per emerge e avere fama?“. A volte i propri interessi non sono compatibili con la logica del mercato.

Accanto a loro sono presenti anche gli altri due fratelli: Anne, esclusa dall’eredità in quanto donna e quindi non può esprimere la propria opinione per il futuro della fabbrica, e poi abbiamo Ben, ometto pieno di vizi, incapace di prendere una decisione.

House of Guinness

La storia della Rivoluzione fa da sfondo

Quello che interessa da House of Guinness è lo sfondo storico. Così come Downton Abbey sapeva perfettamente mescolare la vita degli aristocratici con quella dei domestici, in questo prodotto avviene la stessa cosa: vediamo momenti di vita dei membri appartenenti alle classi sociali più agiate e la situazione dei rivoluzionari.

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Nell’Irlanda della serie sono presenti rivolte, richieste di autonomia, il conflitto sociale e religioso; tutti questi fenomeni non hanno meno importanza rispetto ai protagonisti, perché quest’ultimi risentono del clima sociale e devono decidere da quale parte schierarsi. Sono pronti a rischiarsi il tutto per tutto.

Il prodotto si trasforma in un vero e proprio dramma shakespeariano e Dublino diventa un vero e proprio teatro politico: vita privata della famiglia Guinness e vita sociale si mescolano e si fondano. Il conflitto tra fratelli, il peso del potere, la tensione tra tradizione e modernità diventano temi predominanti della narrazione.

La società è suddivisa tra coloro che sono destinata ad arricchirsi sempre di più e coloro che faticano a mettere un pezzo di pane nella propria tavola.

Un’ottima regia e buoni interpreti

Un’altra garanzia che abbiamo nei lavori di Knight è l’aspetto registico: Tom Shankland e Mounia Akl, costruisce un mondo ricco e dettagliato, mentre la fotografia, cupa e contrastata, riflette i conflitti interiori dei personaggi. La fotografia cupa e barocca, che ricorda quella di Peaky Blinders, si adatta perfettamente alla circostanza.

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Per chi è appassionato di storie ambientate nel mondo anglofono vittoriano, questa atmosfera si rivelerà essere il cup of tea perfetto.

Un altro aspetto a favore dal lavoro sono gli interpreti: Boyle, Fairn, Gleeson e Norton funzionano in maniera efficiente, danno prova di un grandissimo talento.

Patridge riesce a offrire un’interpretazione migliore rispetto ad altri suoi lavori, ma rispetto ad altri suoi colleghi rimane indietro, faticando a restituirci una messa in scena come gli altri. Tuttavia riesce a convincere nel ruolo del fratello minore che cerca di dimostrarsi all’altezza della situazione.

House of Guinness

House of Guinness – In conclusione

House of Guinness non sarà di certo il prodotto storico per eccellenza, ci sono diverse pecche, ma si tratta di una qualcosa su cui possiamo sorvolare. Non abbiamo gravi errori tecnici.

Si tratta del prodotto perfetto per chi ama storie di questo genere e per una volta la piattaforma Netflix ce la fa a non sbagliare il colpo e ci offre qualcosa di non estremamente kitch (stile Bridgerton).

Speriamo che il buon vecchio Knight riesca a creare più prodotti di questo tipo perché meritano veramente tanto.

House of Guinness – Trailer

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

The House of Guinness è un ottimo prodotto che potremmo definirlo come un Succession vittoriano: rivoluzione, famiglie, intrighi di potere entrano a far parte della narrazione e riescono a coinvolgere lo spettatore in maniera egregia.
Arianna Dell'Orso
Arianna Dell'Orso
Vivo sul mondo reale unicamente con il corpo, ma la mia mente viaggia a Westeros, nella Londra dei Peaky Blinders e fa affari loschi con Walter White. Il cinema di Hitchcock è il mio spirito guida

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